Tutti gli anni ogni 100 mila donne, ce ne sono 15 che scoprono di soffrire di cistite interstiziale.E quasi tutte hanno alle spalle anni di cistite “classica” resistente agli antibiotici. Con crisi che man mano hanno alterato la struttura della parete della vescica.
Queste donne arrivano alla diagnosi dopo anni di “processione” da un medico all’altro. Eppure i sintomi non lasciano dubbi. Si va in bagno spesso, persino 30-40 volte al giorno, anche solo per fare poche gocce di pipì. Perché è l’unico modo per far cessare il male. Per fortuna è una situazione che si può risolvere. Con cure ad hoc. Da seguire sotto stretto controllo medico in un Centro specializzato.
-A ogni pasto riduci i cibi acidi. Così, migliori il pH delle urine ed eviti ulteriori danni alla mucosa, cioè alla pellicola che protegge la vescica. Limita allora l’ananas, il mango e la frutta secca come pistacchi e noccioline. Attenzione anche alle verdure surgelate e in scatola e in generale a cicoria e funghi. E allo yogurt dolcifìcato, ai formaggi stagionati e al latte pastorizzato. Prudenza infine con tutta la carne, le bevande alcoliche, caffè e cioccolata.
-Tutte le sere sciogli in un bicchiere di acqua minerale naturale un cucchiaino di un integratore basificante in polvere e bevi a piccoli sorsi. È un aiuto in più per abbassare l’acidità delle urine, dal momento che l’alimentazione da sola nel tuo caso non è sufficiente.
-Segui con grande diligenza la cura con acido ialuronico. Questa sostanza stimola le rigenerazione delle cellule delle pareti vescicali. È una terapia lunga, però, ed è per questo che devi essere scrupolosa. Si tratta infatti di instillazioni endovescicali, cioè goccia a goccia direttamente in vescica, una volta alla settimana per due mesi, quindi una volta ogni 30 giorni per quattro mesi. Non ha effetti collaterali e puoi ripetere il ciclo in caso di necessità.