D’inverno ci sono bambini che passano senza sosta da una malattia da raffreddamento all’altra. E mamme che, stanche di somministrare antibiotici e altri farmaci potenti, vorrebbero delle alternative più naturali. Una valida soluzione viene dalla medicina steineriana, che è molto attenta ai più piccoli. «Già da un anno di vita queste cure aiutano i bambini a trovare nuove forze di guarigione» spiega Sergio Maria Francardo, medico e autore di “Medicina antroposofica familiare” (Edilibri). Ecco allora le soluzioni dolci per i problemi più comuni. (Per avere informazioni sui medici steineriani basta chiamare la Società italiana di medicina antroposofica, tel. 026595558).
Contro la tosse
È considerata un nemico da combattere. Ma, in realtà, la tosse è un meccanismo di difesa che serve per eliminare dalle vie respiratorie il muco e i microbi. Per attenuarla è importante umidificare l’ambiente e far bere il bimbo almeno ogni ora per reintegrare le perdite di liquidi. Un rimedio efficace è l’infuso di fiori di tiglio con un cucchiaino di miele: aiuta a sciogliere il catarro e fa sudare, così anche la febbre scende. Per guarire prima, l’ideale è lo sciroppo di olivello spinoso (un cucchiaio da tavola diluito in un bicchiere d’acqua al giorno), ricchissimo di vitamina C. Per le tossi secche sono adatti gli estratti vegetali Bryonia D3, per quelle grasse Tartarus stibiatus D5, sette gocce ogni tre ore. Da spalmare sul petto, invece, la crema balsamica, un composto antroposofico a base di essenza di eucalipto che si trova già pronto in farmacia e in erboristeria.
Contro il mal di gola
«Spesso il mal di gola è la conseguenza di una dieta scorretta, che indebolisce le difese intestinali e, in generale, quelle dell’organismo: per questo tonsilliti e faringiti aumentano dopo i pranzi di Natale» spiega il dottor Francardo. Un rimedio poco simpatico ma sicuramente efficace è la peretta o, meglio ancora, il clistere. Praticato all’inizio della malattia accelera notevolmente la guarigione. Tra le cure antroposofiche, tre, sei gocce di Apis D3 e altrettante di Belladonna D4, alternate ogni due, tre ore con mezza compressa (una dopo i sette anni) di Mercurius vivus D6. Come cura locale, invece, sono molto efficaci gli spray a base di echinacea, che si trovano in farmacia, da spruzzare due, tre volte al giorno.
Contro l’otite
Il mal d’orecchi, molto comune nei bambini piccoli, è favorito dai raffreddori. «Un rimedio davvero semplice è il cataplasma di cipolla: funziona benissimo perché tira fuori l’infiammazione e calma il dolore» dice Francardo. Si fa così. Si trita un cucchiaio colmo di cipolla cruda e la si mette al centro di una garza, che va poi ripiegata e fermata con un cerotto nella zona dietro il padiglione auricolare. Poi si fissa alla testa con un foulard o una garza elastica e la si tiene per diverse ore, ripetendo le applicazioni. Di solito l’effetto di questa terapia (che ha il vantaggio di funzionare da pronto soccorso quando l’attacco arriva all’improvviso e in casa non ci sono farmaci) è immediato: i bambini si calmano e facilmente si addormentano. Se poi c’è una vera e propria infezione si possono usare gli antinfiammatori antroposofici, Apis D3 e Belladonna D4 (tre gocce ciascuno), con un rimedio specifico per l’orecchio, Levisticum D3 (cinque, sette gocce).
La febbre amica
Il rialzo della temperatura è una difesa dell’organismo e aiuta a guarire prima. La ricetta per sfruttarne il potere curativo? «Riposo a letto, una tisana composta in parti uguali di timo, fiori di tiglio, di sambuco nero e camomilla, in più Ferrum phosphoricum composito (5, 10 globulini anche ogni ora)» consiglia il dottor Francardo. «Se la febbre sale sopra i 39 gradi sono utili gli impacchi umidi ai piedi e ai polpacci. Basta immergere delle pezze di cotone in acqua tiepida con un limone spremuto, strizzarle e avvolgerle attorno ai polpacci, fissandole con calzettoni di lana. Così si favorisce l’evaporazione, si frena l’aumento di temperatura, dando sollievo al bimbo.