L’alimentazione è un fattore determinante per la salute. Sia in positivo che in negativo. Il cibo infatti può essere un ottimo alleato quando si tratta di prevenire malattie, garantire un alto livello di difese immunitarie, una buona dose di energia da spendere durante la giornata, un sonno adeguato, pelle e capelli sani e forti.
Alimentarsi bene è fondamentale, ma nonostante ci siano sempre più informazioni a disposizione, talvolta capita di incappare in alcuni falsi miti duri da abbattere. Ma cosa ci sarà di vero in quello che si sente?
Ecco le 7 false credenze sull’alimentazione per chiarire una volta per tutte i nostri dubbi.
1. Il latte è un antidoto contro l’avvelenamento
Il latte fa bene o fa male? Siamo tutti intolleranti? Si dicono cose molto contrastanti su questo alimento, ma la cosa certa è che il latte non è un rimedio contro ogni tipo di sostanza tossica, veleni compresi. Anzi, in alcuni casi bere latte dopo un avvelenamento può essere controproducente perché può interagire con il veleno ingerito, aggravando l’intossicazione. I grassi presenti nel latte infatti possono solubilizzare le sostanze tossiche, facendole diffondere più rapidamente nell’organismo.
In caso si ingeriscano sostanze tossiche è consigliabile non bere nulla ma contattare il prima possibile il Centro Antiveleni o il Pronto Soccorso e seguire le indicazioni che vengono fornite.
2. Mangiare pesce fa bene alla memoria
Da sempre si sente dire che mangiare pesce fa bene alla memoria grazie al suo contenuto di fosforo, un effetto che in realtà non sarebbe mai stato provato.
Infatti, se è vero che il fosforo abbia numerose proprietà, è altrettanto vero che il pesce non sia certamente l’unica fonte alimentare di questo minerale, presente in medesima quantità (circa 150 mg/100 gr di prodotto) in tanti altri alimenti quali carne, formaggi, rosso d’uovo e molti farinacei.
Inoltre, non è mai stato dimostrato un reale collegamento tra fosforo e memoria: seppur indubbiamente utile alle cellule del corpo, compreso quindi il cervello, il fosforo non è sufficiente da solo, ma è importante che vi siano presenti nelle giuste proporzioni anche altre sostanze. Quindi, per avere una buona memoria è sufficiente avere una dieta equilibrata e condurre uno stile di vita sano.
3. Il cioccolato fa male
Il cioccolato, soprattutto se fondente, è un vero toccasana per la salute. Fornisce al corpo grandi quantità di antiossidanti e una vasta gamma di benefici. Grazie al contenuto di flavonoidi aiuta a diminuire la pressione arteriosa, mentre caffeina e teobromina contribuiscono a migliorare la concentrazione. Inoltre protegge la pelle, riduce il colesterolo cattivo, migliora il rendimento fisico e l’umore, e ha un effetto protettivo sul sistema cardiocircolatorio.
4. I mirtilli migliorano la vista
Il betacarotene (Provitamina A) è indispensabile alla vista, tanto da essere in grado di migliorare anche la visione notturna. Questo pigmento è presente non solo nei mirtilli ma anche in tantissimi altri alimenti, soprattutto nelle verdure quali carote, albicocche, peperoni e melone.
D’altro canto il mirtillo rimane un prezioso alleato per il benessere: ricchissimo di antiossidanti, la varietà nera contribuisce a rinforzare le pareti dei vasi sanguigni mentre quella rossa a contrastare disturbi quale la cistite e la couperose.
5. Per alzare i livelli di ferro basta mangiare spinaci
La carenza di ferro può essere determinata da vari fattori: perdite consistenti di sangue, difetti nell’assorbimento di questo nutriente, un’alimentazione sbagliata… Ma il consumo di spinaci consente davvero di aumentare i livelli di ferro come succedeva al famoso Braccio di Ferro?
In realtà gli spinaci contengono solamente 2,7 mg di ferro ogni 100 grammi. Una quantità irrisoria in caso di effettiva carenza da parte dell’organismo. Meglio quindi preferire altri alimenti quali il fegato bovino (che ne contiene 8,8 mg), il muesli (8,2 mg), i fagioli secchi (6,7 mg), le vongole e i ceci (6,1 mg), le lenticchie (5,1 mg) e il cioccolato fondente (5 mg).
6. Il caffè fa male al fegato
Il caffè è una delle bevande più diffuse al mondo. Essendo così popolare, intorno al suo consumo si sono accese innumerevoli discussioni, ed alcuni ritengono che faccia male alla salute.
In realtà, se assunto secondo le dosi consigliate e cioè massimo tre tazzine al giorno, il caffè è in grado di attivare i meccanismi biologici nell’organismo. Alcuni studi, inoltre, hanno dimostrato l’esistenza di una correlazione tra l’assunzione di modeste quantità di caffè e gli effetti positivi sul danno epatico. Se assunto in quantità modeste quini, il caffè non fa male al fegato.
7. Il tè verde è un toccasana
Il tè verde è senza dubbio ricco di antiossidanti ma è anche vero che bisogna fare attenzione a non consumarne troppo, soprattutto quando lo si assume all’interno di prodotti e integratori che contengono anche altre sostanze. Sono stati dimostrati infatti casi di insufficienza epatica determinati da estratti di tè verde.
Inoltre ne è sconsigliato l’uso ai soggetti che soffrono di ipertensione e problemi di tipo cardiovascolare, in quanto ne amplificherebbe gli effetti negativi. Un abuso può portare anche problemi legati all’apparato digerente a causa della teina di cui la bevanda è ricchissima, un componente che può causare emicrania, insonnia ed eccessivo nervosismo.