A differenza della carne bianca, la carne rossa è spesso sotto accusa per gli effetti che può provocare sulla salute.
Se da una parte un modesto consumo di questo alimento sia accettabile per l’apporto di nutrienti preziosi quali la vitamina B12 ed il ferro, infatti, d’altro canto è stato più volte evidenziato come un consumo eccessivo di carne rossa (soprattutto lavorata, come salumi, insaccati e carne in scatola) possa aumentare il rischio di sviluppare alcune tipologie di tumori.
Per indagare più a fondo su questo alimento, abbiamo chiesto il consulto della dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista presso l’unità di Chirurgia Generale e Bariatrica dell’Istituto di Cura Città di Pavia.
Cosa si intende per “carne rossa”?
«Per carne rossa si intende la carne con elevato contenuto di mioglobina, ottenuta da animali da macello» afferma l’esperta.
Nello specifico, tra le carni rosse troviamo la carne di bovini adulti, la carne equina e quella di ovini e caprini adulti.
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Di quali tipologie è maggiormente consigliabile il consumo?
«Suggerirei di scegliere principalmente tagli magri, quali fesa, girello e noce, contenenti al massimo il 5% di grassi – spiega la dottoressa Giuffrè – È bene invece limitare il consumo di salumi, insaccati e carne in scatola, che essendo trattati per la conservazione presentano additivi, conservanti ed una maggiore concentrazione di sale».
Quante volte alla settimana dovrebbe essere mangiata?
«Seguire una dieta equilibrata significa variare la scelta dei cibi, rispettando la quota giornaliera di carboidrati, grassi e proteine – risponde l’esperta – Secondo le linee guida, per una sana alimentazione dovremmo consumare al massimo 500 g di carne alla settimana, tra bianca e rossa in piccole porzioni, comprese tra i 70-100g. Nel caso di carni conservate, la porzione ideale si riduce a 50 grammi per 1-2 volte a settimana».
Ci sono cotture da preferire?
«Le cotture ideali devono preservare la qualità delle proteine e degli altri nutrienti e limitare la formazione di sostanze tossiche. Quindi meglio quelle rapide ad alta temperatura come alla griglia o la cottura prolungata a basse temperature che la rendono più digeribile e morbida» spiega l’esperta.
È consigliabile quindi impiegare delle modalità di preparazione semplice, che prevedano inoltre una ridotta aggiunta di condimenti.
Quali sono i benefici nel consumo di carne rossa? E quali i rischi?
«I benefici della carne rossa sono sicuramente il prezioso contenuto di proteine nobili, di ferro e di vitamine, quali nutrienti fondamentali per il benessere del nostro organismo – spiega la dottoressa Giuffrè – È utile alla crescita dei bambini ed al sostegno dei tessuti negli anziani, è di supporto nei pazienti carenti di ferro e per chi svolge attività fisica intensa e desidera incrementare la massa muscolare».
D’altro canto, «è chiaro che, come per tutti gli alimenti, non bisogna eccedere nel consumo. Basta quindi seguire una dieta varia e rispettare le porzioni giornaliere consigliate. L’abuso di carni rosse, a lungo andare, può causare malattie cardiovascolari, gotta e osteoporosi ma anche tumori del colon retto e dello stomaco» conclude l’esperta.