Digiunare o saltare i pasti fa dimagrire?
Dopo gli stravizi alimentari di Natale e Capodanno, niente digiuni, ‘salto’ di pranzo o cena o barrette e ‘bibitoni’ sostitutivi del pasto. Il monito arriva dalla scienza che spiega come digiunare non serva a buttare giù i chili di troppo. A fare chiarezza, in particolare, sono gli esperti dell'Istituto superiore di sanità (Issalute.it) in partnership con l'Adnkronos Salute, con due 'pillole' anti-fake news dedicate alla corretta alimentazione dopo le 'abbuffate' sotto l'albero.
E' pensiero comune – spiegano i ricercatori – che saltare pranzi e cene sia un metodo valido ed efficace per perdere peso, e purtroppo questa pratica viene sperimentata da molti. Si crede che privando l'organismo di calorie e nutrienti durante la giornata si avrà una riduzione della massa grassa. In realtà quello che accade è l'opposto: il corpo, privato di cibo, va in allerta e rallenta il dimagrimento.
Quando si salta un pasto avviene un fisiologico calo di zuccheri nel sangue, con due conseguenze importanti: in primo luogo, il cervello è spinto a desiderare cibo, con un senso irrefrenabile di fame, e soprattutto, ciò che aumenta è il desiderio di carboidrati per mantenere gli zuccheri a valori normali. Perciò, dopo aver saltato un pasto, non solo si arriva più affamati a quello successivo, ma si ha la tendenza ad abbuffarsi di cibo spazzatura.
L'abitudine prolungata a saltare la colazione, il pranzo o la cena, nel tempo, fa perdere massa magra, e aumentare massa grassa, determinando anche un rallentamento del metabolismo. L'abitudine di saltare i pasti è quindi, per più aspetti, una scelta non salutare. Mangiare, invece, cibi nutrienti durante tutto il giorno, in porzioni più piccole, stabilizza i livelli evitando il calo di zucchero nel sangue e porta a seguire una dieta più sana e favorevole alla perdita di peso.
Anziché saltare i pasti sarebbe, quindi, meglio nutrirsi con 5-6 piccoli pasti durante la giornata, scegliendo tra cibi con calorie e grassi limitati, ma con buone quantità di proteine ed elementi nutritivi vitali. Organizzare un piano alimentare facile da seguire, con consumo di alimenti ogni 3-4 ore, può rivelarsi molto utile per la salute e anche per il controllo del peso.
In alternativa al digiuno, molti ricorrono a barrette energetiche e a pasti sostitutivi. Anche in questo caso occorre fare molta attenzione, avvertono gli esperti dell'Iss: nessun prodotto dovrebbe sostituire, se non per periodi limitati e all'interno di un regime dietetico ipocalorico controllato, un pasto completo.
Il mix di vitamine e micronutrienti presenti nei pasti sostitutivi non riproduce sulla salute tutti gli effetti di una dieta sana e bilanciata. Il sostitutivo di un pasto dovrebbe essere inserito all'interno di una dieta ipocalorica sana, in funzione dell'obiettivo prefissato. In commercio esistono più di 4.500 opzioni, tra integratori, barrette e bibite, ma nessuna di queste rappresenta un valido sostituto in una dieta sana e bilanciata.
Possono sicuramente vantare buone proprietà nutritive per composizione, ed essere utilizzati con altri scopi, ma difficilmente hanno la completezza di un pasto equilibrato e sano. I cibi sono molto complessi dal punto di vista nutrizionale per essere riprodotti in laboratorio ed è impossibile inserire tutte le sostanze in essi contenute in una compressa, tavoletta o soluzione.
Gli integratori – spiegano gli esperti – sono utili in caso di aumentato bisogno di alcuni nutrienti, come accade in gravidanza per l'acido folico, in caso di abbondanti flussi mestruali per il ferro o in certe condizioni, quali osteoporosi, per la vitamina D, o per la vitamina B12 nella dieta vegetariana.
Tuttavia, è bene ricordare che gli integratori possono dare interazioni con alcuni farmaci e che l'eccesso di taluni nutrienti, ove gli integratori non vengano usati secondo le modalità d'uso indicate in etichetta, potrebbe avere effetti negativi sulla salute.
Per questo si raccomanda di valutare con attenzione l'assunzione di integratori, consultando il medico, e di leggere sempre con grande attenzione l'etichetta in cui è descritto, dettagliatamente, il contenuto della confezione, concludono.
Quanto alla loro efficacia, Silano afferma: "Le evidenze scientifiche su effetti benefici sulla salute, soprattutto a lungo termine, dei digiuni prolungati, non sono così particolarmente forti e condivise. Ma qualora si volesse comunque fare un digiuno a fini salutistici, non dimagranti, è necessario e obbligatorio – ammonisce – rivolgersi prima al proprio medico per verificare che non ci siano condizioni di rischio per la salute".
In questo periodo aumentano anche altri rischi legati alle 'mangiate' natalizie, come quelli di tossinfezioni o malattie microbiologiche veicolate dagli alimenti.
Per questo "bisogna prestare particolare attenzione – evidenzia l'esperto dell'Iss – per evitare che una contaminazione batterica dei cibi possa rovinarci le vacanze. Tra gli accorgimenti da prendere, quello di non interrompere la catena del freddo per tutti quei cibi che vanno tenuti in frigo prima della preparazione e della cottura, come il pesce o tutti gli alimenti trasformati industrialmente che in etichetta riportano l'obbligo di conservazione a temperatura controllata".