In uso sin dal 1920 come terapia per l’epilessia, le diete a basso contenuto di carboidrati o diete chetogeniche sono ampiamente conosciute ed utilizzate come trattamento dell’obesità.
La letteratura scientifica degli ultimi dieci anni, poi, ha fornito prove concrete sul potenziale terapeutico delle diete chetogeniche nella cura di patologie come il diabete, la sindrome dell’ovaio policistico, l’acne, le malattie neurologiche e il cancro, nonché nell’attenuare i fattori di rischio per le malattie respiratorie e cardiovascolari.
Da qui, si comprende la straordinaria attualità della massima pronunciata da Ippocrate nel 400 a.C. che sentenziava «fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo».
Che cos’è la dieta chetogenica
In generale, le diete chetogeniche sono caratterizzate da un ridotto apporto di carboidrati (che solitamente non superano la soglia dei 50g al giorno) ed un relativo aumento dell’assunzione di proteine e grassi. Tra le più conosciute diete proteiche rientrano la dieta Scarsdale, la dieta Atkins e la dieta Zona, tutti regimi alimentari impiegati prevalentemente nel trattamento di sovrappeso e obesità.
Se normalmente l’insulina, un ormone prodotto dal pancreas, si occupa di convogliare i carboidrati (e quindi gli zuccheri) all’interno delle cellule affinché vengano utilizzati come fonte energetica nonché di trasformare gli zuccheri in eccesso in riserve di grasso, in assenza o scarsità di carboidrati avviene una riduzione della produzione di insulina e quindi una diminuzione dell’accumulo di grassi.
Dal momento che il sistema nervoso centrale utilizza come fonte di energia gli zuccheri, però, dopo tre o quattro giorni in cui non vengono consumati carboidrati è costretto a trovare una fonte alternativa, ovvero i corpi chetonici, tre composti (acetone, acido acetoacetico e acido beta-idrossibutirrico) derivati dalla sovrapproduzione di acetil-CoA, una molecola fondamentale nel metabolismo di tutti gli organismi viventi.
La dieta chetogenica, pertanto, è un regime alimentare che induce il mantenimento di uno stato cronico di chetosi, cioè una condizione in cui vengono utilizzati i corpi chetonici come fonte energetica.
Dieta chetogenica per dimagrire
Se non vi sono dubbi sull’efficacia delle diete chetogeniche per dimagrire, tuttavia ci sono teorie contrastanti riguardo ai motivi per cui queste risultino efficaci: alcuni ricercatori, infatti, suggeriscono che la perdita di peso derivi semplicemente dalla riduzione delle calorie assunte, probabilmente a causa dell’effetto saziante dei cibi proteici, altri invece sostengono che si possano ottenere dei benefici sul funzionamento del metabolismo.
Non bisogna dimenticare, però, che una dieta molto ricca di grassi e povera di scorie può comportare, per quanto brevi e transitorie, problematiche di vario tipo, come disturbi gastrointestinali, disidratazione, ipoglicemia e sonnolenza.
Infine, è bene sottolineare l’importanza di un consulto specialistico prima di sottoporsi ad una dieta come questa, fortemente squilibrata nell’apporto di nutrienti. In base alle necessità, alle abitudini alimentari e allo stile di vita individuali, infatti, sarà necessario stabilire l’apporto calorico giornaliero, stimare la quantità di grassi, proteine e carboidrati da inserire nella dieta e determinare la quantità di liquidi e di integrazioni vitaminiche e minerali necessarie.
Dieta chetogenica: lo schema
La dieta chetogenica si basa su di un basso apporto di carboidrati (lo scarso contenuto di cibi ricchi d’amido e di vegetali fa sì che la dieta chetogenica sia estremamente povera in fibre e ciò può causare costipazione), molti grassi (gli acidi grassi mono e polinsaturi sono da preferire agli acidi grassi saturi) ed una supplementazione con integratori di vitamine e minerali senza zuccheri.
Un esempio di menu della dieta chetogenica comprende:
– Colazione
Mousse alla vaniglia e caffè d’orzo oppure selezione di formaggi con nocciole;
– Pranzo
Pollo ai peperoni con mandorle dolci oppure pane carta da musica farcito con mozzarella di bufala, bresaola e rucola;
– Cena
Salsiccia di maiale con finocchi oppure salmone affumicato con fagiolini.