Quando nel 1962 il fisiologo e nutrizionista statunitense Ancel Keys si trasferì a Pioppi, in Cilento, per studiare gli effetti della dieta mediterranea sulla nostra salute, di certo non pensava che dopo 63 anni saremmo stati qui a deprecare il fatto che nel Bel Paese sono ormai pochissimi a seguirla davvero. Lo dimostrano anche i dati sul consumo di frutta a verdura in Italia. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) solo il 7% degli italiani consuma le 5 porzioni raccomandate dalle linee guida per una corretta alimentazione. Quindi, è chiaro perché la missione di Spettacoli alla Frutta – ATI (Associazione Temporanea di Imprese) composta da 25 eccellenze della filiera ortofrutticola italiana – sia fondamentale. Perché se salute e benessere non sono ragioni sufficienti a favorire il consumo di ortaggi, creare una comunicazione contemporanea attorno al settore, raccontando storie e curiosità che vi si celano, potrebbe essere la chiave giusta per attrarre nuovi estimatori, soprattutto giovani.

Luce Nova illumina la curiosità sul mondo della frutta e della verdura

È proprio alle generazioni più giovani infatti, a cui si rivolge la campagna “Harvesting Happinness” di Spettacoli alla Frutta. Lo scopo è farli innamorare dell’ortofrutta di qualità, spostando l’ago della bilancia dal dovere di consumare frutta e verdura al piacere. Perché se le buone abitudini alimentari scarseggiano fra gli adulti, tra i giovani non va meglio. Secondo l’ISS solo il 32,7% degli adolescenti mangia frutta almeno una volta al giorno tutti i giorni.

Eppure, nutrirsi bene è una necessità primaria, tanto quanto tenersi in movimento o vestirsi per coprire il proprio corpo. Ma se il mondo dello sport e la moda sono riusciti a comunicare pienamente il loro valore, secondo il consorzio Spettacoli alla Frutta, questo nel loro caso non è ancora accaduto. Per questa ragione, lo scorso 15 aprile a Palazzo Madama, a Torino, è andato in scena Luce Nova. Un simposio immersivo durante il quale gli ospiti hanno potuto degustare i prodotti ortofrutticoli delle 25 aziende dell’ATI. Ma anche scoprire le storie di chi produce alcune eccellenze della filiera italiana come agrumi, fragole, zucchine e melanzane, e alcune curiosità sulla frutta e la verdura che portiamo sulle nostre tavole.

La cena è stata la prima tappa di un progetto di ampio respiro che mira a illuminare il dietro le quinte dell’ortofrutta. Del settore, infatti, tendiamo a considerare soltanto il prodotto finale, sottovalutando il legame con la natura e il territorio. Così Palazzo Madama, il luogo in cui nel 1861 fu proclamata l’Unità d’Italia, è stato la cornice del primo appuntamento con i simposi di Spettacoli alla Frutta. Una serata dedicata al ritorno alla vita con la primavera e all’esaltazione dell’elemento della luce, senza la quale non ci sarebbe crescita. Nel corso dell’anno seguiranno altri due appuntamenti: a Venezia, simbolo dell’acqua, e a Napoli, allegoria della terra.

Curiosità che potresti non sapere su frutta e verdura

Pertanto la scommessa è questa: conoscere le storie dei produttori ortofrutticoli e le curiosità sui prodotti stessi per innalzare il valore degli ortaggi e dei frutti che portiamo in tavola e apprezzarli ulteriormente. Così come le mani artigiane che realizzano abiti e accessori moda contribuiscono alla loro eccellenza e al loro gradimento. Intanto, iniziamo con alcune curiosità, scoperte durante Luce Nova, che che forse non sai, ma che dovresti sapere.

Un altro nome del finocchio

La prima curiosità riguarda i finocchi, ortaggio invernale tipico della regione mediterranea. I greci lo chiamavano “Marathon” proprio come la regione dell’Attica in cui questa verdura cresceva in abbondanza. Così il finocchio condivide il suo nome con la disciplina olimpica della maratona. Perché proprio il campo di Marathon è quello che il soldato ateniese Filippide percorse a corsa per ben 42 km, per annunciare ai suoi concittadini la vittoria di Atene sugli Spartani.

Un falso mito sulla melanzana

Oggi la melanzana è uno degli ortaggi più amati degli italiani perché ingrediente primario di ricette tradizionali come la parmigiana, la pasta alla norma o le polpette. Ma forse non sai che i latini chiamavano questa verdura “mela insana”, poiché credevano che avesse il potere di ammalare o rendere folle chiunque la mangiasse. E il pregiudizio sulla melanzana non è diminuito in età medievale quando a causa del suo colore si pensava che avesse proprietà magiche o afrodisiache.

Il segreto della dolcezza dei pomodori Pachino

Esiste una scuola di pensiero per cui la pasta al pomodoro e basilico è il piatto più italiano che ci sia. E tra le varianti che si possono utilizzare di questo frutto rosso, quello prodotto a Pachino, in Sicilia, è indiscutibilmente una delle più apprezzate in Italia e nel mondo. Si tratta di un pomodoro di piccole dimensioni, succoso e dal gusto dolce. Ma sai a cosa è dovuta la sua dolcezza? All’irrigazione che avviene utilizzando acque di falda provenienti da pozzi situati nei dintorni di Pachino (Siracusa). Proprio l’acqua salmastra dell’annaffiatura favorisce la presenza di vitamine, antiossidanti ed è responsabile del gusto dolce del frutto.

Le eccellenze italiane di Spettacoli alla Frutta

Spettacoli alla Frutta è un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che riunisce 25 aziende
della filiera ortofrutticola italiana, rappresentando altrettanti brand impegnati nella promozione del
consumo di frutta e verdura di qualità. I prodotti e i brand che partecipano al progetto:

limone Almaverde Bio, barattiere Barattì Miss Freschezza, carota Igp del Consorzio della Carota
Novella di Ispica Igp. Ciliegia Igp del Consorzio di Vignola, melone Igp del Consorzio del Melone
Mantovano, pomodoro Igp del Consorzio di Pachino. Radicchio Igp del Consorzio di Tutela del
Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco, pera Igp dell’Emilia Romagna Igp.
Cetriolo Cucù, zucchina Crü di Colle d’Oro, clementina Dolce Clementina.

Finocchio Dolce Lucano, kiwi Jingold, melagrana Lome Super Fruit. Melanzana Melanzì, mela Melinda, insalata Miss Salad de L’Insalata dell’Orto, arancia rossa Oranfrizer Unifrutti. Anguria Perla Nera, uva Piacere Viviana, fico d’India Sicilio. Fragola Solarelli, pesche e nettarine Valfrutta Fresco e peperone Cornelio.

Con loro ci sono gli imballaggi in cartone ondulato del Consorzio Bestack – ideatore e capofila dell’ATI -, custodi di freschezza, di lunga vita e di minore spreco di frutta e verdura, nonché veicolo di identità e brand dei produttori.