Come sbiancare i denti con i rimedi naturali
Vorresti un sorriso splendente? Forse ce l’hai già. E se allo specchio ti sembra di vedere denti opachi potrebbe essere solo una tua idea.
«Molto spesso le pazienti vengono da me convinte di avere i denti di un colore lontanissimo da un bianco accettabile e invece non è così. Non bisogna prendere come paragone soltanto la parata di “perle” accecanti che brillano in tv: spesso hanno un aspetto tutt’altro che genuino» dice il medico Luciano Rizzo, dentista e naturopata.
Le basi: le regole per lavare bene i denti
Innanzitutto, per lavare bene i denti è essenziale essere attrezzati con tutti gli accessori per l’igiene orale. Spiega il dottor Rizzo: «scegliete gli spazzolini con le setole sintetiche, perché hanno la punta arrotondata per non graffiare le gengive, sono facili da risciacquare e asciugano in fretta, scongiurando il proliferare dei batteri».
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Un consiglio per i punti nascosti: «Bene l’uso del filo interdentale ma spesso questo strumento sposta da un punto all’altro i residui. È meglio completare la pulizia con il getto d’acqua dell’idropropulsore, la cui pressione spazza via ogni minima rimanenza».
Per una corretta igiene orale poi, è necessario fare i movimenti giusti. «È fondamentale usare bene lo spazzolino: non bisogna strofinare in orizzontale, destra-sinistra, che è un’abitudine sbagliata, ma in su e in giù. Più precisamente: dal basso verso l’alto nell’arcata inferiore e dall’alto verso il basso per quella superiore» spiega il dottor Luciano Rizzo.
Durante lo strofinamento, meglio inclinare lo spazzolino in modo che le setole “spingano” lontano i batteri e la placca che si forma vicino alla gengiva.
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Gli ingredienti naturali per sbiancare i denti
Per aiutare a mantenere la brillantezza dei denti, infine, vi indichiamo i metodi naturali più efficaci.
Ma bisogna tenere presente un’avvertenza importante: per denti in salute, è sufficiente l’igiene orale quotidiana, mentre i metodi “d’urto” non vanno usati con insistenza ma solo una tantum. Questo perchè lo strato di smalto sui denti va conservato e non deve essere quindi continuamente aggredito.
Scommettiamo che avete in casa la maggior parte degli ingredienti? I primi due rimedi sono quelli più conosciuti, gli altri rimedi possono rivelarsi una vera sorpresa:
Bicarbonato
Occorrente
- Spazzolino
- Bicarbonato
Procedimento
Appoggia le punte delle setole dello spazzolino nel bicarbonato. Bagna con qualche goccia d’acqua e strofina delicatamente. Poi sciacqua. «Il bicarbonato è uno degli sbiancanti casalinghi migliori in assoluto. Va usato però con cautela, considerato il suo effetto abrasivo. Non si deve irruvidire lo smalto» avverte il dottor Luciano Rizzo.
Quando farlo
Non più di 1 volta al mese
Salvia
Occorrente
- Una foglia fresca di salvia
Procedimento
Stendei la foglia sul dito indice e, come se fosse uno spazzolino, passala sui denti, con movimenti lenti e rotatori. Oppure puoi spezzarla finemente e mescolarla al dentifricio. La salvia è ricca di sostanze disinfettanti, per questo è perfetta per proteggere le gengive e combattere l’alito cattivo. In più rispetta lo smalto dei denti, che rende lisci e lucenti.
Quando farlo
2 o 3 volte la settimana.
Limone
Occorrente
- Succo di limone
- Sale
- Curcuma in polvere
Procedimento
Dopo aver lavato i denti, fai un ultimo sciacquo con succo di limone al quale avrete aggiunto mezzo cucchiaino di sale e di curcuma. La leggera acidità del succo e il lieve attrito dei granelli migliorano subito l’aspetto della superficie dei denti. La curcuma invece ha proprietà antinfiammatorie, utile se hai le gengive un po’ arrossate.
Quando farlo
Non più di 1 volta al mese
Fragola
Occorrente
- Una fragola non troppo matura.
Procedimento
Taglia la fragola a metà e poi passala sui denti, insistendo sulle macchie più ostinate. La lieve acidità del frutto aiuterà a indebolire gli accumuli di pigmenti dovuti alle bevande più scure che macchiano lo smalto.
Quando farlo
Non più di 2 volte al mese
Aceto di mele
Occorrente
- Aceto di mele
Procedimento
Versa due dita di aceto di mele in un bicchiere, bevilo trattenendolo in bocca per un minuto circa in modo da sciacquare tutti i denti. «Anche in questo caso è l’acidità che agisce sulle “ombre” lasciate da tè, caffè, fumo di sigaretta» spiega il dottor Rizzo.
Quando farlo
Non più di 1 volta alla settimana.
Araak
Occorrente
- Un ramoscello dell’albero di araak (Salvadora persica), diffuso in Medio Oriente.
Procedimento
Si passa su denti e gengive delicatamente, come se fosse uno spazzolino. Contiene fluoro, silicio e vitamina C e altre sostanze detergenti, astringenti e antibatteriche. Vi sono tracce anche di enzimi che prevengono la formazione della placca. Si trova nelle erboristerie con il nome di siwak. È utilizzatissimo in molte zone del Medio Oriente come spazzolino da denti naturale.
Quando farlo
Più volte alla settimana.
Olio di oliva
Occorrente
- Olio d’oliva
- Una garzina sterile
Procedimento
Piega la garzina e versaci sopra qualche goccia di olio d’oliva, poi passala sui denti con movimenti circolari. L’olio d’oliva, grazie alla sua bassissima acidità, attacca le macchie ma è delicato nei confronti dello smalto.
Quando farlo
Non più di 1 volta a settimana.
Buccia di limone o arancia
Occorrente
- La buccia di un limone o di un’arancia
Procedimento
Strofinate sui denti la parte interna (quella bianca) della buccia dell’agrume. L’azione meccanica è simile a quella di una morbida gomma. Puoi farlo, per esempio, in caso di emergenza a fine pasto, magari quando sei fuori e non hai proprio la possibilità di lavarti con lo spazzolino. In aggiunta, alcuni esperti consigliano anche di finire il pranzo addentando una mela o sgranocchiando un gambo di sedano: puliranno meglio gli spazi difficili da raggiungere, quelli fra dente e dente.
Quando farlo
In ogni occasione.