1/6 – Introduzione
Uno dei metodi contraccettivi più usati è la pillola che agisce sia inibendo l’ovulazione con un effetto diretto sull’ipofisi, che non secerne più gonadotropine, sia modificando la mucosa uterina e il muco cervicale, per impedire il passaggio degli spermatozoi. Oltre a prevenire gravidanze indesiderate, questo medicinale garantisce alla donna anche altri benefici, tra cui un ciclo mestruale più regolare e breve, meno doloroso ed anche meno intenso. In questa guida vi daremo qualche utile consiglio su come saltare le mestruazioni con la pillola contraccettiva.
2/6 Occorrente
- Blister di pillole contraccettive prescritte dal proprio medico
3/6 – Motivazioni
Le donne sanno benissimo quanto il proprio ciclo possa influire sulla quotidianità: i cali di pressione, gli sbalzi d’umore, tutti sintomi fastidiosi, capaci di compromettere momenti importanti, ma anche le normali attività di lavoro o svago. Potrebbe essere anche necessario ritardare la manifestazione di questo periodo di sanguinamento, non solo per i motivi di praticità quotidiana, ma soprattutto nei casi in cui soffra di particolari problemi come anemia, endometriosi o dolori troppo intensi legati al ciclo.
4/6 – Procedimento
Solitamente, dopo 21 giorni di assunzione quotidiana della pillola, è necessario interrompere questa routine per la durata totale di 7 giorni e, all’ottavo giorno, indipendentemente dallo stato del ciclo mestruale, si torna ad assumere la vera pillola. Durante questi 7 giorni di pausa, avviene un sanguinamento, definito emorragia da sospensione, somigliante ad un ciclo mestruale senza esserlo effettivamente, in quanto non avviene l’espulsione dell’ovulo. Questo sanguinamento rappresenta la risposta del corpo utile a fermare l’attività degli ormoni. Se si hanno i particolari bisogni sopra elencati, è possibile evitare questa pausa, proseguendo con il successivo blister da 21 pillole e, così facendo, non si vedrà comparire il sanguinamento, ma neanche i dolori ad esso associati. È opportuno, comunque, non andare troppo in là con questa pratica e consentire, allo scadere dei 42 giorni totali di assunzione della pillola, il normale processo di pulizia.
5/6 – Consulto medico necessario
Trattandosi di un meccanismo d’azione potenzialmente dannoso, prima di assumere la decisione di ritardare il ciclo è necessario rivolgersi al proprio medico per non arrecare danni alla propria salute. Nel caso in cui il proprio medico dia la sua approvazione, bisogna comunque tenere in considerazione gli svantaggi correlati a questa decisione. Se si cerca di ritardare il ciclo per la prima volta in assoluto, i primi mesi si avranno comunque dei sanguinamenti, anche se meno intensi del normale, in attesa che il corpo si adatti al nuovo regime. Inoltre con questa pratica non si avrà più la certezza di non essere rimaste incinte e, in caso di dubbi, si dovrà ricorrere al consueto test di gravidanza o, ancora meglio, a delle analisi cliniche.