Sembra la cosa più facile del mondo. E invece lo sappiamo che non è così. Soprattutto certi lunedì di pioggia e di call, quando ci si parano davanti giornate ’mbuttunate come i peperoni alla napoletana, senza un attimo per respirare. Agenda piena, figli o mariti che brontolano e di solito qualcosa di rotto: lavatrici, auto, collant… Chissà perché gli imprevisti capitano sempre quando non devono, facendoci perdere minuti preziosi. Oltre alla calma, ovviamente. E per quanto si cerchi di fare appello alla forza di volontà, alle riserve di self-control, ai benefici della valeriana e alla fiducia nel futuro e nel prossimo, alla fine l’esplosione arriva. Può avere la forma del burnout o dello scatto d’ira, della depressione mascherata o della rassegnazione. La quale, sia chiaro, solo all’apparenza può sembrare risolutiva, in realtà scava dentro di noi un senso di frustrazione e di apatia che alla lunga reclama litri di anti-acido.

Vivremo con gusto all’evento I feel good

Quindi? Quindi non arrendiamoci alla scontentezza, non accontentiamoci di sopravvivere. Torniamo a vivere. Anzi: Vivere con gusto. È così che abbiamo intitolato la seconda edizione del nostro evento I feel good, che anche quest’anno si svolgerà a Milano, presso la Fondazione Riccardo Catella, il 19 e 20 ottobre. Un weekend all’insegna del benessere, in cui tanti esperti ci spiegheranno come prenderci cura della nostra salute psicofisica, attraverso talk, visite gratuite e workshop pratici. Tanti gli appuntamenti organizzati dalle cinque testate del gruppo. I nostri si concentreranno sui tabù legati al corpo, per sottolineare che tutti, senza distinzione, hanno diritto di vivere un’esistenza piena e senza condizionamenti.

Ospiti, storie, condivisione

In particolare parleremo di disabilità, ageismo e body shaming, con tre ospiti davvero speciali: Chiara Bordi, attrice bella e talentuosa che a 12 anni ha perso l’uso di una gamba a causa di un incidente in motorino; Paola Maugeri, spiritual coach super rock’n’roll, che ci aiuterà con una “lezione a due”, a esplorare la sessualità consapevole; Elisa Molinarolo, astista azzurra che alle ultime Olimpiadi ci ha insegnato come rimettere in riga chi osa prenderci in giro per il peso.

Ecco il programma completo e la pagina per l’iscrizione gratuita.

Scegliere di stare bene con lo yoga

Intanto, nei nostri approfondimenti cerchiamo di dare un assaggio di cosa significa “vivere con gusto”. Le prime indicazioni ci arrivano da quante, un po’ per sfida, un po’ per curiosità, si sono avvicinate allo yoga e hanno “svoltato”. C’è chi con la pratica si è salvata in corner da un burnout, chi è guarita da una latente depressione, chi ha imparato a riscrivere le priorità. Se un tempo gli asana erano una stravaganza da fanatiche, oggi sono il “mai-più-senza” per milioni di nuovi seguaci, che non ci pensano neppure a iniziare la giornata se prima non si flettono per il saluto al sole. A trarne beneficio non è solo l’elasticità del corpo, ma anche quella dello spirito. «Ho imparato a prendermi la responsabilità della mia felicità» ci ha rivelato Federica Caiazzo. Capite che conquista? Impegnarsi a essere felici. Senza attribuire meriti o colpe a qualcun altro.

Godiamocela!

Del resto, “scegliere di stare bene” è esattamente il principio da cui, un anno fa, è nato il progetto I feel good. Non delegare al caso il nostro benessere, non trascinare fastidi e malumori crogiolandosi nel vittimismo.

A volte è necessario farsi aiutare, altre basta solo cambiare prospettiva, permettendo al piacere di entrare nelle nostre vite, mettendo per un po’ nell’angolo il dovere

«Abbiamo tanti appuntamenti, ma non ci chiediamo mai se quello che facciamo ci gratifica» ci ha ricordato Michela Proietti, giornalista e autrice dell’Agenda della Milanese 2025, invitandoci a rallentare e concederci una “introspezione leggera”. Ecco, togliamo ogni tanto peso alle cose. E divertiamoci. Magari giocando con la moda o riscoprendo le gioie del sesso. A forza di parlarne, spesso a vanvera, abbiamo finito per farlo poco e male, dimenticando qual è la sua funzione prioritaria. Ovvero: renderci più felici. Parola del neuroscienziato Simon LeVay, che a questo ha dedicato il suo ultimo saggio. Insomma, godiamocela. Lo dice pure la scienza…