Qualsiasi cosa mangi, la tua digestione è lunga, lenta e difficile? A volte non fa differenza se fai pasti abbondanti o leggeri: il tempo di digestione resta comunque lungo. Con un senso di pesantezza soffocante. E una stanchezza eccessiva.
Quasi sicuramente soffri di dispepsia, ovvero il disturbo che denota proprio la digestione lenta e difficile.
Cosa fare
1. Uno dei consigli più pratici è quello di mangiare lentamente, masticare a lungo ogni boccone, evitando di ingurgitare troppo velocemente i pasti.
2. Utile è anche non consumare nello stesso pasto cibi troppo freddi e caldi insieme: ciò rallenta la digestione.
3. Inoltre il mix di fumo, alcol e caffè sicuramente non aiuta.
4. Sembra banale, ma anche indossare abiti troppo stretti, soprattutto collant e cinture che strizzano la vita, non favorisce una buona digestione.
5. È meglio inoltre cercare di ridurre tutte le fonti di stress, soprattutto se vicine al momento dei pasti.
Farmaci per digerire meglio
Se questi accorgimenti non dovessero bastare, per risolvere la dispepsia si può ricorrere ai farmaci di automedicazione, appartenenti alla categoria degli antiacidi, che contrastano l’iperacidità gastrica riducendo il senso di bruciore allo stomaco.
I farmaci procinetici invece aiutano il transito del cibo dallo stomaco all’intestino, combattendo il senso di pesantezza.
Pur essendo acquistabili senza ricetta medica, questi tipi di farmaci non sono tutti uguali: pertanto è sempre bene chiedere lumi al farmacista.
Tra i più usati ci sono quelli a base di metoclopramide che, oltre a velocizzare lo svuotamento dello stomaco, hanno un effetto anti-nausea e anti-vomito.
Si suggerisce inoltre un farmaco che contenga dimeticone, molecola che elimina l’area in eccesso e quindi riduce il senso di gonfiore.
Se nonostante l’uso prolungato di farmaci da banco, il disturbo si ripresenta spesso e per lunghi periodi, è meglio farsi vedere dal medico.
A complicare il quadro della dispepsia intervengono mal di pancia improvvisi e persistenti, mancanza di appetito, protratta, perdita di peso, stipsi e diarrea.
In questo caso non bisogna liquidare la questione come cattiva digestione e far uso esclusivamente di farmaci anti-acidi da banco, ignorando il problema. I gastroenterologi ammoniscono infatti che spesso è proprio l’uso prolungato di farmaci sintomatici contro bruciore a acidità (oltre i 3 mesi) a mascherare un’eventuale gastrite su cui bisogna indagare, ed eventualmente curare con farmaci di altra natura.