I farmaci da banco sono una classe di medicinali liberamente vendibili in quanto non richiedono l’obbligo di ricetta medica per essere acquistati. Questi farmaci sono conosciuti anche come OTC, dall’inglese Over The Counter ovvero “sopra il banco”, in riferimento alla possibilità di poter essere esposti in farmacia e quindi pubblicizzati al grande pubblico, contrariamente ai farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP) e a quelli con ricetta che non possono invece essere sponsorizzati in alcun modo per evitare di incoraggiarne il consumo.
Ma quando possono essere necessari i farmaci da banco? Ebbene, essendo medicinali di automedicazione, questi prodotti sono pensati per la cura di quelle problematiche molto comuni e di lieve entità (come per esempio raffreddore, stitichezza, crampi mestruali o mal di testa) per le quali non risulta indispensabile il consulto medico.
Attenzione però perché, anche se non sono prescritti da un medico, gli OTC sono comunque farmaci, motivo per cui andrebbero sempre assunti in maniera responsabile e consapevole: per esempio, i pazienti over 65 che seguono delle terapie per la cura di patologie specifiche, prima di assumere un OTC dovrebbero comunque consultare un medico per definirne dosaggi e modalità di assunzione, così da evitare eventuali interferenze con l’azione dei medicinali che stanno già assumendo.
Stesso discorso vale quando, a seguito di un trattamento con OTC della durata di qualche giorno, non si ottiene alcun beneficio: in questi casi, è consigliabile sospendere la terapia e rivolgersi ad un medico per indagare in modo più approfondito le cause del malessere.
Farmaci OTC più venduti
Appartenenti alla Classe C-bis e quindi non rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale, i farmaci da banco sono reperibili in farmacia, parafarmacia e in appositi spazi della grande distribuzione (i cosiddetti corner) presidiati da un farmacista.
Secondo i dati forniti da Assosalute, nel 2016, su di un totale di 1.465 brand di farmaci senza obbligo di ricetta medica disponibili in 2.440 confezioni, i farmaci OTC ne rappresentano il 56%, ovvero 1.369 confezioni.
Riconoscibili mediante un bollino rosso che riporta la dicitura “farmaco senza obbligo di ricetta”, gli OTC più venduti comprendono:
– i medicinali per la cura delle malattie da raffreddamento, ovvero i farmaci antiraffreddore, antitosse e i prodotti per il mal di gola, che impiegano principi attivi come la nafazolina, l’acido acetilsalicilico, l’ossimetazolina;
– gli analgesici, soprattutto i medicinali per i dolori muscolari e gli analgesici generali, a base di ketoprofene, ibuprofene e FANS;
– i farmaci gastrointestinali, nello specifico lassativi, probiotici, farmaci contro il bruciore di stomaco, antidiarroici, farmaci per lo stomaco e specialità per la cura del fegato;
– i farmaci dermatologici, ovvero antimicotici, farmaci per la medicazione delle ferite, farmaci per la disinfezione della pelle e contro le irritazioni cutanee, medicinali per il trattamento dell’herpes simplex, medicinali contro le impurità cutanee e farmaci contro i calli e le verruche.
Seguono infine i farmaci per l’apparato circolatorio, gli oftalmici, gli integratori alimentari, i farmaci per il sistema riproduttivo, quelli per la cura della bocca, i disassuefanti, i calmanti/sonniferi, gli otologici, gli stimolanti e gli antinausea.