Bisogno di mangiare
Gli inglesi lo chiamano “food craving”, un’intensa e incontrollabile smania per un cibo particolare. È molto diffuso soprattutto tra noi donne, creature perennemente in bilico tra diete e abbuffate, sempre alla ricerca di gusti particolari. E in genere si manifesta attraverso un bisogno immotivato di mangiare di tutto, indipendente dalla fame.
Raptus incontrollabili di cibo
Può succedere a tutte, non solo alle donne in gravidanza, ed è il cervello, responsabile della memoria, del piacere e della ricompensa, che regola questo desiderio. Può capitare a metà mattina o la sera guardando un bel film, sdraiata sul divano, o poco prima di andare a letto. All’improvviso ti assale il desiderio di spizzicare qualcosa: dalle patatine alle pizzette, dai cioccolatini ai biscotti al burro. Questi raptus sono provocati da una varietà di fattori, sia fisici che mentali. In alcuni casi, sono nascondono qualcosa di più profondo: una motivazione interiore che non dovresti ignorare.
I fattori nascosti dietro le voglie di cibo
Due sono le possibili cause che scatenano le tue voglie: fattori fisici e mentali. Essere consapevoli di cosa scatta nel tuo corpo, ti aiuta a identificarli. Le voglie di particolari pietanze possono essere il segno di uno squilibrio ormonale, o di una dieta poco sana, ma anche di alti livelli di stress, mancanza di sonno o di attività fisica.
Raramente il desiderio di dolce o salato significa mancanza di nutrienti presenti in quel cibo, non cerchiamo scuse ma soluzioni!
Cause fisiche
Squilibri di leptina e grelina. Uno squilibrio di questi due ormoni che stimolano il senso della fame e della sazietà, un meccanismo che si trasforma in sistematiche e incontrollabili voglie di cibo.
Gravidanza. Durante la dolce attesa i cambiamenti ormonali influenzano i recettori dell’olfatto e del gusto, facendoti provare quelle improvvise e urgenti “voglie” di cibi dolci o salati.
Sindrome premestruale. Le alterazioni biologiche e psicologiche (come i ben noti sbalzi d’umore) che si verificano 7-10 giorni prima del ciclo possono intensificare le voglie, specialmente per gli alimenti ricchi di carboidrati e di zuccheri, come pasta e cioccolata.
Mancanza di sonno. Perdere il sonno, o dormire male la notte, disturba i livelli degli ormoni responsabili della regolazione della fame, del senso di sazietà e del ritmo sonno-veglia, intensificando eventualmente il desiderio di cibo, soprattutto durante le ore serali.
Una dieta povera di nutrienti. Nutrienti ricchi di proteine e fibre possono aiutarti a sentirti sazia. Mentre una dieta che ne è povera ti lascia un costante senso di fame che accende le voglie. Per essere energiche e mantenerci in salute è importante che nell’alimentazione ci sia una varietà di principi nutritivi.
Scarsa idratazione. Se assumi pochi liquidi, non bevi almeno due litri di acqua al giorno, sentirai ancora di più il senso di fame o la voglia di mangiare qualcosa di goloso. La carenza di acqua provoca anche secchezza di pelle e mucose, la classica “bocca secca”.
Flora intestinale. Sono i batteri che vivono nel nostro intestino a decidere cosa dobbiamo mangiare e se siamo sazie. Sembra proprio che il gusto e il senso di fame sarebbero influenzati da alcuni tipi di batteri intestinali che preferiscono cibi grassi, altri i carboidrati, altri ancora gli zuccheri.
Attività fisica. Alimentazione sana ed attività fisica: binomio indissolubile per il benessere. Ma un incremento dello sport aumenta la sensazione di fame: del resto, il fatto di aver appena bruciato calorie, ti dà il via libera a quel cioccolatino a fine pasto, perché non si può dire di no ai peccati della gola!
Alimenti altamente trasformati. Ci sono alcuni studi che dimostrano che il consumo di cibi ultra-elaborati, ricchi di grassi e zuccheri, possono causare sintomi simili alla dipendenza con tanto di voglie compulsive. Il legame vizioso tra zucchero, grassi e sale aggiunti deliberatamente alle pietanze determina quindi un’artificiosa appetibilità.
Cause mentali
Lo stress. Nei momenti di maggior tensione per l’organismo, quando è sottoposto a forme di sovraffaticamento psico-fisico, lo stress può aumentare i livelli dell’ormone cortisolo, prodotto su impulso del cervello. Il cortisolo aumenta l’appetito e sembrerebbe orientare verso un maggior consumo del cosiddetto comfort food, cibi ricchi di zuccheri.
Il tuo umore. La relazione con il cibo rivela tante emozioni nascoste. Alcuni stati d’animo possono innescare voglie di cibi specifici. Ad esempio, gli stati d’animo negativi sembrano spesso suscitare voglie di cibi di conforto. Spesso ricerchi i carboidrati e gli zuccheri per compensare l’energia persa. Il dolce serve per recuperare un po’ di allegria persa.
Il contesto alimentare. Il tuo cervello può associare il consumo di un cibo specifico ad un determinato contesto, come un sacchetto di popcorn mentre guardi un film. Ed è un’associazione involontaria che fa scattare nella tua mente la voglia di quel particolare sapore la prossima volta che si ripresenta la stessa situazione.