Quando iniziano i dolori al collo, è sempre la stessa storia. Ci diamo da sole il consiglio sbagliato: magari passa da sé. Risultato, il male peggiora, e a quel punto assumiamo farmaci a go-go, con l’obiettivo di stare bene il prima possibile. Quest’anno però proviamo a cambiare atteggiamento. E curiamo di più la salute del nostro collo intervenendo ai primi segnali. Attenta però. Se nell’arco di un giorno i disturbi non migliorano o addirittura peggiorano, è meglio sentire il proprio medico.
L’ omeopatia
Il rimedio va scelto in base a quando e a come si manifestano i dolori al collo. I granuli alla 5CH, oppure alla 7CH, vanno presi alla dose di tre, quattro alla volta e fatti sciogliere sotto la lingua ogni due ore, fino a quando si comincia a stare meglio. Poi ogni sei ore per almeno un paio di giorni.
Bryonia. Va bene quando il dolore peggiora persino con il minimo movimento, come alzare leggermente il braccio dalla parte colpita.
Rhus Toxicodendron. È indicato quando il dolore migliora se si fanno dei piccoli movimenti e, al contrario, peggiora con l’immobilità, come al mattino al risveglio.
Dulcamara. È adatto quando i disturbi si scatenano specialmente se il clima è freddo e umido e migliorano leggermente col movimento e con il calore.
Apis mellifica. Serve quando il dolore si scatena con gonfiore, arrossamento e zona molto calda al tatto.
La fitoterapia
Le piante officinali sono sotto forma di tintura madre, oppure di macerato glicerinato. In tutti e due i casi la preparazione è liquida e va assunta in gocce in mezzo bicchiere di acqua minerale naturale.
Harpagophytum procumbens, tintura madre. Questa pianta, conosciuta come artiglio del diavolo, ha un effetto antinfiammatorio. La dose consigliata è di 40 gocce da prendere tre volte al giorno.
Ribes nigrum macerato glicerinato. Anche questa pianta officinale ha un’azione antinfiammatoria piuttosto intensa. La dose è di 25 gocce due volte al giorno.
Impacchi & Co.
Possono essere un aiuto in più per accelerare la guarigione, anche nel caso in cui si stia seguendo una cura della medicina tradizionale.
Cataplasma di farina di lino. Porta a bollore mezzo bicchiere di acqua, aggiungi tre cucchiai di farina di lino e prosegui la cottura, mescolando, fino ad ottenere una pappina densa. Prepara un telo di lino delle dimensioni di un fazzoletto, aggiungi la “pappina” di farina di lino e chiudi come se fosse un fagotto. Applica sul collo per circa 30 minuti, se riesci un paio di volte al giorno.
Impacco di Brionia tintura madre. Prepara una miscela di 30 gocce di Brionia in mezza tazzina di acqua calda e imbibisci con questo mix una striscia di tela di cotone leggera alta dieci centimetri e lunga quindici. Applicala sulla zona del collo che fa male. L’impacco va fatto tre volte al giorno.
Pomata all’artiglio del diavolo, oppure olio canforato. Applica la dose pari a un cucchiaino di pomata oppure di olio canforato sulla zona che ti fa male, praticando un leggero massaggio circolare. Per migliorare l’effetto del principio attivo, tieni calda la zona con una sciarpa di lana, oppure indossando una maglia dolcevita. Ripeti tre volte al giorno.