1/8 – Introduzione
Quante volte abbiamo avuto il desiderio di fare una bella corsa, soprattutto in primavera, e subito dopo vi abbiamo rinunciato perché “il fiato non ci regge”. Ecco dunque che bisogna imparare a “spezzare il fiato”, specialmente mentre si corre. Ma cosa si intende, in pratica, per “spezzare il fiato”? Si tratta di dover allenare il proprio fisico affinché possa raggiungere il giusto grado di attivazione tra frequenza cardiaca e attività polmonare. Una volta raggiunto l’obiettivo, infatti, la corsa diventerà decisamente più fluida, le gambe si muoveranno quasi da sole e non si avvertirà la fatica dello sforzo. I muscoli risulteranno perfettamente ossigenati e pieni di energie da imprimere nella corsa. Ma come fare per riuscire a ottenere considerevoli miglioramenti nello “spezzare il fiato”? Ecco allora qualche consiglio…
2/8 Occorrente
- frequenzimetro da polso
- contapassi
- dieta equilibrata
- bevande ricche di sali minerali
- abbigliamento adatto alla corsa
3/8 – Iniziare gli allenamenti gradualmente
Capiamo innanzitutto che è il sistema nervoso centrale a comandare tutta la nostra attività fisica e si possono impiegare dai 15 ai 30 minuti per portare il nostro fisico al top. È un po’ come quando i piloti di formula uno, prima di partire per la competizione, sono al box e fanno riscaldare l’auto sulla quale devono correre. Portano piano piano il motore a un tale numero di giri da essere poi pronti per la gara che li attende. Così capita anche all’atleta che vuole competere in una gara di corsa, perché deve rinforzare al meglio il fisico e far sì che possa “spezzare il fiato”, ma senza oltrepassare certi limiti che sarebbero poi pericolosi.
4/8 – Allenarsi in modo costante
È importante, in particolare per un atleta che si accinge a svolgere una gara ma a per chi vuol praticare della semplice corsa per tenersi in forma, fare un giusto riscaldamento, in maniera regolare e ripetitiva, per preparare il fisico a “spezzare il fiato” e raggiungere livelli molto alti nella prestazione. Molti atleti, durante una corsa, preferiscono aumentare il ritmo solo negli ultimi 5-10 minuti e quindi riescono “a spezzare il fiato” nel modo giusto. Altri atleti, invece, fanno un riscaldamento più blando, ma mirato allo scopo. Ricordiamo, in ogni caso, che un buon riscaldamento aiuta ad attivare il metabolismo e la funzionalità di molti organi come il cuore, il fegato, i polmoni e i reni.
5/8 – Adattare il corpo all’ambiente
Infine, viene attivata la produzione di adrenalina e il riscaldamento aiuta l’atleta a concentrarsi prima dell’inizio della gara (o della corsa in genere). Ma per sapere “spezzare il fiato” nel modo corretto bisogna tener presenti anche fattori come l’età, il livello di preparazione e il tipo di gara che si deve disputare. Anche il clima ha la sua importanza: infatti, in estate il riscaldamento di un atleta dovrebbe essere ridotto al minimo per far sì che non si perdano troppi sali minerali, mentre d’inverno, con le temperature più fredde, i tempi del riscaldamento si possono allungare e si devono tenere i muscoli sempre ben coperti e al caldo.
6/8 – Riscaldare i muscoli prima di iniziare
Un buon riscaldamento adatto allo scopo può essere una piccola corsa d’inizio piuttosto lenta aumentano ritmo e velocità negli ultimi minuti. Non andate mai di fretta, ma prendetevi tutto il tempo necessario. Non meno importanti sono gli esercizi di stretching prima dell’inizio di una gara, utili per riscaldare i muscoli e renderli elastici e pronti ad affrontare gli sforzi, diminuendo così anche i rischi di stiramenti e strappi.
7/8 Guarda il video
8/8 Consigli
- Sarà bene, durante la corsa, tenere sotto controllo la frequenza cardiaca per evitare squilibri ed affaticamente improvvisi eccessivi. Potrete farlo attraverso l’uso di un pratico frequenzimetro da polso.
- Utilizzate anche un contapassi così da calcolare di volta in volta il percorso fatto durante la corsa, per poter intensificare gradualmente l’allenamento anche allungando il percorso.