Durante la gravidanza l’organismo è stato sottoposto a una “rivoluzione” causata soprattutto dagli ormoni (gli estrogeni e il progesterone) e che ha lasciato il segno. “L’ideale sarebbe arrivare alla fine dei nove mesi senza superare i 10-12 chili rispetto al peso di partenza” spiega Carmen Martella, ostetrica dell’Ospedale San Giuseppe a Milano. “Durante il parto se ne perde circa la metà e quindi rimangono 5-6 chili da smaltire. Molte donne, però, ne accumulano di più”. Vediamo, allora, cosa è successo al fisico nei nove mesi precedenti. E come affrontare la situazione
La pancia dopo il parto: è ancora grossa
La speranza di vederla scomparire dopo aver dato alla luce il piccolo non è realizzabile. Purtroppo, ci vuole un po’ di tempo. “L’utero di una donna non incinta è alto circa 6 o 7 centimetri, mentre al termine di una gestazione può superare anche i 30 centimetri” spiega Carmen Martella, ostetrica.
Perché succede
“Dopo il parto, dunque, ci vogliono almeno 10 o 15 giorni perché l’utero riprenda le sue dimensioni originali”. Ma i cambiamenti sono anche esterni, naturalmente. “I muscoli e la pelle sono costretti a tendersi per assecondare l’aumento di volume dell’addome” aggiunge Giovanna Testa, ginecologa a Milano. “E i tessuti non sono completamente elastici, come quelli di un palloncino di gomma: ecco perché, una volta terminato il parto, risultano molli e sotto tono“.
Il seno: è smisurato
All’inizio, e per tutta la gravidanza, l’aumento di volume del seno viene in genere considerato sexy. Dopo, senza il pancione, quel décolleté così abbondante sembra solo sproporzionato. Anche in questo caso, però, c’è una spiegazione ben precisa. Vediamola.
Perché succede
“Durante la gravidanza il seno si prepara per la fase dell’allattamento” spiega Giovanna Testa, ginecologa. “Per questo motivo, la ghiandola mammaria si ingrossa, mentre le aureole e i capezzoli si estroflettono. Senza contare che nel corpo femminile il seno è uno dei punti di accumulo del grasso. È normale, dunque, che quando si aumenta di peso, parte dell’adipe si depositi lì, intorno alle braccia e alle ascelle”.
I muscoli: hanno perso tono
Nonostante non si sia state pigre, è possibile che dopo nove mesi i muscoli siano decisamente sotto tono. E che le cosce non abbiano l’aspetto definito di nove mesi fa.
Perché succede
“Può essere colpa dell’aumento del tessuto adiposo, ma non solo” spiega Giovanna Testa, ginecologa. “Nei mesi di gestazione si verifica un calo dei livelli di testosterone, l’ormone che contribuisce a mantenere la muscolatura tonica. In più, l’organismo produce alcune sostanze che inducono i muscoli e i legamenti a rilassarsi. Poco importa se quest’azione è mirata a facilitare la dilatazione del canale del parto: l’effetto relax colpisce tutto il corpo, anche quelle zone che non sono direttamente coinvolte nel parto”.
Le gambe: sono gonfie anche dopo il parto
Molte mamme oggi, sensibili all’aspetto del loro corpo, fanno molta attenzione durante la gravidanza. Cercano di non esagerare con il cibo, vanno in piscina e si impegnano a stare in movimento, con passeggiate e giri in bici. Così, se una settimana dopo il parto le caviglie e le ginocchia sono più gonfie di quando si era in dolce attesa, la delusione è grande.
Perché succede
“Spesso è un problema di stasi venosa, cioè di ritenzione idrica causata da una cattiva circolazione” spiega Carmen Martella, ostetrica. “Soprattutto negli ultimi mesi il peso dell’utero preme su alcuni vasi sanguigni, rendendo più difficile il ritorno del sangue verso l’alto: questo ristagno rallenta gli scambi di liquidi tra i tessuti, scatenando il gonfiore”.
Leggi anche: I consigli per tornare in forma dopo il parto