Rimedi naturali contro il raffreddore

Con i primi freddi e gli sbalzi di temperatura tra luoghi esterni e interni, è frequente incorrere nell’influenza e in uno dei numerosissimi virus del raffreddore: i ceppi virali sono, infatti, oltre 200 e i più comuni sono il Rhinovirus e il Coronavirus.

Perché un raffreddore regredisca e guarisca, il virus deve fare il suo corso: manifestazioni quali gocciolamento continuo del naso, mal di testa, brividi di freddo, dolore alle articolazioni e difficoltà a dormire a causa della respirazione compromessa, perdurano solitamente da un paio di giorni fino a una settimana.

È bene inoltre ricordare che, poiché è scatenato da un virus, è assolutamente inutile cercare di forzare la guarigione del raffreddore assumendo antibiotici. L’antibiotico, infatti, viene prescritto dal medico solo in caso di eventuali complicazioni post raffreddore o influenza, come ad esempio le bronchiti. In questi ultimi casi, batteri di differente origine intaccano vie respiratorie già compromesse dal virus e necessitano quindi di un adeguato trattamento antibiotico. Insomma, in tutti i casi la cosa migliore da fare è consultare il medico e non fare di testa propria.

Piuttosto, per alleviare la sintomatologia del raffreddore, molto fastidiosa e debilitante, è possibile ricorrere a rimedi naturali decisamente efficaci e dall’influenza positiva sul sistema immunitario:

  • Echinacea
  • Zenzero
  • Salice
  • Spirea
  • Tiglio
  • Cannella e miele
  • Rosa canina
  • Eucalipto

Echinacea

L’echinacea è un bellissimo fiore viola dalle innumerevoli proprietà, e le principali sono due:

  • stimola il sistema immunitario 
  • favorisce il benessere delle vie respiratorie.

Si tratta, dunque, di un rimedio fitoterapico (si chiamano così le cure naturali ricavate da erbe e fiori) molto efficace e comprovato.

L’ideale sarebbe assumere l’echinacea come prevenzione prima della comparsa dei sintomi ovvero all’arrivo dei primi freddi (esordio dell’autunno) e proseguire per un paio di mesi. In questa fase preventiva, la dose consigliata è di circa 30 gocce di tintura madre al giorno.

Se però il raffreddore è già in corso, è necessario aumentare le dosi per intervenire sulla fase acuta della malattia. In questi casi, il dosaggio consigliato sale a 4 ml per 3 volte al giorno oppure 2 compresse due volte al dì.

Le pastiglie di echinacea sono a base di estratto secco e vengono spesso vendute addizionate di acerola (vitamina C naturale), un aiuto in più per accelerare la remissione dei sintomi del raffreddore.

Zenzero

Delle proprietà antiossidanti e antitumorali dello zenzero si è parlato diverse volte e anche la medicina “ufficiale” le ha riconosciute. Tutto merito della molecola del gingerolo, stimolante del rinnovamento cellulare e antinfiammatorio naturale.

Ma lo zenzero rappresenta anche una soluzione efficacissima in caso di raffreddore e influenza.

Innanzitutto, questa radice ha riconosciute proprietà termogeniche, ovvero genera calore corporeo in modo del tutto naturale, un processo che peraltro permette, come piacevole effetto collaterale, di bruciare calorie in più. Il calore prodotto dallo zenzero va ad agire in modo benefico sui brividi di freddo tipici del raffreddore nonché sui dolori a ossa e articolazioni.

In più, l’effetto combinato di calore e azione antinfiammatoria favoriscono l’apertura delle vie respiratorie e la dilatazione dei vasi sanguigni (un po’ come succede mangiando peperoncino), facilitando quindi la fluidificazione e l’espulsione del muco.

Per ottenere il massimo dallo zenzero e guarire velocemente dal raffreddore, si può sia assumere la radice fresca a fette oppure berne il tè o decotto. Per farlo a casa, occorre semplicemente grattugiare la radice (senza buccia) in un pentolino di acqua bollente e farla sobbollire, oppure immergere direttamente in acqua le fettine di zenzero.

Per le più pigre, va bene anche la polvere: bisogna però tener presente che, seppur abbia una scadenza lunghissima, può perdere efficacia con il passare del tempo.

L’assunzione di zenzero è sconsigliata a chi soffre di ipertensione e problemi cardiaci.

Salice

La corteccia del salice ha gli stessi effetti dell’aspirina ovvero mostra spiccate e comprovate azioni:

  • antinfiammatoria,
  • antireumatica,
  • antipiretica,
  • antiflogistica,
  • antinevralgica.

Quindi, assumere il salice come rimedio contro il raffreddore è una scelta ottimale soprattutto se si soffre di forti dolori alle articolazioni e di mal di testa di tipo nevralgico, ovvero localizzato alle tempie o sulla fronte.

Solitamente, il salice si acquista in erboristeria sotto forma di compresse effervescenti, proprio come l’aspirina. Per il dosaggio consulta il medico.

Controindicazioni

La somiglianza con l’acido acetilsalicilico, però, non si ferma agli effetti benefici. Infatti anche il salice, benché rimedio naturale, può dare isolati disturbi a livello gastroduodenale (con mal di stomaco, nausea, diarrea) oppure rash cutanei (forme di orticaria). Proprio per questo è importante confrontarsi con il medico.

L’assunzione di salice è sconsigliata in gravidanza e allattamento nonché nei casi in cui si sia allergici all’aspirina e ai preparati salicilati.

Spirea

La Spirea Ulmaria è una pianta ancora poco conosciuta ma dalle eccezionali virtù. Infatti, si tratta di un rimedio fitoterapico:

  • antinfiammatorio,
  • antinevralgico,
  • antireumatico,
  • antipiretico.

Quindi, contro il raffreddore la spirea si rivela un formidabile alleato.

La pianta appartiene alla famiglia dei salicilati, come l’aspirina e il salice, ma non provoca indesiderati effetti sulla mucosa gastroduodenale, anzi: essendo un antiacido, la spirea facilita i processi digestivi e la regressione di fenomeni intestinali come la diarrea (anche nei bambini).

La sola controindicazione all’assunzione di spirea resta l’allergia ad aspirina e salicilati.

Infine, la spirea presenta effetti benefici sulle forme nevralgiche, comprese quelle dolorosissime di origine odontoiatrica. Non è raro, infatti, che al raffreddore e all’influenza si associno dolori al volto e alla testa. La spirea, a differenza del salice, esercita anche un’azione benefica sulle patologie del derma riducendo orticarie e rash cutanei.

Questo rimedio naturale può essere assunto nelle giuste dosi anche dai bambini, tant’è che viene usata in fitoterapia per alleviare i sintomi della varicella.

Tiglio

Il tiglio è un rimedio dolce, tramandato di generazione in generazione che si assume attraverso tisane o decotti.

L’effetto immediato è di tipo termogenico, cioè aumenta la sudorazione, aiutando quindi l’organismo a termoregolarsi, abbassando la febbre in modo del tutto naturale.

Gli effetti, per ovvie ragioni, non sono rapidi come quelli ottenuti con l’assunzione di un antipiretico ma sono comunque comprovati e soprattutto ben tollerati dall’organismo.

Una controindicazione molto piacevole della tisana di tiglio è il suo effetto relax e anti-insonnia. Infatti, in caso di raffreddore, si consiglia di bere la tisana appena prima di coricarsi, meglio ancora se addolcita da miele dello stesso fiore (o di castagno, emolliente).

Cannella e miele

La medicina cinese e quella ayurvedica utilizzano da tempi immemori cannella e miele contro raffreddore, influenze e mal di gola. Infatti, la combinazione degli enzimi del miele (emolliente, antibatterico e rinforzante del sistema immunitario) e degli oli essenziali della cannella, generano un preparato efficacissimo nella cura delle affezioni virali, ma non solo.

L’azione di cannella e miele, con l’aggiunta di un pizzico di pepe, è benefica anche sui batteri che spesso possono intervenire sopra un’infezione di tipo virale come il raffreddore.

Per assumere questi attivi naturali nel migliore dei modi, la soluzione è una tisana: si grattugiano le stecche di cannella in acqua e si fa sobbollire per una decina di minuti. Poi, si aggiungono miele e pepe.

Rosa canina

Il ruolo benefico della vitamina C su raffreddore e affezioni febbrili è indubbio. Infatti, questa vitamina agisce sia come rinforzante del sistema immunitario sia come acceleratore nella guarigione della sintomatologia da raffreddamento.

L’assunzione di vitamina C è garantita da una dieta ricca di frutta e verdura, soprattutto se crude (la vitamina, infatti, viene distrutta dal calore, essendo termosensibile) ma se ci si è presi un bel raffreddore, le dosi devono essere aumentate.

Uno dei migliori integratori naturali di vitamina C è la rosa canina. Per assumerla, si ricorre a tisane oppure a compresse, acquistabili in erboristeria o farmacia.

La rosa canina stimola il sistema immunitario e, quindi, funziona anche come ottima prevenzione con l’arrivo dei primi freddi.

Eucalipto

Il cibo del koala è anche uno dei rimedi più antichi ed efficaci contro il raffreddore. La sua azione principale, infatti, è quella di liberare le vie respiratorie togliendo l’insopportabile fastidio di “intasamento” tipico del raffreddore.

Dalle foglie di questa pianta, infatti, si ricava un olio prezioso e dalle comprovate proprietà curative sulle affezioni da raffreddamento. L’estratto di eucalipto si può assumere sia in modo sistemico (ovvero dall’interno) con le tisane, sia inalandolo con oli specifici vaporizzati attraverso umidificatori oppure assunti per aerosol.

Solitamente, le tisane di eucalipto non sono mai pure a causa del sapore molto marcato della pianta, ma contengono mix balsamici ottenuti dalla combinazione di differenti erbe: le più comuni sono a base di melissa, salvia e malva.

In caso di vaporizzazione e inalazione, è necessario che l’olio essenziale sia puro. D’altro canto, non sono curative le caramelle all’eucalipto, i cui ingredienti sono principalmente zucchero e aromi.