1/6 – Introduzione
Quando a causa della postura scorretta, o di un lavoro particolarmente sedentario, insorge un fastidioso dolore alla schiena, si manifesta la cosiddetta lombalgia. Questa condizione è assai fastidiosa per chi ne soffre, poiché il sintomo doloroso parte dalla regione bassa della schiena ma si irradia anche alla parte alta, con interessamento degli arti superiori ed inferiori. Sottoporsi a regolari massaggi può non soltanto alleviare lombaggini e lombosciatalgie, ma anche prevenirle efficacemente. All’interno di questa guida vedremo assieme come fare un massaggio lombare, con quale frequenza e quando contattare uno specialista.
2/6 Occorrente
- Materasso o materassino
- Talco oppure olio
3/6 – Riattivare la circolazione
Sia che ci si sottoponga al massaggio in presenza di fitte acute che in assenza di queste ultime, è bene iniziare con la riattivazione della circolazione locale. Per eseguirla non occorrono particolari competenze, basta passare ritmicamente il palmo della mano sull’area lombare e dorsale, senza esercitare troppa pressione. Questa fase deve essere eseguita in modo dolce, meglio se con mani calde (se sono fredde, è possibile scaldarle tenendole qualche minuto in una bacinella contenente acqua calda), senza sfregare nè comprimere. Il movimento deve seguire il decorso dei muscoli e dei nervi (con particolare attenzione al nervo sciatico), che vanno accarezzati in modo gentile.
4/6 – Eseguire la massoterapia
La massoterapia altro non è che un massaggio terapeutico e decontratturante, che consta di numerose manovre da eseguire in punti ben precisi della schiena. Alcune di queste richiedono l’aiuto di un fisioterapista, altre invece si prestano bene al fai da te. Tra queste ultime ne esiste una che può essere eseguita al mattino appena svegli o la sera poco prima di dormire. Bisogna stendersi supini sul letto, portare le ginocchia verso il petto ed abbracciare le gambe. Poi, con movimenti molto soft, bisogna dondolarsi a destra e a sinistra, restando fermi qualche minuto dopo ogni oscillazione. Pur non avendo utilizzato le mani in modo diretto sulla schiena, in questo modo si riesce ad esercitare un gradevole massaggio. Se si è in presenza di un partner ed in assenza di dolori acuti, si può passare allo step successivo. Sull’area interessata è infatti possibile esercitare pressioni più intense, sfruttando il palmo delle mani, le nocche delle dita e persino i gomiti. Tali movimenti, però, vanno eseguiti in modo regolare, lungo tutte le fasce muscolari, al fine di sciogliere le contratture. Si può iniziare con degli scivolamenti lungo i lombi, proseguire con sfregamenti e frizioni e terminare con movimenti rotatori. Le manovre devono avere un’intensità progressiva, che non si faccia mai però troppo incisiva.
5/6 – Ridurre le aderenze
Durante il massaggio è altresì necessario ridurre le aderenze tra i muscoli e, per farlo, bisogna raccogliere con le mani una plica di pelle alla base della schiena. Tale plica va fatta risalire lungo tutta la regione lombare, afferrandola con i polpastrelli. Altra tecnica per la riduzione delle aderenze è poi l’impastamento, che consiste nel porre le mani sulla schiena e farle scorrere in senso opposto. In questo modo si alzerà tra le due mani una plica di pelle, proprio nel momento in cui il pollice di una mano si avvicinerà al dito indice dell’altra. Tali procedure possono essere vissute con fastidio, soprattutto se ad eseguirle non è un professionista qualificato. Per tale ragione, in caso di scialtaglia o colpo della strega, è doveroso contattare un fisioterapista ed affidarsi alla sua maestria.
6/6 Consigli
- Per evitare abrasioni, durante il massaggio è possibile impiegare del talco o dell’olio