1/10 – Introduzione
Nonostante l’educazione stradale sia insegnata fino dalle scuole primarie di primo grado ed i giovani arrivino all’esame per ottenere la patente di guida con un bagaglio culturale molto ricco nell’argomento, al volante di una vettura spesso diventano altre persone. Sembra che la paura svanisca all’improvviso e chi è alla guida possa permettersi l’impossibile. Gli adolescenti neo-patentati normalmente, dopo un inizio, a volte incerto, prendono molta confidenza con l’auto e la strada. Quando meno se lo aspettano arriva l’incidente e, per quanto vada bene si devono superare dei traumi che segnano chiunque si trovi in simili eventi per il resto della vita. Come è possibile superare questi brutti imprevisti?
2/10 Occorrente
- pazienza
- coraggio
- aiuto
3/10 – Capiamo la causa
In genere chi guida sta sfidando la strada, automaticamente e sempre più spesso non realizza psicologicamente che il pericolo è in agguato, non solo per causa propria e che è doveroso avere gli occhi bene aperti anche per gli errori degli altri automobilisti. Essi infrangono le regole allo stesso modo in cui facciamo noi, magari in buona fede. Capire la causa dell’incidente è il primo passo per accettarlo. Ciò che è avvenuto non si deve ripetere, ma solo sapendo dove si è sbagliato, ci rende capaci di non farlo ancora.
4/10 – Superiamo la paura
Non è sempre possibile determinare la causa che porta al verificarsi di un incidente, una svista, un malore, un colpo di sonno o semplicemente avere la “testa da un’altra parte” possono provocare danni enormi. Soprattutto se ci sono feriti la paura assale chi guida a tale punto da avere difficoltà di tornare a condurre un veicolo. Se c’è la possibilità di farlo è bene reagire immediatamente per prestare aiuto. In questo modo oltre ad essere utili si ottiene la padronanza di noi stessi ed anche se il “torto è nostro” i sensi di colpa saranno in parte più sopportabili.
5/10 – Lasciamoci aiutare
Ognuno ha una sensibilità diversa dagli altri. Pure soffrendo in presenza di un incidente, c’è chi reagisce e se ne fa una ragione, chi invece rimane legato al ricordo di quello che è successo. Quest’ultimo rivede la dinamica continuamente, è in preda all’angoscia ed allo stress e la sua vita sarà completamente trasformata. In questi casi è bene lasciarsi aiutare da persone competenti. Specialisti in psicologia sanno come affrontare i traumi subiti, che rimarranno un ricordo meno pesante da sopportare.
6/10 – Ascoltiamo gli altri con la stessa esperienza
A volte lo specialista, in quanto medico e quindi al di sopra delle parti, non crea una vera empatia con chi ha avuto un incidente. Diviene quindi indispensabile unirsi a persone che hanno avuto la stessa traumatica esperienze e, con il trascorrere del tempo, ne sono usciti. Sentirsi uguali agli altri ci aiuta ad uscire dallo stato di isolamento in cui siamo entrati, soprattutto se colpevoli.
7/10 – Lasciamo fare al tempo
Lasciamo fare al tempo, niente come lui sa sanare le ferite. Certo non è in grado di cancellare i ricordi, soprattutto se sono rimasti traumi fisici, ma diventano piano piano lontani ed accettabili. Gli incidenti non sono voluti ed anche se prendiamo gli accorgimenti più accurati, dobbiamo sempre fare il conto con la fatalità di trovarsi in un luogo sbagliato nel tempo sbagliato.
8/10 – Rimediamo agli errori
Se siamo stati noi la causa dell’incidente, facciamo tesoro degli errori fatti per non ripeterli mai più. Se la colpa non è solo nostra o è suddivisa con altri autisti comportiamoci allo stesso modo e rimediamo anche agli errori altrui. Frequentiamo amici con cui si sta bene, apriamoci agli altri, cerchiamo di non parlare solo dell’incidente ma non facciamone un tabù: Prendiamo i giusti provvedimenti, senza perdere la fiducia in noi stessi, anche il dolore fa parte della vita ed è maestro.
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10/10 Consigli
- Ripariamo ai nostri errori e diamo tempo al tempo