1/6 – Introduzione
La stevia (Rebaudiana Bertoni) è originaria del Sud America, ed è usata dalle popolazioni del posto per addolcire cibi e bevande. Questa pianta oltre ad avere un’ottima proprietà dolcificante naturale, possiede un potere edulcorante di gran lunga superiore ad altri zuccheri di origine sintetica presenti in commercio. La stevia è un’ erbacea arbustiva perenne che, a causa del nostro clima invernale non ha la possibilità di essere coltivata durante tutto l’anno. Possiamo infatti seminarla in un campo soltanto durante i mesi primaverili ed estivi, e da qui nasce l’esigenza di fare una scorta del suo preparato essiccato. In riferimento a ciò, ecco una guida con alcuni consigli su come seccare le foglie di stevia.
2/6 Occorrente
- Forno
- Teglia
- Cartoncino
- Spilli da sarta
- Barattoli di vetro
3/6 – Attaccare le foglie su dei cartoncini
In Europa i mesi ideali per piantare la stevia sono quelli compresi tra marzo e maggio ossia quando le temperature incominciano a superare i 20 gradi. Durante la crescita è opportuno potare la pianta in modo da garantire un buon quantitativo di foglie. I nuovi semi si possono raccogliere quando i fiori iniziano a seccare, in modo da conservarli per la semina dell’anno successivo. Le foglie secche della stevia ridotte in polvere, hanno un potere dolcificante molto più elevato dello zucchero e prive di controindicazioni associate ad esse. Per quanto riguarda il metodo di conservazione occorre prima farle seccare, e poi la procedura può avvenire in svariati modi. Il primo consiste nel lavarle una per una accuratamente, e poi esporle al sole attaccate a dei cartoncini tenendole ferme con degli spilli da sarta. I cartoncini vanno poi appesi con delle mollette ai fili per stendere il bucato.
4/6 – Conservare le foglie in un luogo arieggiato
Un altro metodo per seccare le foglie di stevia consiste nel raccoglierle quando le piante avranno raggiunto la maturità, procedendo con la suddivisione per rametti e creando dei piccoli mazzetti tenendoli poi insieme con delle bande elastiche. A questo punto posizioniamoli a testa in giù in un luogo al buio, ma asciutto ed arieggiato. È buona pratica nonché fortemente consigliato, prepararsi ad essiccare la stevia immediatamente dopo la raccolta dei rametti. Una valida alternativa al suddetto ambiente domestico, può essere l’esposizione all’aria aperta del giardino ma non ai raggi diretti del sole che oltre a farle ingiallire le potrebbe essiccare a tal punto da sbriciolarsi. Una volta pronte le foglie si possono conservare in alcuni barattoli di vetro preventivamente ben sterilizzati (fatti bollire), e ricoperti poi con un pezzo di tela a trama larga tenuto fermo con un elastico. Il tessuto appena descritto è importante per farle traspirare, ed evitare quindi che possa generarsi della muffa con la conseguente proliferazione di insetti.
5/6 – Optare per l’uso del forno
Se non si ha a disposizione il tempo necessario per eseguire il processo di essiccazione naturale, è possibile ottenere un buon risultato optando per l’uso del forno. Portiamo quindi il forno a gas o elettrico alla temperatura più bassa disponibile, lasciando lo sportello aperto. Adagiamo i rametti di stevia in una teglia non aderente (oppure usiamo la carta da forno) e posiamola al livello più basso, dopodichè continuiamo a girare i rametti su se stessi fino ad essiccazione completa in modo da evitare che si brucino. Adesso rimuoviamo la teglia dal forno quando le foglie appariranno completamente secche e friabili, e quindi pronte per essere polverizzate con l’uso di un mortaio. Un giardino, un balcone o un ambiente della casa possono dunque costituire il luogo ideale per l’essiccazione delle foglie di stevia come del resto per la maggior parte delle piante officinali.
6/6 Consigli
- Se lasciate esposte troppo a lungo al sole o all’umidità le foglie raccolte, rischiano di appassire e diventare inutilizzabili