Questo bacillo, molto consciuto in quanto protagonista di innumerevoli campagne pubblicitarie, in realtà è il nome commerciale del Bifidobacterium animalis DN-173 010, un probiotico con la capacità di favorire la regolarità intestinale, sviluppato e brevettato dalla Danone Research.
Ma quali sono le proprietà e i benefici del Bifidus Actisregularis®?
Innanzitutto bisogna sapere che la flora intestinale è composta da un insieme di batteri che vivono normalmente nell’intestino, in particolare nel colon, e che svolgono una serie di compiti quali favorire l’assorbimento degli alimenti a livello intestinale, partecipare alla sintesi di alcune vitamine e contrastare lo sviluppo di microbi patogeni.
La composizione della flora batterica è soggetta, nel corso della vita, a molteplici cambiamenti dovuti a fattori quali lo stile di vita, l’alimentazione, l’età e l’assunzione di farmaci.
In particolare, l’utilizzo di antibiotici causa uno squilibrio nell’ambiente intestinale delle persone che li assumono: sarebbe quindi consigliabile limitarne il consumo a quelle particolari situazioni in cui l’assunzione è essenziale per il ripristino della salute. Occorre però, in questi casi, proteggere il tratto gastrointestinale dalla proliferazione di funghi e lieviti durante e dopo il trattamento, per ricostituire la flora batterica. Gli antibiotici, infatti, abbattono sia i ceppi patogeni che quelli buoni, creando non pochi effetti collaterali all’intestino, fra cui coliti e nausee.
L’influenza positiva del Bifidus Actiregularis® interessa proprio i batteri buoni, una funzionalità che è favorita dalla capacità di questo probiotico di oltrepassare indenne l’ambiente acido dello stomaco, arrivare all’intestino tenue ed infine giungere al colon, favorendone la naturale attività.
Considerando che in ogni vasetto dello yogurt che commercializza questo probiotico sono contenuti più di un miliardo di questi batteri, ecco svelata la capacità di questi prodotti di favorire il transito intestinale, un effetto che può risultare più o meno spiccato a seconda delle caratteristiche personali.
Fermenti lattici e probiotici sono la stessa cosa?
I due termini spesso vengono usati come sinonimi ma la verità è che si tratta di due cose differenti, o meglio: i probiotici sono un tipo particolare di fermenti lattici. Con il termine fermenti lattici sono in genere indicati i batteri lattici e si trovano principalmente nel latte e nel formaggio e vengono utilizzati anche per produrre lo yogurt.
I probiotici sono organismi vivi, appartenenti ad una specifica categoria di batteri lattici, che apportano molti benefici per la salute dell’intestino e si trovano in molti alimenti fermentati oltre allo yogurt: il kefir, i crauti, il miso, la salsa di soia, il tempeh, il kombucha, i formaggi fermentati e il latticello, ma anche la pasta madre. L’importante è che si tratti di alimenti lasciati “invecchiare” in modo da acquisire queste speciali proprietà benefiche. Il cibo fermentato dunque diventa a tutti gli effetti un integratore probiotico naturale.
Leggi anche: Colon irritabile? Ecco la dieta da seguire