Un tempo si diceva che il cioccolato e il salame facessero venire i brufoli. Oggi invece si è scoperto che non è così e che ci sono alcuni alimenti insospettabili capaci di provocare l’acne: sono il latte e i suoi derivati. «Lo ha confermato un recente studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia di dermatologia statunitense» dice Attilio Speciani, allergologo e immunologo. «Secondo i ricercatori, la colpa potrebbe essere dell’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue, e che il corpo produce in maggiore quantità quando si mangiano le proteine del latte. Si crea così un’alterazione ormonale che porta alla formazione di brufoli. E questo non vale solo per gli adolescenti, ma anche per gli adulti, in particolare le donne sui 30 anni». Vediamo, con l’aiuto dell’esperto, come correre ai ripari.
La strategia a tavola
Eliminare dalla dieta i cibi che contengono latte non è certo la soluzione migliore, anche perché si rischierebbe di non introdurre abbastanza calcio, un minerale prezioso, soprattutto per i ragazzi più giovani. «L’atteggiamento corretto è di seguire una dieta variata, in cui in ogni pasto sono presenti cibi diversi» consiglia il dottor Speciani. «E un giorno alla settimana evitare completamente alimenti che contengono latte, anche se in minime quantità. Compresi biscotti, merendine, insaccati». In questo modo si dà il tempo all’organismo di filtrare l’insulina in eccesso e si evita di andare incontro a uno squilibrio ormonale. Ma c’è un altro modo per neutralizzare l’effetto delle proteine del latte: mettere ogni giorno in tavola i cibi ricchi di sostanze in grado di prevenire le reazioni di tipo infiammatorio, come la vitamina C, il selenio, lo zinco e il manganese.
Gli ortaggi della bellezza
Tutta la frutta e la verdura cruda fanno bene. Ma certe verdure e alcuni frutti sono più ricchi di altri delle sostanze benefiche. Per esempio: i cetrioli, le carote, il crescione, le rape, l’uva, con una raccomandazione: mangiare anche i semi che contengono una potente sostanza antiossidante, il resveratrolo, in grado di stimolare le difese della pelle.
Le piante salvapelle
Oltre alla dieta, per combattere l’acne c’è un nuovo rimedio fitoterapico.
Si chiama Bioenergen ed è un mix di piante dall’effetto antinfiammatorio, antibatterico e depurativo. «La dose è di 25, 30 gocce miscelate con acqua
e prese lontano dai pasti, appena sveglie e prima di andare a dormire» consiglia il dottor Attilio Speciani, allergologo
e immunologo. La cura va seguita per almeno tre mesi. Per accelerare la guarigione, fa molto bene tamponare
i foruncoli con l’acqua di Dalibour, una soluzione a base di rame e zinco che aiuta a rinforzare le difese della pelle. Si mette due volte al giorno e si passa a una quando la situazione migliora.