1/6 – Introduzione
L’inappetenza può essere il risultato di rigorose restrizioni alimentari, ma può anche essere la spia di patologie da non sottovalutare. L’esperienza di eventi traumatici o uno stato di profonda depressione possono indurre inappetenza, ma anche i primi mesi di una gravidanza possono causare lo stesso problema per via della nausea. In certi casi è sufficiente un periodo di inusuale stanchezza o il cambio di stagione perché l’appetito ci abbandoni. Le cause sono svariate, ma il senso di repulsione per il cibo è il medesimo: il piacere culinario diventa uno sforzo erculeo, quando non un vero e proprio incubo da cui è difficile emergere. Forse questi consigli per stimolare l’appetito possono essere raccolti da qualche anima in pena che abbia maturato un odio feroce per il frigo e la dispensa.
2/6 – Fare attività fisica
Ammesso che una prolungata inappetenza non vi abbia portato a uno stato di deperimento, un po’ di sano esercizio fisico potrebbe farvi ritornare l’appetito in men che non si dica. È sufficiente una passeggiata quotidiana di 30 minuti, a patto che diventi un’abitudine e non soltanto un evento isolato. Le attività cardiovascolari rappresentano un formidabile toccasana sia per coloro che intendono perder peso sia per gli inappetenti.
3/6 – Consumare pasti piccoli e frequenti
Se le grosse porzioni di cibo vi inducono un senso di disagio e smorzano sul nascere la vostra sensazione di fame, potreste affidarvi a piccoli e frequenti pasti nel corso della giornata. Le piccole porzioni scoraggiano di meno e riducono il senso di gonfiore, che è una delle ragioni per cui gli inappetenti hanno in odio i pasti abbondanti.
4/6 – Scegliere i cibi preferiti
Quando il piacere della tavola diventa uno sforzo immane, anziché un viaggio culinario, per ripristinare l’appetito potreste affidarvi ai cibi che preferite. Se siete degli amanti del cioccolato o degli sfiziosi snack salati, lasciate da parte la preoccupazione per un’alimentazione sana e infilate nel carrello della spesa tutto ciò di cui avete voglia. Così, quando l’inappetenza vi tormenterà avrete a portata di mano ciò che desiderate.
5/6 – Rendere piacevole il momento dei pasti
Sovente lo scarso appetito è strettamente connesso all’ansia. In questo caso evitare conversazioni sgradevoli a tavola potrebbe essere di grande aiuto. L’ideale anzi è ricreare un’atmosfera il più possibile piacevole e rilassante quando ci si appresta a mangiare. Per esempio, potreste sintonizzarvi sulla radio che preferite, mettere della buona musica o pasteggiare con la serie TV che adorate.
6/6 – Mangiare cibi che evocano bei ricordi
Senza scomodare le celebri madeleine di Proust, non è infrequente associare un particolare cibo a un evento piacevole o a un determinato momento della vita. Ecco che mangiare piatti che vi riportano di colpo all’infanzia o che associate alla mamma può stimolare l’appetito. Un semplice stufato potrebbe avere la forza di evocare la scena di quando armeggiavate nella cucina della nonna.