1/7 – Introduzione
I chakra sono sette e ognuno di essi si collega ai vari punti del corpo. Ogni chakra rispecchia un particolare aspetto della vita umana e corrisponde a un diverso livello di conoscenza, consapevolezza e livello energetico. La loro apertura avviene ogni volta che si acquisisce una profonda consapevolezza di se stessi. Un buon equilibrio dei chakra porta anche a una maggiore conoscenza del mondo circostante. In particolare, oggi vi parliamo del quinto chakra e di come stimolarlo. Buona lettura!
2/7 Occorrente
- Esercizi mirati
- Musica classica
- Oli essenziali (eucalipto, zenzero o canfora)
- Diffusore d’essenze
- Bagno rilassante
- Pietre (acquamarina, topazio, turchese)
- Armonizzazione meditativa
3/7 – Le caratteristiche
L’elemento alla base del quinto chakra è l’etere, la celebre quintessenza teorizzata da Aristotele, e l’energia che lo contraddistingue è quella del suono, una potenza invisibile ma estremamente forte. Il colore a cui viene accomunato è l’azzurro, simbolo di purezza e limpidezza. Quando il quinto chakra è aperto e in equilibrio, ne giovano la nostra creatività e i nostri rapporti sociali: l’uomo è naturalmente incline alla crescita personale, al dialogo, alla partecipazione, alla comunità per mezzo delle vibrazioni positive che ci trasmette chi ci sta attorno. Qualora il quinto chakra fosse bloccato, con molta facilità si avranno scompensi e infezioni che coinvolgeranno il sistema respiratorio (sinusite, raffreddore, tracheite, faringite, laringite), la tiroide, l’udito e la cervicale. A livello psicologico ed emotivo, avremo difficoltà nell’ascoltare il prossimo e nell’esternazione dei nostri pensieri: tenderemo, quindi, a evitare le interazioni sociali, a chiuderci in noi stessi e a farci assalire dalla timidezza, dall’introversione e da una costante sensazione di inadeguatezza. Inoltre, non avremo fiducia in noi stessi, nelle nostre idee e nelle nostre abilità, rifiutando il nuovo. Se, invece, il quinto chakra funziona eccessivamente, avremo un atteggiamento completamente opposto: saremo vittime di ansia e di una smisurata autostima, parleremo troppo velocemente e in modo impulsivo, oltre a essere pervasi da rabbia, orgoglio, fanatismo e falso senso di superiorità che ci porteranno a minare i nostri rapporti sociali.
4/7 – Gli esercizi
Gli esercizi benefici per il quinto chakra, sia che questo sia chiuso o troppo aperto, sono tre: Ujjayi Pranayama, Jalandhara Bandha e Khechari Mudra. Il primo esercizio: concentratevi sulla gola e inspirate/espirate profondamente col naso per 5-10 minuti; simultaneamente, contraete dolcemente la gola di modo che il respiro sia simile a quello di una persona che dorme profondamente; concentratevi, ora, sul suono del respiro nella gola in quanto questo modo di respirare calma e rilassa. Questo esercizio pulisce il corpo dalle tossine ringiovanendolo, agevola i problemi dell’apparato digerente, è utile in caso di depressione e di primo soccorso dopo un’intossicazione alimentare. Secondo esercizio: espirate e posizionate le mani sulle ginocchia; inclinate leggermente il corpo in avanti e premete il mento sullo sterno; cercate di mantenere questa posizione finché vi sentirete a vostro agio e, ogni volta che avvertirete la voglia di inalare, sollevate un po’ il capo. Questo esercizio consente un aumento del flusso di sangue fresco quando solleviamo la testa. Terzo esercizio: va eseguito in contemporanea al primo e consiste nell’arrotolare la lingua all’indietro e collocarla sul palato molle. Questo impedirà alla gola di seccarsi durante l’esercizio.
5/7 – I consigli
Oltre agli esercizi, per stimolare il quinto chakra potrete ascoltare musica classica e canticchiare brani corali. Se siete amanti dell’aromaterapia, potreste diffondere nell’ambiente degli oli essenziali, come quelli di eucalipto, zenzero o canfora: basterà aggiungere tre o quattro gocce nell’apposito vano e inalare. In alternativa, potreste disperdere gli oli sopra elencati nella vasca, durante un bagno rigenerante. Anche le pietre sono adatte per stimolare il quinto chakra: tra queste, citiamo l’acquamarina, il topazio e il turchese. Usate, quindi, bracciali e ciondoli con queste pietre, oppure posizionatele in corrispondenza del chakra ed effettuate delle rotazioni complete con la testa. Un ultimo consiglio, è quello di servirvi dell’armonizzazione meditativa: mettetevi sdraiati supini, chiudete gli occhi e poggiate il palmo delle mani sulla clavicola; fatto ciò, rilassatevi e respirate in maniera profonda per 5 minuti; quando vi sentirete liberi e beati con voi stessi, ripetete, dopodichè poggiate le mani per terra e rimanete per qualche minuto ancora in questa posizione.
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7/7 Consigli
- Esercitatevi tutti i giorni: la costanza aiuta a raggiungere maggiore consapevolezza.
- Praticate gli esercizi in un luogo silenzioso e lontano da fonti luminose eccessive o fastidiose.
- D’estate, praticate gli esercizi all’aperto di un giardino.
- Se avete la fortuna di possedere una sauna, sfruttatela in quanto luogo eccellente per stare seduti, rilassarsi e schiarirsi le idee.