Obesità, alcol e fumo sono le principali minacce alla salute delle donne italiane. E’ il quadro che emerge dalla seconda edizione del Libro Bianco  di O.N.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna  (Franco Angeli editore) e realizzato da Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene dell’Università Cattolica di Roma.

Dalla ricerca emerge, in particolare, un forte divario tra le donne del nord e quelle del sud. E’ nelle regioni meridionali, infatti, dove si assiste a una costante crescita delle donne in soprappeso con conseguente aumento di diabete e malattie legate all’obesità. I valori maggiori per per il sovrappeso si registrano in Molise (13,96%) e in Campania (12,83); per l’obesità  la percentuale più alta si trova in Campania (35,1%) seguita dalla Puglia (33,4%); infine, il diabete vede Campania e Sicilia in testa per il tasso di mortalità (rispettivamente 5,8 e 5,52 per 10mila).

Cresce, inoltre, il consumo di sigarette, e le fumatrici italiane sopra i 15 anni hanno raggiunto il 16,63%.

Il quadro della salute delle donne italiane, insomma, è complessivamente buona, ma sconfortante. “Non c’e’ stato nessun reale cambiamento – conferma Walter Ricciardi – e le iniquità regionali sono sempre più acuite. Il gap tra donne del sud e del nord è ancora molto forte. E le prime, soprattutto se in condizioni socio-economiche non elevate, continuano ad essere svantaggiate”.

Solo rispetto ai tumori si assiste a un livellamento, in positivo, tra nord e sud: dal 2002 al 2006 la mortalità femminile, infatti, è diminuita, passando dall’1,35 all’1,16 per 10mila grazie alla maggiore attività di prevenzione.

Servono più campagne attive di sensibilizzazione – prosegue il prof. Ricciardi – e sistemi di sorveglianza sociale. Le donne del nord, costantemente e positivamente ‘bombardate’ da programmi di prevenzione cardiovascolare, sanno ciò che è giusto mangiare e conoscono l’importanza del movimento per la salute in generale a differenza delle donne del sud, in cui questi strumenti sono insufficienti. Il risultato è il dilagare di sovrappeso e obesità a fronte di un’alimentazione scorretta, lontana dalla dieta mediterranea, e con poco movimento”.