CUCINARE… SECONDO NATURA
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I PRODOTTI BIO SONO MEGLIO?
Negli ultimi anni sono state effettuate diverse indagini scientifiche allo scopo di evidenziare le differenze fra prodotti bio e non in termini di contenuti nutrizionali. Sia le ricerche della Food Standards Agency, sia ulteriori studi hanno confermato che un prodotto bio non ha un contenuto di vitamine più alto rispetto un prodotto convenzionale: non è più nutriente. Bio identifica un metodo di coltivazione e di approccio al mondo: certamente il contenuto in termini di pesticidi sarà inferiore, tuttavia ciò che può fare la differenza è la conoscenza esatta dell’origine di un prodotto. In questo senso, i mercati locali o il contadino che conosciamo, vicino di casa, può assicurare un prodotto di qualità, nutriente, nel rispetto della natura più di alcuni prodotti in commercio dalle nomenclature poco chiare.
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BIO = MENO INQUINAMENTO?
Non sempre biologico è sinonimo di inquinamento ridotto. Le indagini scientifiche su questo tema sono ancora in corso e prospettano evoluzioni sempre nuove. Certamente questo tipo di agricoltura promuove la biodiversità, tuttavia l’impatto sulle falde acquifere, l’emissione di gas serra e il consumo energetico, pur possedendo in generale un impatto positivo sull’ambiente, a seconda dei casi può avere conseguenze anche maggiori rispetto ai prodotti tradizionali considerando l’unità di prodotto. Finora gli studi non hanno evidenziato risultati definitivi sul tema.
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BIO E PESTICIDI
Non è del tutto vero che l’agricoltura biologica non faccia uso di pesticidi: la reale questione è che essi dovrebbero essere prodotti di origine naturale. Questo non significa necessariamente che non abbiano un impatto ambientale. Nel corso degli ultimi anni sono stati progressivamente eliminate sostanze che, pur utilizzate inizialmente, in seguito hanno rivelato essere nocive per i terreni. Attualmente i protocolli di coltivazione sono in evoluzione e costante aggiornamento; anche per questo è importante, non tanto, o comunque non solo, essere all’erta sulla provenienza biologica, bensì scegliere prodotti locali di aziende del territorio note, a chilometro zero.
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BIO VS OGM
L’etichetta dovrebbe esplicitamente indicare la presenza di alimenti e mangimi OGM, anche quando questi non risultassero rilevabili nel prodotto finito. Tuttavia l’annoso tema OGM è ben più complicato, infatti attualmente non sono necessarie etichette specifiche obbligatorie nel caso in cui la presenza di OGM sia inferiore allo 0,9%. Inoltre bisogna considerare che spesso la presenza di OGM risulta difficile da riscontrare, poiché arriva sulle nostre tavole tramite i mangimi animali. Il 90% degli OGM importato in Europa dal continente americano viene, infatti, utilizzato soprattutto negli allevamenti, fatto allarmante su cui bisognerebbe avere maggior coscienza critica.
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COME FIDARSI DEI PRODOTTI BIO?
Lo scorso anno Coldiretti ha evidenziato che il fatturato dei prodotti biologici in Italia negli ultimi 10 anni è triplicato, arrivando a oltre 3 miliardi di euro nel 2012: ogni anno il giro d’affari legato all’acquisto di prodotti bio è aumentato del 9%. Eppure i punti poco chiari sono ancora numerosi. Per consumare in modo critico informati sulle aziende produttrici i cui prodotti scegli di acquistare, leggi sempre con attenzione l’etichetta. Non fidarti di nomenclature generiche e privilegia i prodotti delle piccole aziende locali, a chilometro zero.