Il sexy shop ha età?
Non lontano da casa mia c’è un sexy shop. Le ragazze che lo gestiscono preferiscono chiamarlo “love boutique” perché, dicono, “è più fine e meno intimidente”. Credo abbiano ragione. Questa love boutique – dove vendono lingerie, completi in latex, stivaloni da dominatrice, sex toys, profumi ai feromoni, oli, candele per massaggi e molti altri articoli immaginabili e non – è frequentata con implacabile regolarità da una signora elegante. Ha 83 anni e compra cose che, racconta, usa poi a casa insieme al marito. Scelgono insieme online e poi lei va nel negozio perché preferisce verificare personalmente i suoi acquisti. L’ultima volta ha preso una camicia da notte di seta ricamata, un po’ corta e molto sexy. Io, con quella camicia da notte, mi sentirei ridicola. Lei, che ha trent’anni più di me, invece si sente bella. E anche il marito, evidentemente, apprezza.
L’antitesi del sesso
Penso spesso a lei. Con rispetto e un po’ di invidia. Mi guardo in questo istante, dal basso in alto, in smart working. Cosa vedo? Calzini a righe, mutande ascellari (molto confortevoli, bisogna ammettere) grigie, reggiseno slavato nero, canottiera bianca modello camionista, maglietta femminista con la scritta “Tremate, le streghe son tornate”, pantaloni consunti della tuta. E questa mise non è la temporanea caduta di stile di una quotidianità in guêpière ma la regola. Io sono così: più che una donna sono una rappresentazione efficace dell’antitesi del sesso. Improvvisamente mi domando cosa pensi del mio stile casalingo l’uomo con cui mi accompagno da 30 anni. Non se ne è mai lamentato, poveraccio. Probabilmente non conosce la signora ottantatreenne e le sconfinate potenzialità di una camicia da notte.
Pensiamoci sexy e lo diventeremo
Devo fare qualcosa, per lui, per la nostra intesa di lungo corso, e soprattutto per me che non compro lingerie da ben prima della pandemia, che abiterei dentro una tuta da meccanico e pantofole a forma di cane, che non sopporto il perizoma e le autoreggenti, che mi imbarazzo persino in body. Il problema sta tutto nella testa. Se ci sentiamo ridicole lo saremo. Se ci vergogniamo, ne avremo motivo. Se ci pensiamo stupide diremo scemenze. Saremo elfi domestici o pantere a seconda di come ci immagineremo. Pensiamoci sexy e lo diventeremo, come l’ottuagenaria cliente della love boutique. Su di me devo lavorare parecchio. Ma forse è arrivato il momento di rimboccarmi le maniche se non voglio, con gli anni, trasformarmi nel mio meccanico.
Ironia e pizzi
Sarebbe bello invecchiare libere dall’osteoporosi e dall’imbarazzo. Sarebbe sano preservare le ossa e la leggerezza. E praticare, o imparare in qualche caso, il gioco sfrenato della sensualità, riempiendolo di ironia e di pizzi. Il censore interno, il senso del ridicolo, la severità e il conformismo lasciamoli agli adolescenti. Noi teniamoci il profumo ai feromoni e un’amica ottantatreenne che ci insegni a vivere. E ci porti al sexy shop.