1/6 – Introduzione
Ogni persona può risultare simpatica o antipatica, positiva o negativa, calma o aggressiva. I caratteri variano da individui ad individui, questo è una conseguenza genetica e di educazione ricevuta dalla famiglia. Inoltre gli stress, le difficoltà che si sono incontrati e provati durante l’infanzia, segnano non poco il nostro carattere. Non è raro che chi ha subito violenza, si comporti aggressivamente. È vero anche che non sempre questa è la causa scatenante dell’aggressività,
alcuni genitori hanno dei figli tranquilli, ed altri piuttosto vivaci ed aggressivi. Se l’aggressività si manifesta in età giovanile, i fattori scatenanti possono essere diversi, come traumi infantili o disagio dovuto alla nascita di un fratello. A tale proposito in questa guida, vediamo come gestire una persona aggressiva.
2/6 – Scopriamo la causa dell’aggressività
Innanzi tutto dobbiamo conoscere la causa che ha portato un individuo ad essere aggressivo. Nel caso in cui l’aggressività provenga da bambini ed adolescenti, è indispensabile capirne la causa per risolvere ed affrontare il problema. Negli adolescenti l’aggressività può nascere intorno ai 12-13 anni, perché i ragazzi cercano di affermare la propria identità, specie se si trovano a crescere in famiglie troppo oppressive. In tal caso, bisogna lasciare al ragazzo maggiore libertà, e concedergli la possibilità di fare cose che magari non ci convincono, purché siano in linea con i sani principi. Alcune volte, soltanto vietandogli di andare il sabato in discoteca o fare più tardi la sera, si può scatenare una vera e propria tempesta emozionale.
3/6 – Mostriamo un ambiente calmo, rassicurando
Per fortuna questi momenti con la crescita scompaiono, lasciando spazio ad un adulto più sicuro e controllato. La situazione diventa più complicata se si tratta di un adulto, la cui aggressività può addirittura far paura. Nel caso di un soggetto fragile caratterialmente e che tende a subire offese e soprusi, l’aggressività può rimanere nascosta e latente per molto tempo, e poi svilupparsi all’interno della propria personalità, come conseguenza delle cattiverie subite. Generalmente il soggetto diventa aggressivo per una causa ben precisa, e quindi eliminandola, non si manifesteranno altri episodi violenti. Diversa è la situazione, di una persona che per un’infanzia difficile ed avendo subito cattiverie varie, si trova a ripercorrere gli stessi atteggiamenti aggressivi subiti. In questo caso, l’elemento principale da sfruttare per calmare la persona, è di offrire un diversivo per distrarlo. Risulta utile anche presentare alla persona aggressiva un ambiente tranquillo, in cui si trovi a proprio agio completamente e sia lontano da insidie fisiche o psicologiche.
4/6 – Cerchiamo di tranquilizzare
Il diversivo può essere un discorso che lo tranquillizzi, ma l’importante è che si riesca a distogliere l’attenzione del soggetto da ciò che ha determinato l’azione aggressiva. In questo caso, bisogna essere calmi ed evitare di rispondere all’aggressività con altra aggressività, perché in tal modo, la situazione non si riesce più a controllare, quindi peggiorerebbe notevolmente. Diviene importante tranquillizzare ed instaurare un dialogo di assoluta comprensione, senza esprimere giudizi, ma solo facendo sentire la nostra vicinanza, nonostante l’aggressività. È altresì importante non subire l’aggressività, ma mostrarsi indifferente ad essa, a meno che non nasconda una patologia vera e propria e diventi un pericolo. In questo caso è bene ricorrere ad un medico specializzato per ottenere la scomparsa della sintomatologia.
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6/6 Consigli
- Dare comprensione e calma, rassicurando chi è aggressivo