1/5 – Introduzione
Ancora oggi, il libro “L’interpretazione dei sogni” resta uno dei capisaldi della psicologia moderna, e questo soprattutto per la portata innovativa delle sue idee a proposito della suddivisione della nostra mente e del suo funzionamento. La Scuola Freudiana è tutt’oggi, infatti, ciò a cui si fa riferimento quando si parla di come interpretare un sogno.
Infatti, secondo il filosofo e psicoanalista austriaco, la nostra percezione di un dato evento avviene a tre livelli: quello dell’ es , ovvero il livello più profondo (e dunque anche più “inconscio” in senso stretto), nel quale si trovano le nostre pulsioni più vere; quello del super-Io, ovvero la nostra coscienza, che si sviluppa tra i 3 e i 5 anni, governata dalle leggi sociali, che interagisce con l’ es essenzialmente tramite la creazione di una propria immagine idealizzata, per spronarci ad essere buoni e utili membri della società, oltre che regolare il nostro comportamento nei confronti del prossimo e il nostro atteggiamento nei confronti delle nostre ambizioni, e il senso di colpa, per “punirci” quando il nostro comportamento non rispecchia quelli che dovrebbero essere i canoni che ci propone; ultimo ma non ultimo è l’ Io, al quale spetta il compito di “fare da arbitro” ai due estremi della nostra personalità, cercando da un lato di sopprimere gli impeti che ostacolano il corretto vivere comune (quante volte avremmo voluto picchiare qualcuno ma ci siamo trattenuti?), e dall’altro di far trovare sfogo alle nostre intime pulsioni, ad esempio attraverso delle forme d’arte o delle abitudini bizzarre, “sublimando” (per usare un’espressione freudiana) l’elemento impulsivo in qualcos’altro. L’io, dunque, è il nostro “buon senso”, che agisce ad un livello sia conscio che inconscio, ed è a capo di molte funzioni quali ad esempio la memoria, l’ autocontrollo, la capacità di razionalizzazione (importantissimi nell’interpretazione dei sogni).La nostra personalità, quindi, è il risultato dell’interazione fra le tre parti della nostra psiche, che se mal equilibrate possono dar luogo ad atti di isteria, nervosismo cronico, o anche a forme di sociopatia e psicopatia, fino ad arrivare al delirio, alle manie di grandezza e alle manie di persecuzione.
2/5 – Le pulsioni
Le pulsioni, specialmente quelle generate dall’es, sono di fondamentale importanza nell’interpretazione dei sogni. Abbiamo accennato a pulsioni sessuali e aggressive, quelle considerate le pulsioni basilari della psiche dell’essere umano: la libido, infatti, era la “pulsione di vita”, mentre la destrudo ( pulsione di distruzione) era la “pulsione di morte”. La prima riguarda principalmente la creatività, la sublimazione, gli istinti primari di sopravvivenza, e sono quelle che possono generare gravi disturbi psichici se soppresse troppo al lungo e mai lasciate libere di “prendere aria”, di rendersi in un certo modo manifeste.La seconda ha a che fare con la volontà di creazione di una calma caratterizzata da una sorta di nichilismo, poiché ha come fonte un bisogno innato dell’uomo di tornare ad uno stato di non-esistenza, intimo e personale: l’aggressività è, in sostanza, una sorta di maschera ad nostro umano senso di vuotezza, al quale secondo la Scuola, è piegata anche la libido.
Particolarmente esplicativa è l’immagine ,fornita dallo psicanalista stesso, del bambino che gioca con il rocchetto girandovi attorno, allontanandolo da se e poi attirandolo a se, per ripetere poi ancora il gioco. Dinanzi a questa constatazione egli si fermò:era questo, per lui, il limite al quale poteva arrivare la psicologia, l’umano bisogno di tornare ad essere nulla. Tutto ciò ha una grande rilevanza nell’interpretazione di un sogno, poiché ne costituisce le fondamenta, in quanto costituisce la base della natura umana.
3/5 – I sogni come via d’accesso al nostro inconscio
Nella visione freudiana,dunque, i sogni sarebbero una forma di sublimazione : lo stesso filosofo li definì, nel suo capolavoro: “ la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio nella vita psichica”, ovvero la “porta sul retro” del nostro inconscio, dalla quale possiamo accedere per comprendere cosa ci turba nel profondo,cosa vogliamo davvero, cosa non potremo mai realizzare e cosa ci pone in stato di indecisione, nonostante il filtro posto dall’Io e dal Super-Io affinché possiamo proseguire la nostra vita di tutti i giorni senza essere apparentemente toccati da un dato evento o da un dato sentimento nei confronti di qualcuno.I sogni, infatti, sono caratterizzati da immagini manifeste, ovvero il contenuto del sogno in se e per se, e da immagini latenti, ovvero il significato intrinseco di una certa immagine che ci compare, il vero senso della visione onirica. Ne è un esempio il cavallo: sognare un cavallo, specialmente parlante, può apparire qualcosa di davvero senza senso; scavando più a fondo, però, scopriremo che l’immagine del cavallo non è altro che la riproduzione onirica del nostro inconscio stesso, che ci parla per via diretta. Altre immagini comuni riguardano gli insetti, denti che cadono, la sensazione di essere inseguiti o di cadere nel vuoto, la morte dei propri cari. Importantissimi per capire di più su noi stessi sono anche i sogni ricorrenti, ovvero quei sogni che si fanno più spesso rispetto agli altri.
4/5 – Come interpretare un sogno?
I sogni possono essere influenzati da tutto quello che ci passa per la testa in un certo periodo della nostra vita ( quel “flusso di coscienza” che non smette mai di farci percepire la vita intorno a noi in un modo tutto nostro e irripetibile), ma non è detto che tutto il contenuto di questo calderone serva ad interpretare un sogno. Per questo, l’interpretazione di un sogno è divisa dalla Scuola Freudiana in quattro fasi, che partono dal sogno e arrivano al motivo scatenante:
-Condensazione, ovvero il momento cruciale del sogno, che in genere si differenzia dal normale flusso di coscienza onirico di cui si parlava prima per la sua brevità e per il condensarsi nel tempo di un flash:è quella l’immagine dalla quale bisogna partire;-Spostamento, cioè il momento in cui si separa il sogno dall’emozione che esso suscita nel soggetto;-Visualizzazione, il momento in cui la razionalizzazione del sogno diventa un’idea ben specifica, eliminando tutte le altre associazioni possibili;
-Simbolismo, ovvero il momento in cui il sogno è tradotto nell’immagine di ciò che realmente tocca il nostro inconscio, turbandone l’equilibrio.
5/5 Consigli
- Attenzione: questo articolo non ha in nessun modo carattere medico, e non vuole incentivare alcuna auto-diagnosi. Se si riconosce di aver bisogno di aiuto, ci si deve rivolgere sempre ad uno specialista.