1/6 – Introduzione
I primi 3 passi da fare per dimagrire sono pianificare obiettivi realistici, garantirsi delle piccole ricompense programmate così da non eccedere in sgarri eccessivi e iniziare ad instaurare delle abitudini salutari in grado di diventare parte al 100% della quotidianità, così da renderle stabili e durature.
2/6 Occorrente
- Tempo
- Costanza
3/6 – Pianifica obiettivi a breve, medio e lungo termine
Se vuoi dimagrire in maniera progressiva, ma effettiva e permanente, non lanciarti in assurde soluzioni dell’ultimo minuto. La fretta e i regimi troppo restrittivi vanno a braccetto con le abbuffate e il rischio di fallire è elevato. Tra i primi 3 passi da fare per dimagrire c’è quello di programmare degli obiettivi sia a breve che a medio e lungo termine. Per gli obiettivi a breve termine, non darti un traguardo numerico. Se devi perdere 10kg in 3 mesi, non prefissarti l’obiettivo di perdere i primi 3 in 4 settimane. Preoccupati, piuttosto, di fare in modo che le prime settimane siano delle settimane di adattamento alla nuova alimentazione. Sforzati di “fissare” delle routine sane in modo da farle divenire pian piano delle vere e proprie abitudini involontarie. Saranno la base sulla quale impostare il tuo dimagrimento e, nel mentre che ti eserciterai nel farle diventare permanenti, perderai comunque inevitabilmente peso. Di quali abitudini si tratta? Ad esempio di fare colazione tutti i giorni e a casa, così da evitare le tentazioni da bar. Bere molta acqua o sforzarsi di fare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, anche lieve (come una camminata a passo svelto per raggiungere il posto di lavoro o il supermercato più vicino).
4/6 – Programma delle ricompense
Tra i passi da fare per dimagrire sicuramente vincenti c’è quello di programmare delle ricompense. Quando si prova a dimagrire la fame aumenta inevitabilmente, anche mangiando tanto e bene. Concedersi il classico “pasto sgarro” del sabato sera potrebbe essere controproducente poiché lo stesso potrebbe tramutarsi in abbuffata (per via della fame accumulata in settimana e dello stress dettato dalla restrizione soprattutto di alimenti “poco salutari”). Per evitare questo triste inconveniente, prova a programmare delle ricompense. Decidi, ad esempio, di concederti un gelato al primo kg perso, una pizza dopo il primo mese di alimentazione controllata e, magari, una cena nel tuo ristorante preferito a fine percorso, per celebrare l’obiettivo raggiunto. Potrebbe essere un valido aiuto per sapere esattamente cosa mangerai durante lo sgarro e riuscire a controllarti al momento delle ordinazioni.
5/6 – Incrementa il tuo dispendio energetico
Il vero segreto per perder grasso (e non semplicemente “peso”) è muoversi e tenere attiva la muscolatura. I lavori troppo sedentari portano inevitabilmente a ridurre al minimo la richiesta energetica dell’organismo. È raro che un muratore, un imbianchino o qualcuno che svolge un’attività lavorativa considerata come “pesante” abbia molti kg da perdere. Questo perché, nonostante le abitudini di vita non sane della maggior parte della popolazione, attività lavorative pesanti incrementano la spesa energetica e pongono il soggetto in uno stato di equilibrio calorico tra spesa energetica e energia introdotta. Per chi studia o passa 12h al giorno dietro una scrivania non è così. Di conseguenza, oltre a controllare l’alimentazione, tra i primi 3 passi da fare per dimagrire c’è sicuramente quello di muoversi di più. Riduci al minimo l’utilizzo di macchine e mezzi di trasporto, prediligi le scale e muoviti molto anche dentro casa. Approfitta del periodo di dimagrimento per rimettere in ordine un vecchio armadio, fare il cambio stagione o dedicarti alle pulizie di primavera: consumerai un sacco di energia e ti terrai impegnato e lontano da tentazioni passeggere!
6/6 Consigli
- Il peso può oscillare di molto sia durante la giornata che durante la settimana: pesati ogni mattina alla stessa ora (possibilmente a stomaco vuoto) e tieni traccia non del peso giornaliero ma della media peso settimanale, così da avere un quadro chiaro delle oscillazioni di peso e aggiustare l’introito calorico in relazione alle stesse.