Il dolore alle caviglie è molto frequente e quando coglie in seguito ad un trauma desta meno preoccupazione rispetto ad una sua comparsa improvvisa e apparentemente senza causa. È, però, importante precisare che non sempre ci si accorge subito della portata di un trauma a carico delle caviglie.
Pensiamo, per esempio, a quelle distorsioni che, sul momento, sembrano non dolere e invece, dopo qualche ora, iniziano a fasi sentire con dolore, gonfiore e conseguente difficoltà motoria. Vediamo insieme quali potrebbero essere le cause del dolore alle caviglie, anche in assenza di un trauma evidente e conosciuto.
La caviglia: com’è fatta
Innanzitutto, cerchiamo di capire come è fatta la caviglia. In questo modo, sarà più semplice individuare dove il dolore è localizzato e, quindi, riuscire a circoscriverne meglio le possibili cause e a riferire in modo corretto la sede del disturbo.
La caviglia è un’articolazione che collega la gamba al piede. I distretti ossei della caviglia sono tre (perone, tibia e astragalo) e tutti convergono alla capsula articolare. Quest’ultima ci permette di muovere la caviglia in ogni direzione grazie alla presenza del liquido sinoviale. Ed è proprio il liquido sinoviale a fare in modo che non si creino attriti nei movimenti eseguiti e che la mobilità sia completa.
I legamenti si trovano invece lateralmente alla caviglia e sono sia esterni sia interni. Il legamento sostiene la caviglia e intorno ha i tendini che collegano i muscoli della gamba al piede. Il liquido sinvoiale è contenuto in due “borse”: la borsa retroachillea e la borsa retro calcaneare.
Dolore alla caviglia: e se fosse distorsione?
Premettiamo che un trauma come una distorsione non sempre viene percepito e non sempre si associa a gonfiore. Dunque, il dolore alla caviglia potrebbe essere in realtà collegato ad un evento traumatico non vissuto come tale.
Per prendere la cosiddetta distorsione non occorre, infatti, cadere rovinosamente al suolo. Può capitare, per esempio, di appoggiare male il piede o di trovarsi dentro una piccola buca o un’irregolarità dell’asfalto senza accusare dolori nel momento traumatico.
In alcuni casi la distorsione è ben visibile: si associa a gonfiore, ematomi, limitazione della mobilità dell’articolazione e dolore molto acuto quando si appoggia il piede a terra. Ma se la distorsione è lieve, il dolore può insorgere in un secondo momento e non associarsi sempre a gonfiore evidente.
La distorsione è, infatti, una sorta di slogatura dell’astragalo che non è più “in asse” con tibia e perone. Il dolore, in questo caso, si sente dietro al malleolo esterno.
Il dolore alla caviglia può essere ovviamente causato anche da una frattura della stessa, anche se però, in un’eventualità come questa, si tratta di un dolore davvero molto acuto e pressoché immediato. La frattura ossea può coinvolgere anche i legamenti e può riguardare differenti distretti ossei a seconda del trauma.
Certo è che la sintomatologia di una frattura è piuttosto chiara e risulta, dunque, ben difficile confondersi o ignorarla. Le fratture si distinguono per: dolore intenso, lividi, gonfiore, articolazione “deformata”, impossibilità completa di appoggiare il piede a terra e di movimento della caviglia.
Dolore alla caviglia senza trauma
Quando non si è subito alcun trauma e si accusa dolore alle caviglie, le cause possono essere diverse e vanno approfondite se il dolore persiste o rende difficoltosa la mobilità articolare. In tal senso, è importante sottoporsi a controllo medico ed eventuali esami diagnostici per indagare meglio le cause possibili alla base del dolore.
Una delle cause del dolore alle caviglie potrebbe essere la tendinite. La tendinite è un’infiammazione a carico dei tendini che a volte dipende da una distorsione (dunque, da trauma) ma in altri casi può essere dovuta a una postura scorretta del piede. O, ancora, può essere causata da un sovraccarico di tipo funzionale.
La tendinite ha come sintomo principale il dolore localizzato proprio all’altezza della caviglia e, di solito, non si associa a gonfiore o difficoltà di mobilitazione articolare.
Dolore alle caviglie durante la corsa (e non solo)
Capita agli sportivi e, soprattutto, ai runner. Il dolore alla caviglia senza trauma, localizzato e associato a volte a rossore e gonfiore, può cogliere durante la corsa o il movimento in generale. In questi casi, potrebbe trattarsi di borsite.
La borsite è un’infiammazione “da sfregamento” della borsa seriosa del tendine d’Achille e si manifesta a causa del continuo attrito dell’articolazione o di un eccesso del carico di lavoro. Infatti, a soffrirne sono spesso sia i runner sia sportivi come i calciatori.
Dolore a riposo e/o anche di notte
Il dolore alle caviglie non si lega sempre e solo al movimento o a una difficoltà della mobilità dell’articolazione che insorge mentre si cammina o durante la sessione sportiva.
Vi sono casi in cui le caviglie sono doloranti anche a riposo e persino di notte, rendendo difficoltoso il sonno. In quest’ultimo caso, è comunque importante sottoporsi a controllo medico per capire se non vi siano patologie a carico di altri organi che coinvolgano anche le articolazioni.
Pensiamo, ad esempio, al caso dell’artrosi. L’artrosi si presenta con un dolore localizzato alla caviglia ma costante, diffuso all’intera articolazione. Si manifesta generalmente in soggetti in età avanzata ma, se vi è predisposizione, l’artrosi può colpire anche fasce d’età più giovani. L’artrosi è una patologia degenerativa della cartilagine dell’articolazione ed è facilmente diagnosticabile con esami specifici.
Per arginarne l’evoluzione esistono terapie di varie tipologie, che vanno comunque prescritte dal medico specialista. Mentre, per gestire il dolore, si possono seguire terapie farmacologiche sempre sotto prescrizione e osservazione del medico.
Se le caviglie sono gonfie e doloranti anche durante il riposo o più frequentemente di sera, il motivo può essere un ristagno di liquidi. Cattiva circolazione, caldo, posture scorrette (troppo tempo in piedi o sedute), calzature sbagliate (“piatte” o dai tacchi a spillo, stivali che costringono) e persino calze eccessivamente strette sono tutte possibili cause all’origine di edemi e dolore alle caviglie.
Il movimento risulta limitato a causa del gonfiore e del dolore: per risolvere il problema, è necessario drenare i liquidi in eccesso attraverso l’adozione di diversi accorgimenti. Per esempio modificando la dieta, praticando costante attività fisica (soprattutto se svolta in acqua) e assumendo rimedi naturali che agevolino il drenaggio dei liquidi.
Esercizi per le caviglie
Per mantere in forma le articolazioni delle caviglie, è importante praticare attività fisica costante. Gli sport più indicati sono la camminata (ma solo con calzature adeguate), il nuoto (che alleggerisce il peso su colonna e articolazioni), la ginnastica dolce e/o posturale, lo yoga e il pilates.
Chi ha le articolazioni più deboli e soggette a traumi, dovrebbe evitare di praticare attività fisiche che sollecitino eccessivamente le articolazioni delle caviglie: per esempio, corsa o attività fisiche che prevedano saltelli continui.