1/7 – Introduzione
La vitamina B12 fa parte della famiglia delle vitamine di tipo B ed è nota agli studiosi già dagli anni ’20, quando fu individuata attraverso uno studio sull’anemia perniciosa, una malattia molto grave che provoca problemi gastrici e neurologici, conseguenti alla diminuzione dei globuli rossi nel sangue. Fu scoperto, quindi, che era proprio una carenza di vitamina B12 a provocare gran parte di questi scompensi. La vitamina B12, conosciuta anche come “cobalamina”, è infatti una sostanza fondamentale per il nostro organismo, e bassi livelli del suo assorbimento, che dovrebbe avvenire tramite i cibi assunti normalmente, può provocare diverse problematiche, alcune anche abbastanza serie. Senza entrare nel merito di tutte le malattie che possono essere causate o aggravate da bassi livelli di questa vitamina, eccoci qui a darvi qualche consiglio su come rimediare alla sua carenza, tenendo sempre presente che il controllo costante del proprio medico curante non deve mai essere sostituito da guide o semplici letture sul web.
2/7 Occorrente
- carne
- latte e derivati
- uova
- pesce
- frutta e verdura ad alto contenuto di vitamina B12
- integratori di vitamina B12 (solo dietro prescrizione medica!)
3/7 – Alimentazione onnivora
Teniamo presente, per prima cosa, che la vitamina B12 non viene prodotta in maniera endogena dall’organismo, ma deve essere assunta con l’alimentazione. I cibi che contengono concentrazioni maggiori di vitamina B12 sono essenzialmente di origine animale, quindi uova, carne, pesce, latte e latticini. Sono poche, invece, le specie vegetali che contengono concentrazioni non trascurabili di vitamina B12, tra queste alcuni funghi e delle specie di alghe. Tuttavia, l’assorbimento attraverso questi unici alimenti non è ritenuto per nulla sufficiente.
4/7 – Integratori vitaminici
Di norma, quindi, basta una dieta equilibrata e variegata per non incorrere in carenze di vitamine, in particolare la B12. Tuttavia, determinate patologie, oltre all’assunzione di alcuni farmaci e persino l’invecchiamento in generale, possono provocare un ridotto assorbimento da parte dell’organismo, così che il livello di B12 nell’organismo risulti insufficiente. In questi casi, sarà opportuno correre ai ripari e prendere provvedimenti. Solo il proprio medico, dopo accurata diagnosi, potrà prescrivere di interrompere, o sostituire, le cure farmacologiche che interferiscono eventualmente con il corretto assorbimento di vitamina B12. In alternativa, sempre il vostro medico potrà prescrivervi l’assunzione di vitamina B12 per via esterna, sotto forma, cioè, di iniezioni intramuscolari oppure per via orale. Tenete conto, infatti, che un apporto eccessivo di vitamina B12 non farà per nulla bene all’organismo, causando, al contrario, stati d’ansia e persino eruzioni cutanee di diversa entità e gravità.
5/7 – Alimentazione vegana
La dieta, pertanto, risulta tra le migliori cure per tale carenza. Tuttavia, poiché la vitamina B12 è nota per essere prodotta essenzialmente dalle colonie batteriche che si riproduco specialmente sulla carne, vegetariani e vegani potrebbero incorrere facilmente in questo deficit. Per quanto riguarda i vegetariani, tuttavia, è possibile sopperire al negato consumo di carne, mediante le uova, il pesce, il latte e tutti i suoi derivati. Per i vegani, invece, la situazione si complica, poiché molto spesso le verdure non riescono a compensare i bisogni dell’organismo di vitamina B12. Tuttavia, sarebbe preferibile almeno consumare tutta quella frutta e verdura che è nota per avere concentrazioni apprezzabili di questa fondamentale vitamina. Alcuni esempi sono, oltre ai funghi e alle alghe che abbiamo già accennato, anche l’erba medica germogliata, da consumare sotto forma di insalata, e i cereali, come la crusca e la soia. Anche le patate e le barbabietole contengono vitamina B12, oltre a frutta come il mango, l’arancia, la banana, la mela e i mirtilli. Il problema della frutta e della verdura, quindi, non è tanto la scarsità di vitamina in esse contenuta, visto che le percentuali spesso sono anche molto alte, quanto, piuttosto, la difficoltà per l’organismo di assorbirle mangiandole, a differenza dell’alimentazione a base di carne.
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7/7 Consigli
- Un’alimentazione che preveda scarso consumo di cibi ad alto contenuto di vitamina B12 per periodi ridotti non comporta, di norma, nessun problema all’organismo. La vitamina B12, infatti, viene accumulata nell’organismo con riserve che possono arrivare a coprire persino un arco temporale di 2-3 anni. Tuttavia, sarà bene ristabilire sempre al più presto la corretta alimentazione, dietro consiglio medico, per non incorrere anche in altri tipi di carenze.