Cos’è il flow yoga
Dall’origine della parola sanscrita “vinyasa” che vuole dire “posizionare in modo speciale” al termine “flow” che vuol dire flusso. Il flow yoga si ispira infatti al vinyasa yoga, una delle tante interpretazioni dell’antica disciplina indiana. E’ lo yoga dinamico in cui le asana (le posizioni) fluiscono in una sequenza coordinata e scandita dal ritmo del respiro.
Lo yoga flow quindi permette di sincronizzare il respiro e il movimento, unendo in un unico flusso (flow) una serie di psoture (asana). Caratteristica principale, quindi,di questa disciplina è la fluidità dei movimenti mantenendo l’attenzione sulla respirazione, per tutta la durata della sessione.
«In questa variante, passi al movimento successivo dopo qualche respiro, senza mantenere a lungo la stessa postura. Gli esercizi stimolano il sistema cardiocircolatorio e, grazie al controllo della respirazione, cuore, muscoli e polmoni lavorano a pieno ritmo. Senza affanno o tensione, anche quando lo sforzo è impegnativo» sottolinea la personal trainer Viviana Ghizzardi.
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Quali sono i benefici
Le asana del flow yoga si completano l’una con l’altra: tenute e posizioni d’equilibrio si alternano allo stretching. In questo modo, le fasce muscolari prima si contraggono, si tonificano e diventano più forti e compatte; poi, si distendono e, di conseguenza, modellano armoniosamente le tue forme. Questa pratica, inoltre, migliora la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
Ti rende più duttile e flessibile, anche dal punto di vista mentale, pronta per accogliere in modo positivo tutte le novità che la vita ti riserva.
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Praticando questo stile di yoga è possibile:
- attenuare i disturbi alla schiena e alla zona cervicale,
- attenuare i problemi di emicrania
- aiutare la funzionalità intestinale
- aumentare la mobilità articolare
- correggere la postura
- tonificare i muscoli
- ridurre i livelli di stress
Quindi per combattere la stanchezza e ricaricarti sfrutta i benefici dello yoga concedendoti una pausa di tonificante benessere con il programma studiato dalla nostra esperta.
Una sequenza per respirare meglio
Questa sequenza interessa più distretti muscolari e alterna tonificazione e stretching. In pratica, alleni sia la parte alta sia quella bassa del corpo; inoltre, alcune fasce muscolari lavorano in contrazione mentre altre si allungano: per esempio, quella anteriore della coscia si contrae per sostenere l’equilibrio, mentre la posteriore si distende.
Per mantenere una postura corretta, coinvolgi anche gli addominali e i paravertebrali, i muscoli che sostengono la colonna. Così, li tonifichi e proteggi la schiena.
Grazie allo sforzo delle gambe, invece, ti radichi alla terra e sei più stabile anche emotivamente. «Le braccia tese verso l’alto o in avanti, formano una linea “energetica” che dal bacino si allunga fino alle dita delle mani. Questo “stiramento”, soprattutto delle fasce laterali del busto, elimina i blocchi che comprimono il diaframma (il muscolo del respiro).
Risultato? Liberi il respiro e migliori la funzionalità dei polmoni» spiega la personal trainer.
Asana 1
In ginocchio, siediti su un asciugamano arrotolato, con la parte interna dei piedi ai lati del supporto e la pianta rivolta verso l’alto.
Mantieni il bacino frontale, le braccia rilassate, appoggia le mani sulle cosce e cerca di distendere tutta la colonna vertebrale, in modo da allineare la schiena.
Chiudi gli occhi e concentrati sul ritmo del respiro, per 5-7 respiri.
Asana 2
Poi alzati in piedi, gambe unite, braccia lungo i fianchi, lontane dal busto, quindi fai un ampio passo in avanti con la gamba sinistra e, inspirando, solleva le braccia in alto ai lati del capo, senza irrigidire spalle e collo.
Ruota la punta del piede destro all’interno; espirando, piega infine la gamba sinistra fino ad allineare il bacino con il ginocchio. Mantieni la posizione per 3-5 respiri.
Asana 3
Riunisci le gambe, avvicinando la destra, quindi divaricale alla stessa misura del bacino e intensifica il piegamento sulle ginocchia, mantenendo glutei e addominali contratti così da mantenere la schiena dritta.
Le cosce lavorano per mantenere l’equilibrio, le spalle sono lontane dalle orecchie, le braccia sollevate, i palmi delle mani si guardano. Mantieni la posizione per 3-5 respiri.
Asana 4
Quindi distendi lentamente le gambe e rilassa le braccia ai lati del busto. Poi, porta il ginocchio destro verso il petto, abbracciandolo.
Tieni la sinistra tesa e fissa un punto davanti a te per stabilizzare l’equilibrio. Se hai difficoltà, piega un po’ il ginocchio della gamba in appoggio.
Mantieni busto e bacino in linea per non inarcare la schiena, per 3-5 respiri.
Asana 5
Poi appoggia il piede destro e fai un ampio passo in avanti sempre con la destra. Le gambe sono tese. Appoggia le mani sulla coscia, gomiti aderenti al busto.
Poi, espirando, fletti lentamente il busto in avanti, portandolo in parallelo al pavimento, a 90 gradi.
Distendi il tratto cervicale e abbassa le spalle, spingendo le scapole verso il basso. Fissa un punto a terra e mantieni la posizione per 3-5 respiri.
Asana 6
Piega infine il ginocchio destro, sposta il peso in avanti e solleva la gamba sinistra all’altezza del gluteo, tendendola indietro. Allunga anche le braccia ai lati del capo, quindi prova a distendere la gamba destra, ovvero l’arto in appoggio. Dopo 3-5 respiri, torna lentamente in posizione eretta.
Ripeti l’intera sequenza dal primo esercizio, invertendo le gambe, per un totale di 3-5 volte.