1/6 – Introduzione
Le intolleranze alimentari sono molto diffuse, ma in parecchi casi sono difficili da individuare poiché i sintomi possono essere confusi con altri problemi e patologie. Ad esempio una delle intolleranze più diffuse in Italia è quella al lattosio, anche se ben pochi ne sono consapevoli. Possiamo comunque prendere in considerazione i sintomi più diffusi: ad esempio problemi gastrici e intestinali, irritazioni e sfoghi cutanei, insonnia, capogiri, pesantezza, gonfiore addominale, ritenzione idrica, dolore addominale, rigurgiti acidi. Come si può notare sono sintomi molto comuni, ma facendo attenzione alla loro incidenza e frequenza, al contesto in cui insorgono, è possibile farsi una prima idea. Quando poi i sospetti diventano forti, è possibile avere delle conferme attraverso una serie di test. Vediamo quindi quali sono e come è possibile scoprire le intolleranze alimentari.
2/6 – Sintomi e cause
Ti è mai capitato di avere un brutto mal di pancia dopo aver bevuto il latte o di aver avuto una dermatite dopo aver mangiato cioccolata? Beh, se ti è capitato questo o qualcosa di simile probabilmente vorrà dire che sei intollerante a qualche alimento. Questo succede quando la nostra alimentazione è monotona oppure il nostro organismo riconosce come nociva una sostanza.
3/6 – Differenze tra intolleranza e allergia
Bisogna tener presente una differenza fondamentale per cui spesso viene fatta confusione, stiamo parlando della differenza tra intolleranza e allergia. Un’allergia alimentare, in genere si scatena immediatamente, ossia subito dopo aver ingerito i cibi a cui si è allergici o, in ogni caso, entro le 24 ore dalla sua assunzione. Le allergie possono essere facilmente scoperte con un semplice esame del sangue e con test cutanei. Nelle intolleranze alimentari non è coinvolto il sistema immunitario, bensì il sistema metabolico. Infatti, se si è intolleranti ad un certo alimento, l’organismo non riesce ad assimilarlo correttamente. A differenza delle allergie, la reazione innescata da un’intolleranza si manifesta dopo molte ore o giorni dopo l’ingestione del cibo. L’organismo riconosce la sostanza nemica e tenta di limitare i danni, reagendo in modo negativo solo se la sua quantità supera le sue capacità di tollerarla. In altre parole, un alimento è in grado di provocare un’intolleranza solo se viene mangiato spesso nel giro di poco tempo. Se, invece, l’alimento in questione viene solo assaggiato, o mangiato in piccole quantità di tanto in tanto, l’organismo riesce a tollerarlo.
4/6 – Test
Veniamo al dunque, per scoprire se hai qualche intolleranza alimentare basta fare dei semplici test. Tieni presente però che solo quello per la celiachia è mutuabile in quanto la comunità scientifica non ritiene ancora attendibili le altre tipologie di test per cui dovrai pagarli e il prezzo varia dai 100 ai 200 euro. Gli esami più utilizzati per smascherare i cibi “no” sono 4: Dria test, Vega test, Food Intolerance e Cytotest.
5/6 – Prodotti per intolleranti
Detto ciò bisogna sempre ricordare che le intolleranze alimentari sono davvero molto diffuse e oggigiorno ci sono una cultura e una consapevolezza sempre maggiori. Per cui, per quanto un’intolleranza possa essere fastidiosa, è possibile godersi il piacere del cibo grazie ai moltissimi alimenti per intolleranti che oggi è possibile trovare in commercio. Gli alimenti senza glutine per celiaci sono ormai ovunque, ma anche cibi senza lattosio, uova e così via. La scelta è molto ampia in farmacia e supermercati, ma anche internet è un valido aiuto, in quanto è una fonte immensa di ricette e consigli per ogni tipo di intolleranza.
6/6 Consigli
- prestare particolare attenzione ai sintomi