Bici uguale divertimento benessere e buonumore
La bella stagione ci invita a fare movimento all’aria aperta
«Le donne per costituzione hanno le ginocchia valghe , cioè che tendono a ruotare verso l’interno. E negli anni può logorare le cartilagini e portare anche all’artrosi » spiega l’esperto. «La bici riesce a prevenire e, in parte, attenuare questo disturbo perché pedalare irrobustisce i glutei e gli abduttori (i muscoli dell’interno coscia), che hanno il compito di rendere più stabile il femore . Anche il quadricipite e i muscoli posteriori della coscia si rinforzano , e ciò impedisce al ginocchio di “slittare” lateralmente».
Per raggiungere questi obiettivi, però, devi pedalare con costanza e intensità. «Ci vogliono tre allenamenti alla settimana di mezz’ora con due, tre salite impegnative di almeno un minuto per ogni uscita» suggerisce il trainer.
«Secondo uno studio dell’Università della Georgia, la bicicletta è un vero ricarica-batterie : usarla almeno tre volte alla settimana, senza andare in affanno, innalza il livello di energia generale del 20 per cento, mentre riduce la sensazione di stanchezza fino al 65 per cento» spiega il nostro esperto. «Pedalando a buon ritmo , infatti, aumenta il numero di mitocondri, le cellule produttrici di energia all’interno dei muscoli».
All’Università di Harvard, si è scoperto che chi soffre di depressione con la bici ritrova il buonumore e ha meno attacchi di fame nervosa. «Questo tipo di movimento stimola il rilascio di due molecole, l’endorfina e l’acetilcolina che, insieme, hanno un effetto calmante e antistress . E che, nelle forme più gravi di depressione, sono in grado addirittura di ridurre i farmaci».
«Una ricerca pubblicata dal prestigioso Archives of internal medicine ha dimostrato che la bici è lo sport ideale in menopausa» spiega Cotti. «A parità di intensità, pedalare fa bruciare le stesse calorie di altre attività (come il walking, il trekking o il running) ma non provoca gli stessi effetti collaterali , cioè non affatica il cuore e non sollecita le articolazioni».
È quindi un grande aiuto a controllare il peso in modo “soft”, proprio quando gli squilibri ormonali fanno sì che si prenda facilmente qualche chilo.
Se hai già fatto delle pedalate che superano l’ora, ti sarai accorta che il problema maggiore non è tanto la fatica, quanto il fastidio e l’indolenzimento che si avverte nella zona del perineo e dei glutei. «Rispetto agli uomini, nel fisico femminile c’è una distanza maggiore tra gli ischi, cioè le ossa che senti sporgere se tocchi la parte bassa del fondoschiena. È importante che poggino bene sulla sella, per proteggere la zona dallo sfregamento » dice Cotti.
Se stai per acquistare una bici, cercane una con una sella in manganese , materiale che ammortizza bene le vibrazioni; poi dovrebbe avere un rivestimento traspirante, per non sudare proprio lì; e, infine, una forma con un lungo foro centrale, che serve a mantenerti in equilibrio anche se stai faticando in salita. Così eviti sfregamenti e, quindi, infiammazioni ».
È appena arrivata la mountain bike elettrica , un vero e proprio rampichino con un motore che permette di fare meno fatica. «Il funzionamento è semplice: un vero computer di bordo è in grado di “capire” se stai spingendo al massimo o se invece ti stai limitando a pedalare con calma. E a partire da questi dati, calcola la potenza da far erogare al motore. In questo modo, la bici segue molto fedelmente le richieste di maggiore o minore energia» spiega Cotti.
Il risultato ? Puoi andare più in alto e più lontano in modo naturale: e questo, oltre a essere motivante , ti aiuta a fare sempre un ottimo allenamento.