Le scale come alternativa alla palestra

Vale la pena provarci, allora. In Emilia Romagna è in corso la campagna “Le scale: musica per la tua salute”. In ospedali, Asl e uffici opuscoli e dépliant invitano a boicottare l’ascensore. Anche negli uffici romani dell’Enea gli impiegati sono diventati super attivi, grazie al progetto “No lift days”.

«Stiamo monitorando un gruppo di dipendenti che per tre mesi rinunciano all’ascensore. I dati ci serviranno per capire se queste buone abitudini possano davvero diventare un’alternativa alla palestra» spiega Sofia Delussu, medico dello sport e responsabile scientifico del progetto dell’Enea.

Fare le scale per il benessere di glutei, cosce e polpacci

Il semplice gesto di salire e scendere i gradini è un vero workout.

«Il su e giù coinvolge il 70% dei muscoli del corpo, ma soprattutto i glutei, le cosce e i polpacci che lavorano il doppio rispetto al semplice walking» dice la trainer Viviana Ghizzardi.

«Se si riuscisse a fare le scale per un’ora, si brucerebbero almeno 500 calorie» aggiunge Enrico Arcelli, medico dello sport. «Lo sforzo richiesto è lo stesso della corsa».

Tant’è che fare i gradini è stato trasformato in un vero sport: il vertical running. Vuoi vedere una prova spettacolare? Il 30 giugno c’è la “4.000 scalini”, la gara sulle scale del Forte di Fenestrelle, in provincia di Torino.

Fare le scale previene l'osteoporosi

Uno studio dell’università di Birmingham dimostra che usare le scale aiuta a prevenire l’osteoporosi. «Salire sottopone le ossa a una trazione quasi doppia rispetto al semplice passo» spiega Antonio Morciano, osteopata. «Per far lavorare di più le caviglie, rinforzandole, in salita conviene scaricare il peso sull’avampiede. In discesa, invece, bisogna proteggere le ginocchia dalle distorsioni, appoggiando tutta la pianta».

Fare le scale per socializzare e risparmiare

Secondo uno studio americano sulle scale è più facile fare amicizia. Mentre l’ascensore costringe a un’intimità quasi forzata, incontrarsi sul pianerottolo ci fa sentire più liberi e aperti verso gli altri.

Inoltre…

«Fare una corsa in ascensore equivale a tenere una lampadina di 50 W accesa per un’ora. Sembra poco, invece bisogna considerare che l’Italia, con 850.000 ascensori, consuma in un anno 2.000 GW, pari al consumo energetico di una città come Pisa» spiega Antonio Disi, ricercatore dell’Enea e ideatore del progetto No lift days. È stato calcolato, per esempio, che se gli abitanti di un palazzo evitano l’ascensore, il dispendio energetico e la bolletta del condominio possono calare fino al 19%».