Quest’inverno niente dolori alla cervicale. Lo promettono tre nuove tecniche arrivate dagli Usa. Dai nomi difficili, garantiscono soluzioni facili. Perché la tecarterapia, il laser neodimio jag e l’energad (così si chiamano)rispetto alle terapie tradizionali danno risultati più veloci e duraturi. Come? «Grazie a particolari macchinari, che sfruttando le onde elettriche, elettromagnetiche o il laser agiscono in profondità.
Così da attivare immediatamente, per esempio, i processi antinfiammatori» spiega Feliciantonio Di Domenica, direttore del dipartimento di riabilitazione dell’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. «Sia chiaro, però: perché i benefici si mantengano nel tempo, bisogna assolutamente abbinare a queste tecniche una buona ginnastica posturale. Così da correggere le posizioni sbagliate che ognuno di noi ha». Eseguite nei centri pubblici ortopedici (si paga solo il ticket), queste nuove tecniche agiscono in modo diverso a seconda del problema. Vediamo nel dettaglio come funzionano e quanto tempo ci vuole perché diano dei benefici.
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Se è colpa delle posizioni
Chi trascorre molte ore al computer con il collo inclinato o sta tanto tempo alla guida, soffre spesso di dolori alla cervicale. Per queste forme è adatta la tecarterapia, che è stata addirittura utilizzata dai piloti della Ferrari. «Sulle zone del collo dolenti vengono applicati due elettrodi che emettono energia elettrica, così da riscaldare i tessuti in profondità. Un elettrodo resta fisso, l’altro invece si muove lungo la nuca e le spalle» spiega il professor Di Domenica. Servono otto sedute, una al giorno, di circa 10 minuti ognuna.
Se dipende da un trauma
Quando la causa della cervicalgia è un trauma, come il classico “colpo di frusta” dopo un incidente in auto, la terapia più efficace è il laser neodimio jag. Già utilizzato con successo in oculistica, permette di diffondere il calore più in profondità rispetto alla laserterapia tradizionale. In più, ha un’azione molto mirata ed è quindi particolarmente indicato per i dolori causati da un trauma, che sono localizzati in punti ben precisi del collo. «Il raggio laser viene indirizzato sulle zone dolenti e penetra fino a quattro, cinque centimetri di profondità» aggiunge l’esperto. Il ciclo è di sei sedute, una al giorno, ciascuna di circa 10 minuti.
Se la causa è l’artrosi
Contro i dolori dovuti all’artrosi cervicale l’ideale è l’energad. Il principio è lo stesso della magnetoterapia tradizionale, ma questa terapia è più precisa. Si applica un elettrodo che irradia onde elettromagnetiche a bassa frequenza. E che permette di colpire i punti esatti della cartilagine consumati dalla malattia. Sono necessarie 10 sedute, di circa 15 minuti ciascuna.
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