1/6 – Introduzione

Nella seguente guida andremo a parlare di proprietà curative e di usi delle piante. Nel caso specifico, andremo a dedicarci al cosiddetto crescione dei prati. Proveremo a conoscere gli usi che si fanno di questa pianta e le sue proprietà curative verificate. Lo faremo passo dopo passo, in modo da semplificarvi la comprensione delle argomentazioni che andremo a sviluppare nei prossimi passi.
Il crescione dei prati (conosciuto scientificamente con il termine di Cardamine Hirsuta) è un arbusto che appartiene alla famiglia delle “Brassicaceae”. È molto utilizzata per diversi scopi (terapeutici, cosmetici ecc…). Veniva adoperata dalla medicina popolare per ostacolare la perdita di capelli. Questa guida vi spiegherà, attraverso i passi successivi, quali sono gli usi e le proprietà curative di questa eccellente e famosa pianta.

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Come anticipato nel passo introduttivo della guida, andiamo a scoprire immediatamente gli usi e le proprietà del crescione dei prati. Vediamo le sue caratteristiche… L’habitat adatto per il crescione dei prati è rappresentato da stagni d’acqua corrente o da ruscelli. Solitamente si coltiva in terreni molto umidi. E’ una pianta erbacea annuale ed è chiamata anche erba da minestra. Cresce nei campi non coltivati, lungo i muri e in zone umide fino a 1600 metri. Il suo fusto è epigeo, ha caratteristiche ramificate già alla sua base ed è ascensionale. Le sue foglie sono basali ed i fiori, specialmente di colore bianco nella maggior parte dei casi, sono divisi in grappoli collegati. Il suo frutto è detto siliqua rettilinea.

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Vediamo le sue proprietà… Il crescione dei prati è ricco di elementi organici solforati pieni di vitamine (soprattutto la vitamina A e la C) e sali minerali, quindi di conseguenza ha risultati, antiscorbutici, vitaminizzanti, espettoranti, diuretici, antireumatici, ricostituenti, antianemici. In questa pianta gli studiosi hanno trovato tantissime qualità curative, portate nella maggior parte dei casi dalla presenza massiccia di sostanze minerali, come: il calcio, il ferro e lo iodio. Proprio per questo motivo, il crescione dei prati viene utilizzato spesso a fini ricostituenti, in casi di anemia e di deperimento fisico.

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Vediamo i suoi usi… Per uso terapeutico/farmaceutico si utilizza l’erba intera o le cime fiorite, in precedenza recise prima dello sbocciare dei fiori. Si colgono le foglie complete per mangiarlo come un ortaggio. Il crescione dei prati si utilizza solitamente fresco, ovviamente dopo averlo lavato in maniera accurata. Si può deumidificare all’ombra, in luogo ventilato. Una volta essiccato si può conservare in contenitori di vetro ben sigillati o in buste di carta ben chiuse. Nel settore della ristorazione può essere adoperato in diversi modi. Si possono fare dei fantastici crostoni per antipasto aggiungendo al crescione la cipolla, l’aglio, l’olio, il sale e il pepe, spalmare il tutto su fette di pane imburrate (preferibilmente abbrustolite). Inoltre, sempre dal punto di vista alimentare, potreste sbizzarrirvi con delle insalate, magari con quella di patate, con un po’ di aceto ed olio, e con l’aggiunta di alcune spezie a vostra discrezione, in base ai vostri gradimenti personali. Per aumentare l’appetito prima di mangiare, potreste aggiungere al caffè questa pianta, che andrà comunque filtrata. Inoltre, l’acne è una situazione della cute che può trovare rimedio utilizzando il crescione dei prati, attraverso un infuso in acqua bollita.
Vi consiglio la lettura di quest’articolo: http://www.labiolca.it/non-solo-cibo-mainmenu-36/2225-lortaggio-del-mese-crescione.
Spero che questa guida sugli usi e le proprietà curative del crescione dei prati vi sia stata utile.

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6/6 Consigli

  • Utilizzatelo per gli usi descritti nella guida