1/5 – Introduzione
Ecco delle buone abitudini da seguire per difendere il proprio ph vaginale. Un ph vaginale acido è necessario per combattere le aggressioni esterne che possono portare alla contrazione di fastidiose infezioni che portano bruciori o pruriti indesiderati e l’impossibilità di avere una soddisfacente vita intima. Va innanzitutto specificato che il ph vaginale varia a seconda delle fasi della vita. In età prepuberale e in menopausa il valore del ph è 7 cioè neutro o leggermente alcalino. Nell’adolescenza ed in età fertile si attesta a 4,5 ossia fortemente acido ed in grado di favorire la crescita dei lattobacilli di Doderlein che proteggono la donna da infezioni vaginali e vulvovaginali. Mentre in gravidanza si ha un valore del ph che varia da 3,8 a 4,2 per questo motivo è richiesta alla donna una maggiore attenzione alla propria igiene, dovuta in primo luogo alla eccessiva produzione di muco e alla conseguente nascita di fastidiosi pruriti. Ma i rischi potrebbero essere anche molto più preoccupanti di un semplice prurito intimo, non è raro andare incontro ad aborti, parti prematuri o ridotto accrescimento intrauterino.
2/5 Occorrente
- Cartine tornasole per la misurazione del ph vaginale
- Kit ph Vaginale reperibile in farmacia
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Il ph vaginale alterato è il primo campanello d’allarme per capire che vi è un’infezione in atto, per questo è importante mantenere un ph vaginale fisiologico ovvero intorno ai 4,5. Per monitorare questi valori sono disponibili in farmacia appositi strumenti usa e getta a forma di uno stecchino da inserire in vagina per controllare il valore, in alternativa possono essere utilizzate delle semplici cartine tornasole. Dopo averli acquistati misurate il vostro ph sopratutto nei periodi pre e post ciclo mestruale che sono i più critici.
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Una volta misurato il ph se questo è più alto della norma potrebbe esservi in atto un infezione batterica o comunque il rischio di poterla contrarre. Questo sistema casalingo è molto utile e veloce, ma da solo non basta a determinare se ci sia in atto una infezione e soprattutto da cosa è scaturita. Per questo motivo si deve ricorrere a delle indagini diagnostiche più approfondite come l’esame microscopico, odore e colorazione di Gram e la coltura delle perdite vaginali.
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Detto questo possiamo aggiungere che esistono dei modi del tutto naturali per cercare di prevenire fastidi intimi dovuti all’alterazione del ph. Innanzitutto non effettuare lavande, lavaggi con detergenti aggressivi che potrebbero arrecare inutili fastidi all’ecosistema vaginale. Basta semplicemente una volta al giorno o magari più frequentemente durante il ciclo, ma sempre con acqua fresca e poco detergente. Procedere sempre dalla vagina all’ano e mai viceversa e soprattutto tenere un proprio asciugamano personale. Inoltre può rivelarsi molto utile il consumo di yogurt naturale o magro ma non zuccherato da assumere per via orale. Fare attenzione che siano presenti fermenti lattici attivi.