LE MOSSE CHE PUOI IMPARARE SUBITO
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Per sentirti subito più sicura e protetta, ecco alcune dritte che ti aiutano a fronteggiare una situazione “a rischio”, consigliate da Mario Furlan, ideatore del metodo Wilding.
Controlla la situazione Cammina con passo deciso, spalle aperte e sguardo dritto davanti a te. Così puoi monitorare eventuali presenze sospette e cambiare strada.
Guarda il nemico in faccia Avverti una presenza alle spalle? Con la scusa di prendere il cellulare in borsa, fermati e guarda indietro. Il potenziale aggressore, se sa che può essere riconosciuto, spesso desiste.
Alza la barriera Se il molestatore ti aggancia con una scusa e si avvicina troppo, alza le mani con il gesto di “stai calmo”. Così metti una distanza tra voi e sei già in posizione se sei costretta a colpire.
Vai di manate Se non sei esperta, a tirare pugni rischi di farti male. Usa il palmo aperto e colpisci nei punti giusti: sul naso, dal basso verso l’alto, stordisci anche un colosso. Sì anche a tempie, mascella e gola.
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Il pericolo più grande durante un’aggressione? Essere paralizzati dalla paura. «Sotto stress è difficile ricordare tecniche articolate: meglio puntare sull’istinto e su gesti immediati, imparando a riconoscere i segnali che ci manda il corpo e sfruttandoli a proprio vantaggio» dice Mario Furlan, ideatore del metodo.
«Ti tremano le gambe? Segno che sei pronta a scattare. Hai la gola secca? Il sangue sta affluendo ai muscoli. Anche un gesto automatico come mettersi le mani nei capelli, se fatto bene, coi gomiti alti a coprire il viso, è un’ottima mossa di protezione» (wildingdefensecom).
In più Si va a lezione con abiti normali, così si ricreano situazioni reali. Poi si simulano per intero i casi di rischio, dallo scippo al molestatore.
Adatto a chi vuole un training soprattutto mentale, per imparare a gestire la paura.
Cosa alleni Imparando a sfruttare le reazioni istintive, migliori la reattività muscolare.
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È una vera e propria lotta di strada, ideata dai militari israeliani: una successione di colpi rapidissimi con lo scopo di neutralizzare l’aggressore e scappare. Il punto forte? «Mosse semplici ed efficaci, da fare con le mani o con qualsiasi oggetto come un sasso, una penna o una chiave» dice Rosario Citarda, presidente della Federazione Krav Maga Italia Wtka. «Si mira dritto ai punti vulnerabili, dalla gola ai genitali» (wtkaitaliakravmaga.it)
In più Parte dell’allenamento viene fatto a occhi chiusi: così impari a reagire, fisicamente e psicologicamente, a un attacco inaspettato.
Adatto a chi è già allenata o cerca un workout da “guerriera”.
Cosa alleni Potenzi i muscoli, soprattutto addominali e rafforzi il sistema cardiovascolare.
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Questo metodo punta sulla prevenzione. «Si impara ad analizzare i diversi contesti, in auto, a piedi o sui mezzi pubblici, per identificare le spie d’allarme. Da qui, si mettono a fuoco le strategie per evitare i pericoli» dice l’ideatore Roberto Bonomelli. «Noi insegniamo che anche la voce è importante: non serve solo a richiamare l’attenzione. Per scoraggiare l’aggressore ci vogliono le frasi e i toni giusti, decisi ma non violenti» (difesadonna.it).
In più Seminari specifici sull’utilizzo del pepper spray: dalla guida all’acquisto del modello più adatto, all’uso corretto per una difesa doc.
Adatto a chi vuole acquisire sicurezza e punta sull’astuzia più che sulla difesa fisica.
Cosa alleni Imparando calci e colpi base, tonifichi le cosce e aumenti la flessibilità di gambe e busto.
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Un po’ judo, un po’ karate, un po’ ju jitsu: «Questa tecnica di autodifesa è una sintesi delle più famose arti marziali giapponesi ed è molto completa» dice il Maestro William Nicolò. «Coinvolge braccia e gambe, si lotta anche a terra e i colpi si portano con tutto il corpo, compresi gomiti e ginocchia. Nei livelli più avanzati prevede anche l’uso di armi come il bastone o la spada» (yoseikan.it).
In più Insegna a trasformare le reazioni istintive come correre, scalciare, spingere, in gesti tecnici super efficaci ma molto naturali.
Adatto a chi vuole fare un allenamento completo, fisico e mentale.
Cosa alleni Oltre a rinforzare cuore e polmoni, tonifichi l’80 per cento dei muscoli del corpo e migliori l’agilità e la mobilità articolare.
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È un metodo studiato su misura per le aggressioni contro le donne, con un focus specifico sulle tecniche antistupro. «Si impara come mantenere la posizione di guardia a terra durante un tentativo di violenza, a sferrare calci a ripetizione in punti strategici come le ginocchia e contemporaneamente togliersi di dosso l’aggressore per fuggire» dice l’istruttore capo del metodo Rosario Citarda (antiaggressionedonna.it).
In più Durante i corsi le allieve non provano mai le tecniche tra di loro ma sempre con gli istruttori o gli assistenti, per abituarsi a misurarsi con un avversario di forza fisica superiore.
Adatto a chi cerca un training mirato e vuole migliorare riflessi e forza.
Cosa alleni Grazie ai tanti piegamenti e alle sequenze di boxe, tonifichi le braccia, le spalle e le gambe.