Se spesso è difficile riuscire a conciliare l’attività fisica con gli impegni quotidiani, la corsa può essere la soluzione ideale, poiché consente di essere inserita nella propria agenda senza troppe difficoltà. C’è chi si alza prima la mattina, chi si ritaglia qualche ora in pausa pranzo o chi preferisce farla la sera per scaricare le tensioni della giornata.
Bisogna però sapere che il corpo reagisce in maniera differente all’attività fisica, in correlazione con l’orario in cui si pratica. Qual è dunque il momento migliore della giornata per andare a correre?
Correre alla mattina
Se si chiede a molti affezionati della corsa, diranno che il momento ideale è proprio la mattina. Il modo migliore, insomma, per iniziare la giornata perché aria fresca e movimento permettono di mettere in moto l’organismo.
La giusta precauzione è quella di reidratare il corpo dai liquidi che si perdono durante la notte. Da bandire quindi il caffè prima della corsa perché disidraterebbe ancora di più, ma preferire uno o due bicchieri di acqua.
Non è nemmeno necessario fare colazione prima della corsa perché i carboidrati della sera precedente sono ancora in circolo. Se si sente però fame, allora è preferibile optare per uno snack leggero che non appesantisca e che fornisca la giusta energia per affrontare con sprint lo sforzo fisico.
Essendo le articolazioni ancora irrigidite dalla notte appena passata, è consigliabile partire con un ritmo lento e aumentare la velocità con gradualità.
La mattina è inoltre consigliabile a chi vuole perdere peso perché permette di bruciare una maggior quantità di grasso e di innalzare il metabolismo per tutta la giornata. Al mattino, infatti, dopo il lungo digiuno notturno, nel sangue c’è una carenza di glucosio e vengono così utilizzati i grassi come fonte di energia.
Correre il pomeriggio
Alcune persone sfruttano la pausa pranzo per andare a correre (avendo magari a disposizione una doccia o un bagno particolarmente attrezzato). I muscoli sono decisamente più sciolti rispetto ad appena alzate ed il corpo è più reattivo. Si può quindi optare per un allenamento più intenso avendo poi a disposizione tutto il pomeriggio per smaltire l’adrenalina accumulata nell’allenamento.
Molti medici sportivi ritengono che il corpo raggiunga la performance migliore nel pomeriggio. Proprio tra le 16 e le 19, infatti, la resistenza è al massimo sia dal punto di vista di potenza muscolare sia della capacità polmonare e abbastanza lontano dal pranzo per evitare spiacevoli problemi digestivi.
Di norma si dovrebbe aspettare almeno 30-45 minuti se si è mangiato uno snack leggero, da 1 a 2 ore se si è assunto un pasto normale e un po’ pesante.
Correre alla sera
Correre una volta uscite dall’ufficio permette di scaricare lo stress accumulato durante la giornata e liberare così la mente. L’unico accorgimento è quello di evitare sessioni troppo impegnative dal punto di vista fisico per non mettere in moto ormoni dello stress aggiuntivi che potrebbero causare difficoltà a prendere sonno.
Correre dopo mangiato
Ogni corpo è diverso dall’altro e quindi non vige una regola assoluta, ma è comunque consigliabile non andare a correre dopo aver consumato un pasto completo. Dopo una colazione abbondante o un pranzo, il corpo si concentrerà sulla digestione e quindi il sangue sarà richiamato proprio nella zona ad essa predisposta, lasciando scoperti i muscoli che non saranno irrorati durante la corsa.
L’allenamento rischierà quindi di essere poco proficuo, aumentando il rischio di una cattiva digestione. Meglio aspettare 2-3 ore dopo il pasto anche se si può optare per un leggero spuntino come ad esempio un tè e qualche biscotto o fetta biscottata almeno 20 o 30 minuti prima.
Per gli allenamenti più lunghi e intensi, si può portare con sé una barretta specifica per gli sport di endurance che contengano una quota di carboidrati semplici che aiuteranno a portare a compimento l’allenamento.
Correre per dimagrire
Se si sta pensando di iniziare uno sport per dimagrire, la corsa è sicuramente la scelta ideale. Quando si corre il corpo utilizza sia carboidrati sia grasso come fonte di energia. Dipende ovviamente dalla velocità e dall’intensità con cui si corre.
Nel caso di corse ad alta intensità o sedute di allenamento con momenti ad alta intensità intervallati da momenti di recupero, il corpo impiega prevalentemente carboidrati. Questo perché sono i più veloci da utilizzare.
Se invece si corre a ritmo meno sostenuto e per un tempo prolungato, il metabolismo brucerà più grassi. Ma non è detto che per dimagrire basti correre piano e a lungo, perché l’obiettivo è quello di bruciare calorie, motivo per cui più si lavora intensamente e più se ne consumano.
Per quanto riguarda la velocità, un dispendio energetico elevato si ottiene arrivando all’80% della propria massima frequenza cardiaca, ma in questo caso è necessario fare molta attenzione perché per correre a questo ritmo si deve essere molto allenati.
Meglio quindi variare il ritmo della corsa intervallando ad esempio 2 minuti ad alta intensità e 2 minuti a ritmo blando, per lasciare spazio al recupero, aumentando di volta in volta il tempo o il numero di ripetizioni. In ogni caso è consigliabile individuare la propria velocità.
Per quanto riguarda la frequenza di allenamento, invece, per ottenere dei risultati soddisfacenti in fatto di dimagrimento, si dovrebbe correre regolarmente per almeno 40 minuti a sessione, iniziando con 3 uscite settimanali per arrivare fino a 4 o 5. Più ci si allena, più i risultati saranno tangibili.
È bene anche integrare la corsa con un allenamento di forza con pesi o a corpo libero, in modo da aumentare la percentuale di muscoli e quindi il tasso del metabolismo basale. Variare esercizi e movimenti, infine, è una strategia utile per impedire al corpo di adattarsi e quindi indurlo ad impiegare più energie.