1/4 – Introduzione
Con l’espressione Krav Maga si intende una forma di lotta militare israeliana essenzialmente utilizzata come autodifesa. Si tratta di un tipo di tecnica che insegna ai propri discepoli a scegliere con buon criterio e rapida valutazione la mossa, l’attacco o l’azione più opportuna in determinate circostanze in relazione alla gravità dell’aggressione. Il Krav Maga oltre ad essere insegnato come tecnica di autodifesa, viene anche impartito per la difesa di terzi ed è importante anche per imparare le varie tecniche di combattimento corpo a corpo.
2/4 – Iniziare il percorso
La formazione del Krav Maga segue un senso logico un po’ particolare, nel senso che il corso sembra iniziare al contrario in quanto non si ha l’insegnamento graduale di tutte le mosse generali, come avviene per tutte le altre tecniche di combattimento, ma viene insegnata dapprima una tecnica particolare e una volta assimilata questa si impareranno le altre azioni e il discente farà un lavoro deduttivo nel ricercare le varie analogie fra le diverse tecniche. Questo tipo di lavoro serve a rafforzare sempre di più la conoscenza della tecnica e a renderla più efficace ed automatica. Inoltre questo metodo d’insegnamento risulta essere utile perché dopo diverse lezioni, il Krav Maga apparirà più facile da apprendere e si otterranno risultati ottimi in breve tempo.
3/4 – Affrontare un problema
Come detto in precedenza, il Krav Maga permette di valutare rapidamente la situazione pericolosa in cui ci si trova e di attuare le minor tempo possibile la miglior tecnica utilizzabile. Uno dei principi di questa disciplina è infatti proprio questo. Per poter identificare nel migliore dei modi i principi corretti, si deve avere un’idea limpida del problema o della situazione incombente. Il problema viene valutato attraverso tre parametri.
4/4 – Valutare i paramentri
Il primo dei tre parametri a cui si fa riferimento riguarda la definizione dell’istante di tempo in cui si percepisce il pericolo. Il secondo parametro è riferito alla cosiddetta postura iniziale. La postura iniziale indica lo stato mentale del soggetto nel momento in cui rileva il pericolo. Il soggetto può trovarsi in una forma mentale passiva, di combattimento o di semi-passività. Il terzo principio si fonda sull’essenza del pericolo, quindi valuta le condizioni dell’aggressione. Le aggressioni possono avvenire corpo a corpo oppure con armi bianche, armi da fuoco o con altri strumenti. Inoltre questo terzo principio tiene conto anche della posizione dell’aggressore tenendo conto dell’altezza o delle angolazioni. Generalmente gli allenamenti si focalizzano sul terzo principio in quanto i primi due principi, sono i parametri da cui dipenderà il terzo.