Esiste una dieta che oltre a farci dimagrire ci faccia vivere più a lungo e rigenerare le cellule, riparando i danni accumulati in anni e anni di vita? Esiste e si chiama dieta mima digiuno, e si tratta di un metodo che possiamo annoverare tra le diete che sfruttano fasi di digiuno. Il suo ideatore è il dottor Valter Longo, Direttore del Programma Longevità e Cancro IFOM, che abbiamo intervistato per fare chiarezza su questo metodo alimentare, che ha riscosso già un notevole successo.
Il dottor Longo è l’autore del libro La dieta della longevità (Ed. Vallardi), testo in cui viene spiegato alla perfezione il metodo alimentare che permette, a tutti gli effetti, di ringiovanire e di rinnovare l’organismo. Approfondendo il tema della dieta mima digiuno, Longo ha però sottolineato quanto sia importante evitare il fai da te: il consiglio, infatti, è di ricorrere all’utilizzo dello specifico “kit” alimentare mima digiuno (pasti pronti per 5 giorni e consulenza del nutrizionista) testato clinicamente e già utilizzato su migliaia di pazienti, e di affidarsi alla supervisione di un medico o, comunque, di un esperto in nutrizione.
Come funziona la dieta mima digiuno
Dei benefici del digiuno, ultimamente, si è parlato spesso. Ma il digiuno, benché benefico se praticato con senno e supervisione, può diventare anche estremamente pericoloso. La dieta mima digiuno prevede il consumo di determinati cibi (verdure e frutta secca in primis) per cinque giorni al mese.
Sostanzialmente si tratta di un mini-regime vegano bilanciato e inserito in una routine comunque orientata a una riduzione drastica delle proteine, soprattutto se di origine animale.
«Lo scopo è di attivare una serie di meccanismi molecolari che portino sia alla rigenerazione cellulare, sia a una rigenerazione di tipo intracellulare, eliminando una serie di “componenti” danneggiati» spiega il dott. Longo. Sostanzialmente si tratta di un vero e proprio meccanismo di riparazione normalmente non attivo nel nostro organismo perché siamo continuamente esposti a cibo.
«Il corpo umano accumula danno mentre invecchia e questo danno rimane lì negli anni (per esempio, la mutazione del DNA di una cellula epiteliale oppure una cellula del sistema immunitario che perde la sua funzione e diventa autoimmunitaria). La dieta mima digiuno riesce, quindi, a eliminare molti dei componenti danneggiati» chiarisce l’esperto.
Quando è consigliata
La dieta mima digiuno è uno schema alimentare potenzialmente adatto a una fascia d’età che va dai 20 ai 70 anni (sono attualmente in considerazione sperimentazioni che riguardano anche i bambini in condizione di obesità). Prima di intraprendere questa dieta, però, è necessario accertarsi di non avere patologie in corso e, nel caso, sottoporsi a tutte le analisi mediche necessarie. Quest’ultime sono necessarie anche per monitorare, poi, i progressi compiuti con la stessa dieta.
«La dieta mima digiuno non è indicata a chi soffre di disturbi alimentari (per esempio, anoressia), alle donne in gravidanza, agli anziani, ai diabetici (è pericolosa in abbinamento con i farmaci per il diabete), a coloro che sono affetti da disturbi di tipo metabolico» spiega il dottor Longo.
Lo schema
Benché leggendo il libro del dottor Longo si possa evincere uno schema alimentare-tipo per la dieta mima digiuno, il consiglio dello stesso ideatore e autore è quello di affidarsi allo specifico kit (tutta la parte del ricavato della vendita appartenente a Longo è destinata alla ricerca) comprensivo di pasti (vegani, come zuppe e barrette di noci per esempio) e consulenza del nutrizionista.
«Il ruolo del kit è proprio quello di inserire questo tipo di digiuno per cinque giorni periodicamente, proteggendosi grazie a un dosaggio perfettamente bilanciato dei nutrienti» precisa il dottor Longo. «Nel caso sussistano particolari problemi di salute, è bene sostituire la supervisione del nutrizionista con quella del medico specialista» continua l’esperto.
Lo schema della dieta mima digiuno andrebbe praticato ogni 3-4 mesi, ma anche ogni mese nel caso di particolari problematiche: per esempio, colesterolo cattivo elevato oppure condizione pre-diabetica.
Per monitorare i progressi, sapere a chi rivolgersi e interagire con il team del dottor Longo (e con gli utenti che si apprestano a provare o hanno provato la dieta), è attiva la relativa pagina Facebook.
Tutti i benefici
I benefici della dieta mima digiuno sono veramente numerosi e sono stati dimostrati in anni di studi e sperimentazioni.
«Gli studi clinici hanno evidenziato effetti sugli stati di infiammazione sistemica, sui fattori di rischio relativi a cancro, diabete, malattie cardiovascolari. Ma non solo, chi si trovava in una condizione pre-diabetica è tornato ad avere livelli di glicemia normali (e, comunque, anche chi aveva la glicemia bassa non ha ottenuto un’ulteriore e dannosa riduzione della stessa). Anche la pressione sanguigna beneficia della dieta mima digiuno, che riesce a ridurre l’ipertensione. Sostanzialmente, gli effetti più potenti sono stati rilevati proprio nei casi più problematici e accentuati. Questo programma alimentare non riduce solo i fattori di rischio ma “aggiusta” i problemi alla base, riuscendo a ringiovanire l’organismo. Ovviamente, per quanto riguarda le malattie, sono necessari studi con più pazienti» conclude il dottor Longo.