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Se hai un disturbo ricorrente che non riesci a risolvere, affrontalo con le tecniche della psicosomatica. Te ne suggeriamo 7 per 7 problemi diversi
di Rossana Cavaglieri
17.03.2015
L’allarme è arrivato dall’ultimo congresso della società italiana di psicopatologia, lo scorso febbraio a Milano. Per colpa della crisi, ansie e depressioni hanno subito un’impennata: nel corso dell’ultimo anno, le richieste di aiuto agli specialisti sono cresciute del 15 per cento.
«Aumentano anche i problemi digestivi e disturbi come l’insonnia e le cefalee» afferma lo psicoterapeuta Vittorio Caprioglio nel libro appena uscito Guarire con la psicosomatica (Mondadori). «Quando, per i motivi più diversi, non si riesce a esprimere emozioni come la rabbia e l’angoscia, è il corpo che si incarica di “parlare”».
Impariamo a riconoscere e interpretare i segnali che ci invia il nostro corpo
ARRIVANO GLI SHERLOCK HOLMES DELL’INCONSCIO
Come scoprire da dove nasce il mal di testa o la dermatite che ti perseguitano? Si può scavare nell’inconscio con la patobiografia, una forma di indagine creata dallo psicoterapeuta argentino Louis Chiozza. «Attraverso una serie di domande, si mettono a fuoco coincidenze ed eventi scatenanti che possono aver portato alla manifestazione della malattia» spiega Barbara Mantellini.
Prova anche tu. Se hai un disturbo ricorrente chiediti:
● Che periodo era della mia vita quando si è manifestato la prima volta? ● Come erano le mie relazioni quando è peggiorato? ● Dove mi trovo ogni volta che mi viene? ● Cosa mi ricorda quella zona del corpo?● Cosa voglio evitare quando mi ammalo?
Ma come distinguere un normale mal di testa da uno di origine psicosomatica? «Devono farci riflettere i disturbi cronici o quelli che compaiono in seguito a gravi eventi della vita, come la perdita di una persona cara o di un lavoro. A volte, si reagisce al lutto o alle difficoltà economiche facendo finta che nulla sia cambiato, ma la sofferenza che si prova dentro chiede di essere ascoltata. Per questo poi si manifesta a livello corporeo: è come se il dolore cercasse una via di uscita, uno sfogo.
Ogni zona del corpo, nella psicosomatica, può essere collegata a una funzione: il bacino alla sessualità, il torace ai sentimenti, la testa al pensiero, le braccia alle relazioni con gli altri, le gambe alla capacità di muoversi nella vita. Chi cura i disturbi psicosomatici tiene conto di questo legame e interviene, a seconda del caso, con la psicoterapia, l’ipnosi, le tecniche di rilassamento o i fiori di Bach.
Qui abbiamo preso in esame i disturbi più comuni che possono avere un’origine psicosomatica. E, per ognuno, ti suggeriamo come intervenire.
Che sia emicrania o cefalea tensiva il dolore è così forte da impedirti di pensare. «E questo dovrebbe già fare riflettere» dice Caprioglio. «Il mal di testa è tipico delle persone che credono di risolvere tutto con la logica e la razionalità».
Che cosa significa
La cefalea tensiva può derivare da un eccessivo carico di responsabilità, mentre l’emicrania, una delle forme più violente di mal di testa, è spesso la manifestazione di un’aggressività repressa o di un conflitto tra l’istinto e la ragione.
La soluzione: l’esercizio bioenergetico
Lo suggerisce lo psicoterapeuta Francesco Padrini e puoi farlo anche seduta: dopo aver appoggiato bene i piedi a terra, friziona tra le mani una goccia di essenza di menta, quindi inizia a massaggiare la testa con una pressione decisa delle dita. Attenta, nell’eseguirlo, a non bloccare il respiro.
La respirazione è una delle funzioni più naturali dell’uomo, ma chi soffre di attacchi d’asma non riesce a inspirare e prova una sensazione di grande angoscia, come se ci fosse un blocco verso l’esterno.
«Gli asmatici sono spesso persone ipersensibili, schive e silenziose. Un altro loro tratto caratteristico è che vivono i rapporti in modo totalizzante, primo fra tutti quello materno. Se la loro richiesta d’amore non viene soddisfatta, la frustrazione può esprimersi con difficoltà che riguardano l’apparato respiratorio» spiega Barbara Mantellini, psicoterapeuta esperta di tecniche immaginative e ipnotiche all’associazione Arché di Milano.
La soluzione: l’autoipnosi
Quando senti arrivare la crisi d’asma, chiudi gli occhi e immagina di sedere su una nuvola. Attorno a te, tutto è morbido e luminoso. Gioca con le nuvole come in una danza: inspirando le avvicini, espirando le allontani.
Ogni mese, all’arrivo del ciclo, ti senti gonfia, nervosa o depressa. Può dipendere dagli sbalzi ormonali, ma non solo.
«La gravità dei sintomi è proporzionale al grado di conflitto con la propria femminilità, esasperato per esempio da un’educazione troppo rigida» spiega Caprioglio. «Altre volte il dolore mestruale si associa a un rapporto difficile con il mondo maschile, causato da una delusione o un abbandono: ogni volta che il ciclo ricompare, le “ferite” si riaprono».
La soluzione: il fiore californiano Tiger Lily
«Favorisce una relazione più armonica con la propria femminilità, perché scioglie le tensioni e riequilibra i livelli ormonali» dice Stefania Rossi, naturopata. «Le dosi sono di 4 gocce 4 volte al giorno».
Stai attenta alla postura, fai esercizi al mattino per sciogliere i muscoli ma i dolori non ti danno tregua.
«La schiena è la parte di te che non vedi, il lato oscuro, dove nascondi le preoccupazioni che “ti butti dietro le spalle”» dice Caprioglio.
La soluzione: la visualizzazione
Barbara Mantellini, psicoterapeuta, ti consiglia di metterti comoda, chiudere gli occhi e immaginarti in piedi. Un intenso raggio di luce parte dal cielo, passa attraverso la spina dorsale e raggiunge il centro della Terra, armonizzando sia la parte destra sia la sinistra del corpo.
Molti studi dimostrano che le malattie della pelle possono essere causate da stress o tensioni. Un’ipotesi da non scartare se, pur non soffrendo di allergie, compaiono di tanto in tanto un eczema o irritazioni a cui non sai dare delle spiegazioni.
«La pelle, dal punto di vista della psicosomatica, rappresenta sia il confine che ci protegge dagli altri sia il contatto con il mondo esterno, con tutte le emozioni che da questo possono derivare» spiega Luisa Merati. «Perciò diventa uno specchio di come vivi le relazioni: alcune, forse, inconsciamente le respingi o ti costano fatica».
La soluzione: la meditazione
Beatrice Toro, psicoterapeuta, consiglia l’esercizio Body Scan. Sdraiati comoda e chiudi gli occhi. A partire dai piedi, concentrati sulla pelle, le sensazioni di caldo e freddo, il contatto con la stoffa dei vestiti. Ogni volta che ti distrai riporta la mente alle sensazioni, respirando tranquillamente.
Sei un tipo iperattivo, sempre proiettato sul futuro? È probabile che il tuo istinto di spinga a non fermarti e che cerchi di tenere tutto sotto controllo, ma il livello alto della pressione segnala che c’è bisogno di contenere tutta questa forza e di ritrovare un equilibrio.
«Il sangue è l’istinto, la forza vitale» dice Caprioglio. «Il cuore, invece, è la sede dei sentimenti. Se ti carichi di impegni e responsabilità e non hai il tempo di coltivare anche il tuo mondo interiore, si crea un conflitto di emozioni che si manifesta con una pressione dai valori elevati».
La soluzione: i fiori di Bach
«A chi ha la massima alta suggerisco di prendere Elm» dice Maria Grazia Parisi, medico psicoterapeuta esperta di floriterapia. «Nel caso sia la minima ad avere un valore elevato, il rimedio è Vine. Le dosi, in entrambi i casi, sono di 4 gocce 4 volte al giorno».
L’intestino è il tuo punto debole? Nella psicosomatica viene considerato il “secondo cervello”, uno degli organi più vulnerabili e sensibili ad ansie e stress.
«Spesso, dietro ai disturbi che interessano la pancia, si nascondono paure antiche, che non vengono meno nemmeno da adulti» dice Luisa Merati, medico psicosomatista presso il Centro Prometeo di Milano. «Possono essere il timore di essere abbandonati o la mancanza d’affetto».
La soluzione: la serotonina
Questo ormone, secreto per il 70 per cento nell’intestino, risulta utile per i disturbi che coinvolgono l’area gastroenterica. Prendi sotto forma omeopatica Serotonin D6, 20 gocce al mattino e 20 la sera, per almeno un mese.
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