1/4 – Introduzione
L’aria condizionata è un rimedio contro il caldo efficace ma solo se usato con una certa cautela. Come indica lo stesso termine, si tratta di un’aria creata artificialmente grazie a particolari dispositivi in grado di regolarne e mantenere costanti le sue caratteristiche di temperatura e umidità. È tipica di certi ambienti aperti al pubblico come banche, alberghi, autobus turistici, centri commerciali, ma si può ricreare anche in ambienti domestici grazie agli appositi macchinari, chiamati appunto condizionatori. Per trarne beneficio e non arrecare danno alla salute è necessario proteggersi, sia evitando alcuni comportamenti che mettendone in pratica altri.
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In ambiente casalingo i pericoli di un raffreddamento o di un malore sono minori in quanto è possibile aumentare o diminuire la temperatura con il telecomando o regolando il termostato, secondo le esigenze e in qualsiasi momento. Bisogna però fare attenzione a mantenere sempre un certo livello di umidità perché l’aria troppo secca può causare fastidi alle vie respiratorie. Inoltre è bene non sottoporsi a questo tipo di refrigerio per tempi troppo lunghi, ad esempio tenendo in funzione l’apparecchio per tutta la notte e in posizione ravvicinata. Si rischia infatti di contrarre dolori articolari, crampi e di facilitare l’insorgere dei reumatismi. La cosa migliore è impostare l’orario di accensione e di spegnimento in base alle proprie necessità, usando la funzione Timer; contemporaneamente occorre anche orientare il flusso dell’aria e la sua intensità tramite la ventola in modo che non ci colpisca direttamente e con troppa forza.
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Queste precauzioni sono ancora più importanti per tutte quelle persone che si trovano costantemente immerse nell’aria condizionata, ad esempio i dipendenti di un ufficio, soprattutto quella di coprirsi, vestendosi possibilmente a strati e quella di non posizionarsi proprio sotto o di fronte al macchinario. I responsabili della sicurezza dovrebbero inoltre controllare periodicamente l’integrità del filtro e sostituirlo in ogni caso almeno ogni sei mesi, per proteggere le vie respiratorie dalle inevitabili impurità che si accumulano col tempo e con l’utilizzo prolungato.
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Innanzitutto è bene cercare di non sottoporsi a repentini sbalzi di temperatura, per esempio entrando accaldati, o peggio sudati, in un ambiente sottoposto a condizionamento. Questa cautela vale soprattutto per quei luoghi pubblici dove il condizionamento è già preimpostato e non c’è possibilità per i frequentatori di modificarlo. Inoltre, sempre nel momento del delicato passaggio dal caldo al freddo, bisogna evitare di bere o mangiare troppo perché, in caso contrario, esiste il rischio di una congestione. Il caso più tipico è quello dei turisti che scendono e salgono sui pullman durante il periodo estivo o nei paesi caldi. Coprirsi moderatamente e prediligere un’alimentazione leggera sono due pratiche non solo consigliabili ma decisamente opportune in queste situazioni.