1/6 – Introduzione
Il reflusso gastrico è una condizione irritante del tratto digerente che può causare anche nausea, rritazione del tratto orofaringeo oltre ad indigestione. Seppur spesso sia di natura cronica o legata a fattori di stress, ad esempio sul posto di lavoro, si tende a ricorrere a farmaci o rimedi naturali. Tuttavia, in molti non sanno che questa patologia può essere controllata attraverso lo yoga, per mezzo di esercizi più o meno facili da eseguire anche a casa. Di seguito ci dedicheremo ad illustrare alcuni esercizi yoga efficaci contro il reflusso gastrico ed utili al suo controllo. Consigliamo di effettuare questi esercizi in un’area della casa ampia, senza possibilità di urtare oggetti e di eseguire tutte le posizioni su di un tappetino da yoga o palestra.
2/6 – Balasana
Uno degli esercizi più semplici e facili da eseguire è il Balasana. Per eseguirla, bisogna partire inginocchiati sul tappetino; successivamente, pieghiamoci in avanti portando la fronte a contatto col pavimento e le braccia distese in avanti. Tenere la posizione per almeno trenta secondi, avendo l’accortezza di respirare lentamente e in modo profondo. Questa posizione è detta anche “del bambino” poiché tale postura ricorda quella fetale.
3/6 – Ardha Matsyendrasana
Più difficile a leggersi che a farsi. Partiamo da seduti con le gambe distese, quindi portiamo il piede sinistro oltre il ginocchio destro, con la pianta del piede ben poggiata a terra. Quindi pieghiamo la gamba destra fino al contatto con la natica sinistra. A questo punto si fa ruotare il tronco (dorso e collo) verso sinistra, senza forzare eccessivamente. Il gomito destro deve poggiare sul ginocchio sinistro e il palmo della mano sinistra deve toccare terra. Mantenere la posizione per qualche istante, quindi effettuarla in modo speculare, ovvero dall’altro lato.
4/6 – Adho Mukha Svanasana
Chiamata anche posizione del cane a testa in giù, prevede di partire dalla posizione a quattro zampe, con le mani poste leggermente più avanti rispetto all’altezza delle spalle e la punta dei piedi rivolta verso il pavimento. Ora, espiriamo e portiamo il sedere verso l’alto, inarcando il bacino. Successivamente distendiamo poco per volta le gambe, la schiena e le braccia premendo a terra con i palmi delle mani. Raggiunta la posizione, manteniamola quanto più possibile, respirando nel mentre normalmente.
5/6 – Bidalasana
Partiamo dalla posizione iniziale come nel Balasana, quindi in ginocchio, quindi portarsi nella posizione a quattro zampe. Da qui, inarchiamo la schiena prima verso il basso e successivamente verso l’alto, ricordandoci di accompagnare i movimenti della schiena con la testa. In questo caso non parliamo di tempo di esecuzione ma di ripetizioni: dopo averne eseguite tra le cinque e le dieci, facciamo una breve pausa e poi riprendiamo la posizione. È chiamata anche “posizione del gatto”.
6/6 – Virabhadrasana II
Comunemente denominata “posizione del guerriero”. In questo caso si parte dalla posizione eretta e le gambe divaricate e le braccia distese. Posizioniamo la gamba destra davanti alla sinistra, piegando il ginocchio destro. La gamba sinistra nel mentre rimane distesa, così come le braccia che rimangono allargate, mantenendo la linea con le spalle, mentre i palmi delle mani vanno rivolti verso il basso; lo sguardo va tenuto fisso davanti a voi. Manteniamo per un certo lasso di tempo la posizione, quindi riposiamoci e cambiamo gamba da piegare.