La scuola è in molti casi il posto dove più facilmente emergono le difficoltà dei piccoli.
Ansie, svogliatezza, nervosismo disturbano i bambini e mettono a dura prova la pazienza di genitori e insegnanti. Che fare? Il dottor Edward Bach, creatore del metodo basato su elisir di fiori selvatici, aveva una ricetta: aiutare i figli a “dipingere il quadro della loro vita”, cioè a esprimere la loro personalità.
«I 38 rimedi creati da Bach a partire da semplici fiori selvatici agiscono sulla gamma di emozioni che sono alla base di molti problemi psicologici. Ma anche fisici, per esempio in un bambino il famoso “mal di pancia” può essere spia di ansia continua» spiega Irene Catanzariti, naturopata e floriterapeuta all’Associazione Psiche & Soma di Milano, che cura una rubrica dedicata proprio alla scuola sul sito www.cheforte.it.
Secondo i terapeuti che li usano, ogni fiore di Bach trasmette vibrazioni che riequilibrano gli stati d’animo negativi: se è azzeccato, funziona come una chiave nella serratura che sblocca i problemi alla radice.
Se volete aiutare vostro figlio con i fiori la prima cosa è osservare con attenzione il suo comportamento.
Si rifiuta di andare a scuola? «Bisogna capire la ragione di fondo» risponde l’esperta: «Se ha paura di un compagno o della maestra, come può accadere nelle prime classi della primaria, il rimedio è Mimulus, il fiore utile per affrontare timori specifici. Se invece non sa spiegarsi, è timido, può aver bisogno di Aspen, che aiuta ad a affrontare le paure indefinite. Anche la mancanza di fiducia in sé è una reazione diffusa alle prima sfide scolastiche: Larch, il fiore del larice, fa crescere coraggio e autostima».
E se capita che il ragazzino perda interesse alle lezioni? «Può essere che sia semplicemente stanco» spiega l’esperta. «Allora per una condizione wellness è utile Olive, il ricostituente, mentre Wild rose, ricavato dalla rosa canina, serve se è apatico. Clematis, poi, è indicato per ragazzini poco motivati, che dimenticano di fare i compiti e passano la mattinata sui banchi a pensare ai fatti loro». Per ogni stato d’animo, insomma, c’è il fi ore di Bach giusto. «Dai primi giorni di vita all’adolescenza, i bambini rispondono bene a questi rimedi dolci, perché lasciano entrare con semplicità le loro energie risanatrici».
IL BENESSERE IN GOCCE
Una volta che avete individuato il fi ore di Bach giusto (ne potete scegliere anche più di tre), chiedete in farmacia di prepararvi una boccettina con il mix prescelto, e spiegate che si tratta di un bambino: come conservante verrà aggiunto aceto di mele anziché brandy. Poi datene al piccolo 4 gocce 4 volte al giorno o anche più spesso. «Se i rimedi funzionano, il cambiamento si vede già nel giro di qualche giorno o settimana» spiega la naturopata.