1/9 – Introduzione

In seguito a cambi stagionali, a malattie, a forte stress a dolore ed a molti altri motivi, è frequente la perdita dell’appetito. Durante le convalescenze inoltre ci sembra di faticare addirittura a deglutire qualsiasi alimento anche se liquido. Non ci si deve allarmare, soprattutto se siamo abituati e l’inappetenza dura poco tempo, ma di sicuro è il caso di risalire alla causa del problema. Esistono individui che manifestano tanta fame ed altri a cui dà fastidio lo stesso odore del cibo, alimentarsi è però doveroso in giusta maniera. Ricordiamo che il nostro fisico è composto per la maggiore parte di acqua ed è indispensabile non si disidrati. È comunque importante che non vengano a mancare al corpo i nutrienti che sono indispensabili per condurre una vita sana. Dopo avere provato ad alimentarsi almeno con i cibi più graditi, essersi rivolti dal medico per escludere patologie, esistono integratori alimentari che aiutano a ristabilire il senso di fame. In genere sono i bambini e gli anziani i più colpiti, ma l’inappetenza può aggredire ad ogni età. Vediamo quindi come stimolare l’appetito in modo semplice ed accessibile a tutti.

2/9 Occorrente

  • Cibo sano,
  • erbe naturali,
  • tisane
  • psicoterapia

3/9 – Ricorriamo alla natura

A volte per stimolare l’appetito si rivelano utili molte erbe. La natura ci viene in aiuto con frutta e verdura di stagione, piccoli animaletti come le api ci forniscono il miele e la pappa reale, che ci aiuta nei casi di disappetenza. In fitoterapia esistono varie tipologie di piante specifiche per stimolare la fame e vengono spesso utilizzate per la creazione di amari, oli essenziali o tisane; il loro effetto è evidente ed immediato. Sebbene la reperibilità di queste miscele appaia non proprio elevata, rivolgendosi ad un’ottima erboristeria, anche online, si riesce ad acquistare ciò che ci serve, senza particolari difficoltà. A queste utili soluzioni si aggiungono quelle proposte dalla medicina tradizionale cinese che, nell’inappetenza vede una matrice di forte rabbia e propone alternative per il riequilibrio del “qi” o “energia vitale”.

4/9 – Assumiamo tisane

Come primo valido aiuto, possiamo rivolgere la nostra attenzione alla miscela di erbe svedesi: mirra, bardana, teriaca veneta, senna, carlina, rabarbaro cinese, manna, curcuma, angelica silvestre, aloe. Se non riuscissimo a trovare ognuna di essere, nessun problema: sul web ci sono shop e farmacie che dispongono del mix pronto all’uso, sia per ottenere tisane che per produrre amari alcolici. Nonostante le capacità curative di questa miscela vadano ben oltre la soluzione al problema dell’inappetenza, il costo di questo mix non è molto elevato. Per avere un’idea di quali siano le potenzialità dell’amaro ottenuto da queste erbe, potete consultare il link che viene proposto a fine guida.

5/9 – Proviamo l’aromaterapia

Se ingerire cibo diventa uno stress anche quando viene proposto un succo di frutta, allora si può facilitare l’individuo sottoponendolo ad aromaterapia. Com’è facilmente intuibile, questo tipo di percorso ben si configura soprattutto nel caso in cui ci si interfaccia con bambini ed anziani, i quali, oltre ad una maggiore vulnerabilità, presentano una maggiore tendenza al rifiuto del cibo in caso di nausea. In linea del tutto generale, l’olio di bergamotto è la scelta d’elezione per questo tipo di disturbo ma bisogna comunque consultare il fitoterapeuta. Questo, dopo un’accurata anamnesi, stabilisce la giusta terapia, non soltanto incentrata sulla base del sintomo accusato, ma sulle possibili cause scatenanti. Gli oli prescritti potranno essere usati per massaggi, per inalazione o altro. È inoltre consigliabile rivolgersi a medici per la cura dell’inappetenza che potrebbe arrivare a patologie anche gravi sia fisiche che psichiche.

6/9 – Affidiamoci alle erbe

Per stimolare l’appetito potrete anche gustare a merenda o in sostituzione di uno spuntino una deliziosa tisana contenente 50 gr di foglie di millefoglio, 50 gr d’ortica, 50 gr di radice di liquirizia, 50 gr di foglie di salvia, 50 gr di bacche di ginepro, 50 gr di foglie di cerfoglio e 50 gr di bacche di rosa canina. Questi ingredienti dovranno essere miscelati in 1 litro d’acqua fredda, fatti bollire per almeno un minuto e lasciati per 10 minuti in infusione. Il tutto dovrà essere accuratamente filtrato e l’assunzione dello stesso non dovrà essere superiore alle tre settimane. Per nessun motivo ci dobbiamo demoralizzare, anzi frequentare compagnie allegre ci può essere di aiuto, come i pranzi e le cene con gli amici. Non dobbiamo dimenticare che meno si mangia e più cresce l’inappetenza che spesso porta, soprattutto nelle giovani all’anoressia. Non si perde solo la parte grassa, ma anche quella muscolare e non mangiando ci si indebolisce sempre di più.

7/9 – Proviamo la psicoterapia

Secondo la medicina tradizionale cinese, uno stato di rabbia ha un’influenza negativa sull’energia vitale di ogni individuo. Questa condizione danneggia milza, stomaco e fegato. Una delle conseguenze più fastidiose è proprio l’inappetenza. Lo specialista di medicina tradizionale cinese è in grado di riequilibrare questo flusso di energia usando varie tecniche che, in verità, dipendono più che altro dal paziente. Che si tratti di infusi specifici, moxa (moxibustione) o agopuntura, lo specialista personalizza la cura sul paziente. Per tale ragione non stupitevi se, pur avendo lo stesso sintomo, due persone vengono curate in modo del tutto dissimile. Non è raro che venga consigliato l’uso dell’astragalo ma in questo caso, il fai da te è caldamente sconsigliato. Per quanto i concetti che reggono la medicina tradizionale cinese siano distanti dalla concezione occidentale di patogenesi e cura, questa antichissima medicina vanta capacità curative elevatissime. In certi casi il rifiuto del cibo va trattato con la psicoterapia.

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9/9 Consigli

  • Non sottovalutate l’inappetenza. Le cause sono tantissime, alcune di essere possono celare disturbi più gravi. Rivolgetevi sempre al vostro medico curante prima di optare per una qualsiasi soluzione al problema

Alcuni link che potrebbero esserti utili