1/6 – Introduzione
La delusione è un particolare stato psicofisico che subentra quando un individuo non vede realizzarsi le proprie speranze, aspettative o desideri, questo succede anche id sorpresa, senza nessun preavviso o avvisaglia. Si può soffrire per amore, per la rottura improvvisa di un’amicizia, per una forte crisi economica o per una delusione lavorativa. A chi non è mai capitato di sperare in una promozione, in un riconoscimento del proprio impegno, di essere anche solo selezionati per un colloquio conoscitivo da parte di un’azienda presso la quale si desidera da tempo lavorare? A chi non è capitato di trovarsi tra quelle migliaia di persone che sono state licenziate per tagli al personale che la ditta o la fabbrica è stata costretta a fare? Di questi tempi è una condizione frequente e che ahimè può anche causare danni psicofisici invalidanti. Ci si ritrova a dover fare i conti con la propria coscienza, con la famiglia, subentrano stati d’animo come la profonda tristezza che delle volte si trasforma in frustrazione o nel rifiuto del voler reagire, con conseguenze che interessano particolarmente il benessere. Questa guida vuole fornire degli spunti di riflessione ed essere un aiuto a tutti coloro che si trovano attualmente in una situazione simile, così da permettere a chiunque di trovare la forza per superare questo particolare momento, reagendo con grinta e tanta volontà.
2/6 – Reagire
Mantenere la calma e reagire. L’ansia, la frustrazione, la tristezza, il chiudersi in se stessi, non risolvono il problema e non aiutano ad ottenere il posto di lavoro tanto desiderato o la promozione ed il riconoscimento a cui si aspira. È fondamentale mantenersi lucidi, calmi, chiedere garbatamente spiegazioni se si hanno avuti screzi o se si è soggetti ad un declassamento o a gesti che vi hanno elusi. Accettate le critiche costruttive e utilizzare le eventuali risposte dei colleghi o titolari per migliorarsi e fare bene al prossimo tentativo. Mai abbattersi o lasciarsi influenzare da problematiche quali il dubbio di non farcela, di non essere all’altezza, di non avere le capacità, o non possedere l’età giusta per giungere all’obiettivo. Non esistono limiti e qualora qualcuno li dovesse porre, fatevi apprezzare per ciò che siete e valutate le critiche sempre in maniera oggettiva. Fate sentire che siete indispensabili, che le vostre conoscenze sono il punto cardine per la crescita dell’azienda: mostrate le vostre qualità. Trovate nuove strategie e stimoli, magari anche nello sport o in nuovi hobby extra lavoro. Fate della vostra delusione un mezzo per lanciarvi in nuove sfide positive e gratificanti emotivamente.
3/6 – Sfogarsi
Il pianto, sfogo spesso considerato “per le femminucce”, in realtà rappresenta una risorsa dell’essere umano, in grado di allentare l’ansia e la tensione. Secondo studi biochimici infatti, la lacrimazione da emozione produce ormoni antistress che rilassano l’individuo e lo fanno stare meglio subito dopo. Di particolare importanza diventa anche il costrutto di resilienza. La resilienza in particolare è la capacità di affrontare in maniera positiva ed attiva eventi traumatici o sconvolgenti emotivi, riorganizzando con dinamicità la propria vita dinnanzi a complicanze e ristrutturando la propria identità per avere uno sguardo positivo verso le opportunità che la vita offre. Bisogna ricordarsi di considerare ogni insuccesso, anche in ambito lavorativo, come un’esperienza che aiuta a crescere. Purtroppo le tempistiche di questo scoglio da superare dipendono da diversi fattori, primo tra tutti il carattere della persona e l’entità del danno o delusione subita. Fate sport, dedicatevi ad attività che vi fanno stare bene e che possono anche aiutarvi sfogarvi attivamente.
4/6 – Aprirsi
L’importanza del parlarne con qualcuno. Tenersi tutto dentro, sia che si tratti di una mancata promozione o di un mancato inserimento nel lavoro, rifiutando così l’aiuto morale di una persona vicina aumenta lo stato di frustrazione ed insoddisfazione. Il soggetto finirà così per sentirsi soffocato dalle responsabilità convincendosi sempre più di essere un incapace ed un fallito. Molti reagiscono con spavalderia di fronte ai propri cari, evitando così di far preoccupare amici e parenti, ma dentro soffrono e tanto. Bisogna invece accettare il supporto, cercare il dialogo, esprimere tutte le emozioni del momento. Sentire più pareri, anche aprire discussioni nei forum può giovare a non sentirsi gli unici a dover affrontare difficoltà di questo tipo. Diventa importante quindi, il ruolo del supporto sociale, inteso come quella rete di relazioni familiari, amicali ed istituzionali che consentono all’individuo di gestire meglio le situazioni problematiche. Attraverso il sostegno sociale è possibile riscontrare delle conseguenze positive in ambito emotivo: manifestazioni di affetto, interesse ed amore che rispondono alla soddisfazione di bisogni emotivo e sociali. Anche strumentale riguardanti l’aiuto effettivo, sia psicologico che oggettivo e che si può fornire ad una persona ed anche benefici definiti informativi. Questi riguardano le dimostrazioni di stima, di considerazione, rispetto ed ammirazione. Il sostegno e le reti sociali hanno quindi effetti altamente positivi sul benessere a 360 gradi in modo diretto o indiretto, ovvero agendo come moderatori dello stress.
5/6 – Chiedere aiuto
Chiedere aiuto. Questo step non è sempre un passaggio istintivo e naturale, o immediato, anzi. Soprattutto quando l’insuccesso colpisce nell’ambito lavorativo, l’individuo si sente come “inutile”, toccato nel vivo e nel suo valore e capacità. Che sia giusta o sbagliata l’ammonizione sul posto di lavoro, è fondamentale chiedere aiuto, soprattutto quando ci si rende conto che la delusione sta agendo sul benessere psicofisico. Non tutti però riconoscono questo step ed è quindi necessario che i parenti, gli amici ed i colleghi cerchino di indirizzare la persona verso il consulto da uno specialista. Spesso basta un periodo di relax, altre volte qualche seduta da uno psicologo o psicoterapeuta e ciò non può far altro che migliorare la situazione e apportare una maggior consapevolezza di sé.
6/6 Consigli
- I consigli sono generalisti e per valutare ogni singolo caso e la sua gravità è bene rivolgersi ad uno specialista.
- Chiedere aiuto ad uno psicologo o psicoterapeuta non è una una sconfitta, anzi è uno strumento estremamente utile che vi farà meglio comprendere voi stessi e vi rafforzerà.
- Scegliete bene lo specialista al quale rivolgervi, oppure fate la conoscenza di alcuni di questi e solo dopo scegliete in base alle vostre impressioni.
- Ci sono molti mezzi che fungono da coadiuvanti per la guarigione da stress da delusione lavorativa, tra questi lo sport, i massaggi, la preghiera anche, basterà trovare quelli più consoni a voi.