1/6 – Introduzione
La sera ci addormentiamo sempre con la speranza di fare bei sogni, così come lo auguriamo alle persone a noi accanto. I sogni, è risaputo, sono parte del nostro inconscio: sono pensieri, paure, turbamenti, desideri, tutto ciò che riguarda il nostro pensiero e la nostra anima nel senso più profondo. Studiosi, scienziati e filosofi hanno confermato ciò tramite ricerche concrete effettuate. Dal momento in cui ci addormentiamo, abbandoniamo ogni censura di fronte l’inconscio e tramite il sogno esprimiamo la più vera verità che siano paure oppure desideri. I sogni son desideri recita una famosa canzone delle fiabe. Ritroviamo noi stessi nei sogni senza barriere morali e sociali, essi sono una grande opportunità per capire meglio noi stessi, capire i nostri bisogni più profondi e molti psicoterapeuti li utilizzano come mezzo importante per analizzare i pazienti, mentre gli sciamani utilizzano quello lucido per esplorare mondi paralleli, altre scuole di pensiero utilizzano rievocare e rivivere il sogno in meditazione. Esiste anche una pratica chiamata semina onirica, che può essere sfruttata per porre delle domande ai sogni stessi ed ottenere una risposta. In questa guida vi spiego una interessante pratica che vi insegna come ottenere risposte dai sogni.
2/6 Occorrente
- quaderno, penna, foglio di carta
3/6 – Porsi un quesito che ci sta a cuore
Come primo passo, dovreste porre un quesito che vi sta in modo particolare a cuore e la domanda formulata in modo molto chiaro dev’essere una questione la quale risposta può essere un’affermazione o una negazione. Ci si prepara alla semina per una settimana scegliendo un luogo ed un orario fissi per la durata totale di questa pratica in cui stare in assoluto da soli, in silenzio e comodamente seduti. Per circa 10 – 15 minuti nella giornata si farà una breve meditazione il cui fulcro sarà il quesito di cui volete sapere la risposta.
4/6 – Scriverlo su un foglietto di carta.
Scrivete il quesito su un foglio di carta, piegatelo e mettetelo sotto il cuscino: ci resterà per le 7 notti di questa pratica. Come abbiamo detto, ripetete la meditazione per 7 giorni ed al settimo ed ultimo giorno prima di andare a dormire, focalizzate ancora una volta con attenzione la domanda e chiedete di sognare la risposta. Sempre ben consigliato avere un quaderno ed una penna al vostro fianco (sul comodino) in modo da essere pronti per appuntare il sogno che avrete fatto il mattino seguente oppure se vi svegliate durante la notte dopo il sogno. Scrivete tutto ciò che vi accade quella notte perché non potremo sapere se il mattino successivo ricorderemo ancora ciò che è accaduto in sogno. Quindi nel dormiveglia sappiamo cosa abbiamo sognato, ma il mattino il più delle volte svanisce ancor prima di mettere il primo piede per terra. Fissate il sogno, rimanete fermi nel letto senza cambiare posizione, ripercorrete il sogno. Questa tecnica è valida ogni volta che vogliamo ricordare un sogno.
5/6 – La scrittura essenziale per analizzare
Scrivendo i contenuti dell’esperienza onirica fatta la notte precedente, effettuerete un’analizzazione quasi psicologica del sogno. Non raccontatelo alle persone a voi care e neppure cercate di interpretare il sogno. Tenete questa pratica letteralmente nel cassetto. Fate molta attenzione nei successivi 3 giorni: siate ricettivi perché la risposta alla domanda potrebbe arrivare sotto qualunque forma, il titolo di un libro su cui cade la vostra attenzione, una parola intercettata in un discorso, una canzone, ecc… La pratica della semina onirica non è una pratica immediata: ma per il tipo di impegno che richiede, fa si che vengano poste solo domande veramente importanti. Inoltre, come ogni cosa che si rispetti necessita di tempo. Sogni d’oro!
6/6 Consigli
- sarebbe opportuno iniziare la semina in fase di luna crescente